Compio 5 anni
-Guida pratica per genitori e storie illustrate per i bambini
EAN 9788859003120
a cura di
Sofia Cramerotti, Gianluca Daffi e Elisabetta Maùti
Compio 5anni
Guida pratica
per genitori
Indice
Presentazione dei volumi per i genitori 7
Introduzione 13
Capitolo 1
Le bugie 17
Capitolo 2
Bullismo 35
Capitolo 3
La scuola 55
Capitolo 4
Regole e divieti 69
Capitolo 5
Educare alla sessualità
e all'affettività 89
Presentazione dei volumi
per i genitori
La collana Cresciamo insieme: letture a quattro mani ha
lo scopo di accompagnare i genitori alla scoperta delle tappe
evolutive più importanti che caratterizzano il percorso di crescita
e sviluppo del bambino dal primo anno di vita fino all'ingresso
nella scuola primaria.
In questa collana, composta da cinque volumi, si è cercato di
suddividere per fasce d'età le fasi di crescita fondamentali così
come sono state indagate dai numerosi studiosi di psicologia
dello sviluppo e affrontate nei vari dibattiti nel corso degli ultimi
decenni all'interno della comunità scientifica: confronti che
hanno modificato radicalmente l'immagine dell'infanzia e della
fanciullezza. Si noterà, leggendo i vari volumi e osservando il
proprio bambino, che le competenze esplorate nei singoli capitoli
non si esauriscono con il superamento dell'età di riferimento
e che il loro sviluppo non ha confini prestabiliti: l'evoluzione
e la maturazione di molte abilità seguono infatti l'inclinazione
e il temperamento del singolo bambino e sono influenzate dal
contesto in cui egli vive.
Lo sviluppo psicologico (cognitivo, emotivo, motorio, socia-
le, ecc.) non può essere pensato come rigido e standardizzato
per tutti, con tappe caratterizzate da un inizio e una fine ben
precisi e definiti; per questo può essere rappresentato in modo
più chiaro se lo consideriamo come un continuum, dove le varie
Presentazione dei volumi per i genitori 7
abilità si integrano e maturano grazie alle esperienze continue
del soggetto.
Questo percorso non è per nulla lineare, presentando delle
discontinuità caratterizzate da periodi di crescita ai quali si
alternano momenti di arresto e talvolta anche di vere e proprie
regressioni. Lungo tutto l'arco della vita assistiamo quindi a un
incessante processo di continua modificazione.
Fin dalla nascita e per tutto il suo sviluppo, il bambino è un
costruttore attivo delle proprie interazioni con il mondo e con
le persone che lo circondano: rielabora in modo personale gli
input che gli arrivano e modula di conseguenza anche il proprio
comportamento in relazione alle diverse situazioni e ai feedback
che gli si presentano.
Non dobbiamo quindi irrigidirci troppo su una scansione
eccessivamente strutturata delle tappe di sviluppo che ca-
ratterizzano la vita del bambino, tappe che, come abbiamo
già accennato, possono essere fortemente condizionate dalla
plasticità intraindividuale, dalle condizioni biologiche, dalle
relazioni instaurate, da vari fattori situazionali così come
dalle condizioni storiche e dalla cultura di appartenenza. Lo
sviluppo non segue quindi una direzione obbligata, rigida e già
completamente determinata a priori ma è più corretto vederlo
come un percorso che, pur avendo delle inevitabili similarità,
presenta allo stesso tempo percorsi differenziati e influenzati
dall'intreccio di variabili di diversa natura. Questo intreccio
risulta altamente complesso e intersecato, costituito da una
molteplicità di fattori sui quali il bambino mette continuamente
in atto modifiche e adattamenti, regolando e «modellando»
così il proprio comportamento.
