I padri della Chiesa e l'usura
(Pastorale. Strumenti) [Copertina in plastica]EAN 9788872632512
Esaurito
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DETTAGLI DI «I padri della Chiesa e l'usura»
Tipo
Libro
Titolo
I padri della Chiesa e l'usura
Autore
Dattrino Lorenzo
Editore
VivereIn
EAN
9788872632512
Pagine
142
Data
ottobre 2005
Peso
150 grammi
Altezza
17 cm
Larghezza
12 cm
Profondità
0,9 cm
Collana
Pastorale. Strumenti
COMMENTI DEI LETTORI A «I padri della Chiesa e l'usura»
Recensioni di riviste specialistiche su «I padri della Chiesa e l'usura»
Recensione di Celestino Corsato della rivista Studia Patavina
Nasce questo volumetto, come già quelli finora editi, all’interno di un progetto che intende prevenire ed educare a una cultura del «debito responsabile» informando e formando l’opinione pubblica, in particolare le comunità cristiane e primariamente le coscienze, attraverso strumenti adeguati di sensibilizzazione, di promozione e di conoscenza della dottrina della Chiesa. Il ventaglio dell’interesse pubblicistico spazia dagli studi biblici a quelli teologici, patristici, pastorali: il tutto è promosso dalla Consulta Nazionale Antiusura e dalla Fondazione Antiusura «San Nicola e Santi Medici» di Bari (l’elenco delle Fondazioni Antiusura in Italia, ripartite per territorio regionale, si trova alle pp. 135-140).
Il patrologo Dattrino, docente e ricercatore ben noto, sintetizza in un centinaio di pagine il tema del rapporto tra beni terreni e salvezza eterna: il percorso storico dell’era patristica, dai primi secoli cristiani al periodo tardo antico, mostra negli scrittori ecclesiastici un costante impegno a condannare il prestito ad usura, che tante vittime ha mietuto lungo i secoli. La predicazione e gli scritti dei Padri della Chiesa, di cui sono riportati notevoli passi documentari (di grande impatto emotivo, per la crudezza e il realismo delle testimonianze), si situano in una società dove i poveri erano costretti a indebitarsi… fino a vendere un figlio!
All’interno di una visione cristiana della vita, la lezione dei Padri sull’uso della ricchezza e la destinazione sociale dei beni terreni fornisce criteri di valutazione sicuri ed equilibrati: lo sguardo della fede e l’ottica del messaggio rivelato leggono ogni realtà inserita tra gli inizi (creazione) e la fine del mondo (escatologia) come mezzo per il bene di tutta l’umanità (per un’equa distribuzione), ma ne mostrano anche i rischi di una sua utilizzazione egoistica e, di conseguenza, alienante.
Nella prospettiva della carità evangelica e della tensione per il Regno di Dio restano ancora attuali le indicazioni patristiche, patrimonio di una Tradizione che non è solo corpo dottrinale e liturgico, ma comporta altresí un bagaglio di motivazioni e di istituzioni relative alla carità sociale e solidale.
La piaga dell’usura ha spinto i Padri non solo a tenere alta la voce di condanna, proponendosi in prima persona difensori della dignità di ogni uomo/fratello, ma anche, positivamente e creativamente, a suggerire impegni concreti alle comunità cristiane.
Il perdurare lungo i secoli di questo disumano e «disumanante» fenomeno sociale sollecita le chiese e i singoli cristiani al compito «critico» ed «evangelico» di illuminazione delle coscienze, all’impegno di conversione personale e comunitaria, alla sfida coraggiosa di opporsi e lottare contro ogni potere e «struttura» di peccato, alla quotidiana e fattiva concretezza di condivisione solidale per la salvezza integrale di ogni uomo.
La lettura del volumetto sarà utile a chi voglia prendere sul serio la dimensione «politica» della fede cristiana che si impegna nel mondo presente… da liberare e da costruire, nella storia attuale… da trasformare, in vista del pieno compimento nel Regno di Dio.
Tratto dalla rivista "Studia Patavina" 2006, nr. 1
(http://www.fttr.glauco.it/pls/fttr/V3_S2EW_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=271)
Il patrologo Dattrino, docente e ricercatore ben noto, sintetizza in un centinaio di pagine il tema del rapporto tra beni terreni e salvezza eterna: il percorso storico dell’era patristica, dai primi secoli cristiani al periodo tardo antico, mostra negli scrittori ecclesiastici un costante impegno a condannare il prestito ad usura, che tante vittime ha mietuto lungo i secoli. La predicazione e gli scritti dei Padri della Chiesa, di cui sono riportati notevoli passi documentari (di grande impatto emotivo, per la crudezza e il realismo delle testimonianze), si situano in una società dove i poveri erano costretti a indebitarsi… fino a vendere un figlio!
All’interno di una visione cristiana della vita, la lezione dei Padri sull’uso della ricchezza e la destinazione sociale dei beni terreni fornisce criteri di valutazione sicuri ed equilibrati: lo sguardo della fede e l’ottica del messaggio rivelato leggono ogni realtà inserita tra gli inizi (creazione) e la fine del mondo (escatologia) come mezzo per il bene di tutta l’umanità (per un’equa distribuzione), ma ne mostrano anche i rischi di una sua utilizzazione egoistica e, di conseguenza, alienante.
Nella prospettiva della carità evangelica e della tensione per il Regno di Dio restano ancora attuali le indicazioni patristiche, patrimonio di una Tradizione che non è solo corpo dottrinale e liturgico, ma comporta altresí un bagaglio di motivazioni e di istituzioni relative alla carità sociale e solidale.
La piaga dell’usura ha spinto i Padri non solo a tenere alta la voce di condanna, proponendosi in prima persona difensori della dignità di ogni uomo/fratello, ma anche, positivamente e creativamente, a suggerire impegni concreti alle comunità cristiane.
Il perdurare lungo i secoli di questo disumano e «disumanante» fenomeno sociale sollecita le chiese e i singoli cristiani al compito «critico» ed «evangelico» di illuminazione delle coscienze, all’impegno di conversione personale e comunitaria, alla sfida coraggiosa di opporsi e lottare contro ogni potere e «struttura» di peccato, alla quotidiana e fattiva concretezza di condivisione solidale per la salvezza integrale di ogni uomo.
La lettura del volumetto sarà utile a chi voglia prendere sul serio la dimensione «politica» della fede cristiana che si impegna nel mondo presente… da liberare e da costruire, nella storia attuale… da trasformare, in vista del pieno compimento nel Regno di Dio.
Tratto dalla rivista "Studia Patavina" 2006, nr. 1
(http://www.fttr.glauco.it/pls/fttr/V3_S2EW_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=271)
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Dott. DONATELLA PEZZINO il 3 agosto 2020 alle 16:04 ha scritto:
Testo di grandissimo interesse, scritto in modo chiaro e scorrevole. Citando nomi autorevoli come Lattanzio, Clemente Alessandrino, Ambrogio, Agostino, Girolamo, Basilio, Gregorio di Nissa e opere come la Didache' e il Pastore di Erma, l'autore esamina gli strumenti e gli argomenti con cui i Padri latini e greci si impegnarono a combattere l'usura.