Genesi 1-11
-Introduzione e commento alla storia biblica delle origini
(Scripturae)EAN 9788861244177
Don Gaetano Castello, docente di Antico Testamento nella nostra Sezione S. Tommaso d’Aquino, in questo voluminoso libro si prefigge di esaminare la preistoria biblica, ossia “storia biblica delle origini” di Gen 1-11.
Egli ha sentito «l’esigenza [a cui risponde] di offrire un manuale di introduzione e studio esegetico ai primi undici capitoli della Genesi, considerati nel loro insieme come “racconto delle origini”, con una propria specificità dunque rispetto alla storia patriarcale (Gen 11,27-50,26) e all’insieme della Torah/Pentateuco» (p. 9).
Frutto dell’esperienza di studio e di un lungo insegnamento, rafforzato dall’interesse degli alunni, l’opera si presenta perciò come un «sintetico commento a Gen 1-11» composta da un parte introduttiva e da una parte dedicata al commento vero e proprio, a partire dal Testo Masoretico.
L’autore precisa nell’Introduzione anche il destinatario del suo lavoro. Egli dice che il suo libro è «indirizzato principalmente a quanti desiderano accostarsi con attenzione critica al testo biblico». Subito dopo, però, specifica dicendo: «Agli studenti della Facoltà teologiche, ai cultori della Bibbia, a coloro che in numero sempre crescente, esigono condurre un approfondimento che non si accontenta di interpretazioni già digerite ma voglia affrontare la fatica di uno studio attento e graduale, che parta dalla Bibbia come anima della teologia e da una teologia aperta alle grandi questioni del vivere» (pp. 9-10).
Il testo base è il Testo Masoretico (BHS Biblia Hebraica Stuttgartensia), le cui note critiche al momento verranno prese in considerazione. Vengono tenute presenti anche la traduzione greca dei Settanta (LXX), dei Targumim all’occorrenza, nonché i vari riferimenti ai testi analoghi antichi del Vicino Oriente.
Ogni pericope o sezione è aperta dal TM strutturato secondo i versetti o parte di essi, seguendo i criteri didattici oltre che editoriali, per una maggior comprensione e unità di pericope. Segue la traduzione personale dell’autore e poi il breve commento delle singole unità.
Nel suo commento Castello valorizza, quando necessario, anche il patrimonio interpretativo giudaico, che nell’attuale clima del dialogo ebraico-cristiano viene utilizzato in campo cattolico. Per l’interpretazione cristiana, particolarmente abbondante specialmente per Gen 1-11 (cf. ad esempio l’esegesi dei padri della chiesa, degli scrittori ecclesiastici e dei teologi successivi), l’autore rimanda a opere collettanee, citate in nota (p. 11), come ad
A. LOUTH (ed.), Genesi 1-11 (La Bibbia commentata dai padri. Antico Testamento 1/1), Roma 2003; e a U. NERI (ed.) Genesi (Biblia. I libri della Bibbia interpretati dalla grande tradizione, AT/1), Torino 1986.
Il libro si compone di due parti. La prima è suddivisa così: Struttura e Origine letteraria, che è chiaramente introduttoria e conta quattro capitoli (I. Il racconto delle origini nel contesto di Genesi; II. Le Tôledôt e l’architettura dei primi undici capitoli; III. La questione delle fonti letterarie; IV. L’apporto dell’analisi narrativa).
La seconda parte (Testo e Commento) conta otto capitoli preceduti da un’introduzione (pp. 55-58). Ecco l’ordine: I. La settimana della creazione (Gen 1,1-2,4a); II La vicenda di Adamo ed Eva (Gen 2,4b-3,24); III. Caino e la sua discendenza (Gen 4,1-26); IV. Genealogia di Adamo a Noè (Gen 5,132); V. Il racconto del diluvio (Gen 6-9); VI. La discendenza di Noè: diffusione e dispersione dei popoli sulla terra (Gen 10,1-11,9); VII. Discendenza di Sem (Gen 11,10-26); VIII: Antiche e nuove sollecitazioni teologiche ripercorrendo i primi undici capitoli di Genesi.
Il libro è dotato, all’inizio, delle Sigle e Abbreviazioni, seguite dall’Introduzione (pp. 5-12). Termina con un’abbondante Bibliografia (pp. 299-309, che racchiudono i seguenti paragrafi: Testo, Metodologie, Commenti, Studi, Archeologia, Miti, Religioni, Storia, Articoli e Altra letteratura) e con l’Indice (pp. 311-314). Manca un sommario iniziale.
Qualche rilievo è opportuno farlo. Dal punto di vista formale va rilevata la non omogeneità della citazione della Bibbia greca: a volte è citata come “La LXX” e a volte come “I LXX”. Non troviamo la distinzione tra “Vulgata” (Vg) e “Nuova-Vulgata” (NVg). L’ordine numerico dei capitoli non è progressivo tra le due parti in cui è suddiviso il libro. Infatti, la Parte I va dal capitolo primo al capitolo quarto; e la Parte II va dal capitolo primo al capitolo ottavo. Da sottolineare, al contrario, che sia il numero delle pagine che quello delle note è progressivo. La tal cosa può creare qualche smarrimento, in particolar modo se il lettore più direttamente interessato è uno studente.
A pag. 144 l’autore si sofferma, nella nota 197, anche al commento dei padri a proposito di Abele. La tal cosa l’avremmo vista volentieri anche in altri punti del commentario, per un’esegesi più teologica ed ecclesiale. Il richiamo comunque al Nuovo Testamento qua e là emerge (cf. ad esempio a p. 169, circa Enok, ove è citato Eb 11,5). Del resto, l’esegeta cattolico non può essere asettico, scrollandosi di dosso la sua formazione teologica. Egli, infatti, in conformità ai documenti ecclesiali, legge l’AT e la Bibbia nella sua interezza alla luce “dello Spirito” che l’ha ispirata, e nel contesto del piano di salvezza.
A parte queste principali osservazioni, il lavoro di don Gaetano Castello, è apprezzabile per la vivacità, la chiarezza e la profondità che traspare, pur nello sforzo di rendere comprensibile il discorso biblico della “storia delle origini”, districandosi tra i rilievi delle varie fonti, che già tante difficoltà comporta in sé rispetto ad altri libri biblici. Si auspica che questo lavoro possa costituire un canovaccio – come le “ossa aride” della celebre visione di Ezechiele (cap. 37) – per un prossimo e più nutrito ed esaustivo commentario a Gen 1-11.
Tratto dalla rivista "Aprenas" n. 1-4/2014
(http://www.pftim.it)
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