Si è scelto quindi, attraverso quest'opera, di accompa-
gnarvi in questo percorso di sviluppo e crescita del bambino
analizzando gli aspetti psicologici che caratterizzano le varie
8 Compio 5 anni
fasce d'età e arricchendo il tutto con la descrizione di esem-
plificazioni e storie tratte dal quotidiano («La storia di'»)
insieme a suggerimenti per i genitori su come affrontare e
saper gestire determinate situazioni problematiche e passaggi
evolutivi particolari («Cosa fare e cosa pensare» e «Consigli per
i genitori»). I volumi sono quindi concepiti come un tutt'uno e
uniti da un «filo rosso» che cerca di ricreare quella continuità
ed evidenziare quell'intreccio di variabili che caratterizzano
lo sviluppo.
Nel primo volume, Compio 1 anno, vengono affrontati alcuni
degli elementi chiave inerenti allo sviluppo motorio (i primi pas-
si), al linguistico (le prime parole) e a quello emotivo (le prime
paure, i timori legati all'ingresso al nido e alla separazione dai
genitori), ma anche i comportamenti più idonei per impostare
un approccio corretto all'alimentazione e al sonno.
Il secondo anno di vita, affrontato nel volume Compio 2
anni, rappresenta per il bambino un vero e proprio stravolgi-
mento in termini di sviluppo e scoperta di nuove competenze.
Nei cinque capitoli del secondo volume si mettono in evidenza
queste importanti conquiste come la capacità di utilizzare
l'immaginazione, la fantasia e l'imitazione, legandole anche al
tema del gioco e all'uso delle tecnologie nella prima infanzia.
Gli aspetti emotivi saranno soprattutto incentrati sulla perce-
zione di sé e sullo sviluppo della propria identità, accanto al
tema della gelosia che può emergere in relazione alla nascita
di un fratellino. Per quanto riguarda l'ambito delle autonomie
inoltre l'attenzione sarà posta sulla cura di sé e, in particolare,
sull'uso del vasino.
Nel terzo volume della collana, Compio 3 anni, ci dediche-
remo al riconoscimento delle emozioni, dalle più semplici alle
più complesse, consapevoli che tale maturazione avverrà molto
gradualmente e subirà modificazioni nel corso di tutta la vita.
Presentazione dei volumi per i genitori 9
Esploreremo l'affascinante mondo degli amici immaginari per
proseguire con una riflessione sulle norme comportamentali
e sulla socializzazione, toccando anche il tema delle bugie e
delle regole. Verrà inoltre dedicata una riflessione alla vita di
coppia in relazione alle situazioni critiche di conflittualità,
di divorzio e separazione e al coinvolgimento emotivo del
bambino.
In questo terzo volume verrà inoltre accennato il tema dello
sviluppo dell'identità di genere e sessuale: argomento che ne-
cessita di essere affrontato già a partire da questa età.
Il quarto volume, Compio 4 anni, si apre con una riflessio-
ne sull'emergere del pensiero magico e della razionalità, per
proseguire con la presentazione delle caratteristiche proprie
della costruzione dei primi rapporti di amicizia, della propria
motivazione e dell'autoefficacia.
Viene inoltre trattato un tema particolarmente delicato ed
emotivamente forte per il bambino, ossia quello relativo alla
perdita e al lutto, con utili indicazioni su come affrontarli in
modo adeguato.
Il quinto e ultimo volume, Compio 5 anni, si concentra sui
prerequisiti evolutivi ed emotivi necessari per avvicinare il
bambino al mondo della scuola con serenità. Nel primo capitolo
del volume proseguiremo la nostra riflessione sullo sviluppo
morale, cercando di approfondire il tema delle bugie e degli
aspetti cognitivi in esso implicati, cercando di riflettere sulle
possibili strategie d'intervento.
Dopo aver affrontato nei volumi precedenti l'evolversi e il
maturare dei rapporti sociali dei bambini, dai rapporti tra fra-
telli a quelli tra pari, in questo volume esploreremo i rapporti
sociali non funzionali e spesso insoddisfacenti come l'esclusione
dal gruppo dei pari o i dispetti, con particolare attenzione al
fenomeno del bullismo.
