2029. L'intero bacino del Mediterraneo è nel caos: la crisi economica, il disordine politico, un clima di sospetto dilagante hanno trasformato il vecchio continente in una terra dove è impossibile sentirsi al sicuro. Solo la Germania riesce ancora ad avere qualche forma di organizzazione sociale, anche se per difenderla ha dovuto costruire una Barriera, una fortificazione impenetrabile per proteggere i suoi confini dall'ondata di profughi che cercano asilo. Per circolare liberamente all'interno della Barriera ai cittadini è necessario un identity matrix, un tatuaggio all'altezza del polso, dove sono registrati tutti i dati individuali, nome, età, residenza, codice della carta di credito. Senza quel marchio indelebile sul braccio si è clandestini e ricercati: quel codice è il miraggio di chiunque voglia passare la frontiera. Milo lo sa, tanto che parte dal profondo sud dell'Europa convinto che Nils, un amico dei tempi dell'università a Gottinga e vicino all'ambiente anarchico, possa garantirgli un trapianto di identità veloce e sicuro. Purtroppo non sarà così semplice. Dopo una sbrigativa offerta di ospitalità, Nils scompare e con lui la speranza di ottenere il lasciapassare. Milo sarà costretto a una rischiosa indagine per inseguire il suo sogno di libertà. Ad aiutarlo Flora, un'italiana che vive in Germania da anni, buddista e compagna della sorella di Nils, Franziska, anche lei misteriosamente scomparsa, e Dieter, uno dei pochissimi poliziotti non corrotti rimasti in città. In una Berlino ultimo precario baluardo dell'Occidente organizzato, sotto gli occhi vigili delle fotocamere e degli scanner governativi, si dipana un romanzo dalle atmosfere apocalittiche che lancia un grido di speranza contro una profezia che non sembra più così irrealizzabile.