"Nell'intersezione tra filosofia e psicoterapia, tra estetica e psicologia, questo fascicolo di «atque» intende focalizzare l'attenzione sulla voce. E riflettendo su questa fondamentale esperienza umana, si sofferma sul fenomeno del suono delle parole declinandole nella loro fisicità e materialità elementari. Lasciando sullo sfondo la sfera verbale, il fascicolo mira a porre in primo piano il comunicarsi plurale delle voci, la vocalità dei parlanti, la pura sonorità che apre concretamente qualcuno a qualcun'altro. Non più nascosta dalla parola, la voce viene in tal modo a mostrare il suo volto fonico, comparendo come un oggetto sonoro che apre alla,percezione di un interno e un esterno e all'instaurarsi di plurali relazioni. Specificamente, una tale indagine prende a oggetto la voce articolandola sul piano ontologico e su quello qualitativo. Della voce vuole infatti indagare la sua singolarità ma - assumendo criticamente le versioni fonocentriche - vuole riflettere sulla sua unicità e insieme, sulle varie relazioni che via via intrattiene. E della voce vuole altresì indagare come essa si dia: riflettere su come la percezione dell'elemento puramente materiale della voce - le valenze sonore della parola, il suo timbro e la sua grana - entrino direttamente in contatto con il corpo, suscitandone per così dire un godimento. Rispetto a che cosa sia, potremmo invece dire, da un lato, che la voce è suono prima che parola, e da un altro, che le parole, proprio nel loro insistere nell'universo acusticamente significativo, hanno una intrinseca connessione con la comunicazione vocale. In questa prospettiva è dunque importante leggere la voce orientandosi sulla costituzione materiale dell'oggetto sonoro, prima ancora che sulle sue significazioni. In altri termini, c'è sicuramente un livello di comprensione della voce come veicolo di significati e come sorgente un'ammirazione estetica, ma prima ancora c'è da pensare un livello di esistenza della voce come oggetto incarnato che in quanto tale è una leva che svolge una azione causativa su vari piani, per esempio nella costituzione dci soggetto un'ammirazione estetica, ma prima ancora c'è da pensare un livello di esistenza della voce come oggetto incarnato che in quanto tale è una leva che svolge una azione causativa su vari piani, per esempio nella costituzione dci soggetto." (Fabrizio Desideri, Paolo Francesco Pieri)