10 Compio 5 anni
Proseguiremo poi con analizzare il tema dei divieti e delle
regole con riferimento al difficile processo di interiorizzazione
morale. A conclusione affronteremo infine la delicata questione
dell'educazione sessuale cercando, infine in questo caso, di
fornire elementi e suggerimenti utili al genitore per affrontare
in modo adeguato un percorso educativo funzionale.
Presentazione dei volumi per i genitori 11
Bullismo
La storia di'
Brunella non aveva più voglia di andare a scuola:
la sera impiegava moltissimo tempo per preparare
la cartella, sospirava quando doveva scendere dalla
macchina della mamma, davanti al cancello del suo
istituto, e la sera era sempre meno disposta a racconta-
re quello che le succedeva in classe. I genitori si erano
immediatamente resi conto di questo netto cambiamen-
to nei comportamenti della loro bambina, che era sem-
pre stata entusiasta delle attività intraprese a scuola,
delle sue insegnanti e dei compagni, che spesso veniva-
no invitati durante i fine settimana. La mamma, in par-
ticolare, confrontandosi con altri genitori al momento
del ritiro dei bambini, aveva intuito come il malessere
di Brunella fosse in realtà abbastanza diffuso all'inter-
no della classe, dove altri bambini avevano mostrato
segnali di disagio al momento dell'ingresso. In accordo
con la rappresentante di classe, i genitori chiesero alle
insegnanti la possibilità di indire un'assemblea straor-
dinaria, in modo tale da poter comprendere meglio la
situazione e conoscere il punto di vista delle docenti.
L'incontro si rivelò estremamente utile, dal momento
che le maestre, per quanto disponibili e attente, ignora-
vano completamente quanto si stava verificando nella
loro classe; a fronte di un nutrito gruppo di bambini
Bullismo 37
che, quasi quotidianamente, si trovavano a dover
subire offese e piccoli ricatti, si contrapponeva infatti
un terzetto di bambini che sembrava agire indisturba-
to ormai da qualche mese. I genitori dei piccolo bulli
accolsero con incredulità la notizia, ma si mostrarono
immediatamente solidali con le altre famiglie e, al
tempo stesso, convinti della necessità di intraprendere
un intervento tempestivo e mirato. Nell'arco di qualche
giorno le insegnanti, sotto la supervisione di uno psico-
logo scolastico, illustrarono alle famiglie il programma
di intervento che avrebbero desiderato intraprendere,
sottolineando l'importanza di promuovere un coinvol-
gimento attivo dei diversi soggetti coinvolti: istituzione
scolastica, bambini e genitori. L'analisi delle dinami-
che che si erano verificate nella classe di Brunella, in
particolare, sembravano sollecitare l'attivazione di un
intervento focalizzato sul potenziamento dell'alfabetiz-
zazione emotiva, in modo tale da aiutare i bambini a
riconoscere, descrivere e denominare correttamente le
loro emozioni, focalizzandosi sul legame esistente tra
eventi, pensieri ed emozioni. La bambina, entusiasta di
queste attività, che percepiva come divertenti e moti-
vanti, nonostante non fosse in grado di cogliere fino in
fondo le finalità di quello che le veniva proposto dalle
maestre. Un sabato, però, chiese alla mamma di poter
invitare Pietro, fino a pochi giorni prima temuto ed
evitato ma ora, probabilmente, ritornato ad essere un
potenziale compagno di giochi e di risate.
