Il settenario sacramentale. Excursus storico-teologico e dogmatico

Progetto coraggioso quello dell’Editore che sa coniugare intraprendenza e intelligenza per dare spazio alla fatica dell’Autore mettendo in circolazione un manuale di sacramentaria. Man mano che l’opera entrerà tra gli strumenti di coloro che sono chiamati a svolgere questo servizio ci si renderà conto del valore della prospettiva adottata e anche dell’ampiezza di orizzonte che i quattro volumi racchiudono. Solo scorrendo l’impostazione dei vari volumi ci si può rendere conto di come si muova l’Autore che in queste pagine mette a disposizione di un pubblico più vasto quanto ha maturato in lunghi anni d’insegnamento. Nel primo volume si delinea il progetto a partire dalla prassi ecclesiale per cogliere l’identità della sacramentaria e individuare la scelta precisa assunta. L’Autore, consapevole delle difficoltà del presente, si colloca in un approccio pluridisciplinare disponendosi tra sacramentaria fondamentale e specifica, in dialettica con la teologia pratica e con un rinnovato approccio alle fonti. Da qui si muove l’indagine biblica neotestamentaria. Il secondo volume offre un percorso storico-teologico in prospettiva dogmatica. I passaggi fondamentali sono riconducibili all’epoca patristica e Chiesa mysterion; all’epoca medievale e Chiesa triumphans; all’epoca moderna e Chiesa confessionale; per concludere con l’epoca contemporanea. Il terzo volume è tutto impegnato attorno alla riflessione sistematica, secondo questa duplice linea: la sacramentaria generale e quella speciale in cui si approfondiscono tutti i sacramenti. Il quarto volume, infine, presenta una ricchissima rassegna di testi che di solito sfuggono allo studente di teologia (e talvolta anche allo stesso docente); l’aver riunito in un unico sussidio una documentazione notevole torna tutto a vantaggio dell’unitarietà della proposta. Si tratta in genere di testi patristici riuniti attorno ai singoli sacramenti nella prima parte. Nella parte successiva sono riportati i testi riguardanti l’epoca medievale e i successivi periodi, sempre attorno ai sacramenti. Bisogna rendere onore a questa fatica per il modo con cui è stata condotta e per l’ampiezza di materiale offerto (non si può dimenticare la documentazione offerta all’inizio di singoli settori come pure quella valorizzata nella dialettica del percorso). La collana inaugurata con queste opere ha come titolo “Il teologo”. Un ampio colophon spiega le ragioni e gli obiettivi di una simile impresa. Per parte nostra non rimane che augurare il più ampio sviluppo e diffusione a questo tentativo che si pone in un orizzonte di attese quali agitano positivamente la sacramentaria oggi.

Tratto dalla rivista "Salesianum" 72 (2010) 1, 183-184
(http://las.unisal.it)