38 Compio 5 anni
Cosa fare
e cosa pensare
Quando si tratta il tema del bullismo preco-
ce e dell'aggressività in età infantile si pensa
subito, comprensibilmente, a come intervenire
tempestivamente per tutelare e preservare le vittime;
in questa occasione vorremmo invece approfondire un
aspetto generalmente trascurato, cioè l'importanza di un
intervento preventivo e correttivo nei confronti dei bam-
bini che si trovano a rivestire il ruolo di bullo. Non inten-
diamo minimizzare il contributo svolto dalla famiglia, né
tantomeno negare le possibili influenze di un clima do-
mestico negativo sugli atteggiamenti violenti manifestati
dai figli; è però importante ricordare che non sono rari gli
episodi di bullismo ad opera di bimbi con madri e padri
esemplari o addirittura esperti di pedagogia e psicologia
dell'educazione. Come già ricordato, alcuni episodi clas-
sificati, forse impropriamente, come «bullismo infantile»,
sono talmente frequenti da potersi definire una regola
piuttosto che un'eccezione. Prendiamo il caso del bambi-
no deriso o escluso dal gruppo dei coetanei: questo feno-
meno, come potrà confermarvi ogni insegnanti di scuola
dell'infanzia, si presenta con cadenza regolare più volte
nel corso dello stesso anno, tanto che, più volte, l'inse-
gnante stessa è chiamata a intervenire per smontare il
meccanismo alla base di queste dinamiche onde evitare
che il singolo episodio si trasformi in abitudine. Va ricor-
dato che, contrariamente a ciò che si potrebbe ingenua-
48 Compio 5 anni
mente pensare, non è il gesto fatto in un momento di
rabbia a creare il bullo, ma piuttosto il perpetrarsi pro-
grammato del medesimo atteggiamento nei confronti
della stessa vittima. Non è quindi bullo il bambino che, a
causa di un momentaneo malessere personale, aggredi-
sce un altro bambino, o che, per una sua fragilità evolu-
tiva, ogni giorno se la prende con un compagno diverso.
Non possiamo definire bullismo il suo comportamento
inspiegabilmente impulsivo, violento od oppositivo. I ge-
nitori scopriranno con il tempo che molte sono le fragi-
lità dello sviluppo che possono colpire i bambini e, cosa
da non dimenticare, gli amici degli stessi. Tra i compagni
di gioco potrebbero esserci piccoli con atteggiamenti ag-
gressivi i cui comportamenti non sono sempre dovuti alle
carenze educative dei genitori.
Consigli
È importante per i genitori ricordare che:
l'aggressività fisica non è sempre riconducibile al bulli-
smo. Prima di preoccuparsi per i comportamenti messi
in atto dal proprio figlio, o alterarsi per quelli subiti ad
opera di un compagno di giochi, dovremmo accertarsi
di ciò che è successo. Una certa dose di aggressività nei
bambini è fisiologica: se non vi è persecuzione o «ac-
canimento» non si tratta certamente di bullismo ma,
probabilmente, di altre forme di «malessere»;
Bullismo 49
l'ambiente familiare favorisce o ostacola l'espressione
dell'aggressività, ma non è garante al cento per cento
rispetto all'appropriatezza degli atteggiamenti mani-
festati dai figli. Si tranquillizzino quelle mamme che,
richiamate dalla scuola dell'infanzia per i frequenti li-
tigi dei figli, sanno di aver fatto tutto il possibile ma,
nonostante ciò, sperimentano quasi quotidianamente
la sensazione di vivere sotto l'occhio giudicante degli
altri genitori. A volte può essere necessario approfon-
dire, senza colpevolizzarsi, le possibili cause di un'ap-
parente inspiegabile aggressività;
se in casa si parla di bullismo e di prepotenze in modo
sereno e abituale, è probabile che anche i bambini siano
maggiormente disposti a riconoscere e descrivere gli epi-
sodi di aggressività che si verificano nella loro scuola, an-
che se loro risultano coinvolti solamente come testimoni.
Come usare la storia:
consigli di lettura
La favola del bambino che rompeva i muri
Tra le emozioni che il bambino sente e deve imparare a
gestire ci sono quelle negative. Nonostante la rabbia sia
un sentire comune per un bambino, è molto importante
che questi conosca il modo per arginarla e indirizzarla;
non solo per sé, ma anche per tutti coloro con cui convive.
50 Compio 5 anni
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