La realtà costituisce il motore dell'atto progettuale: è dalla realtà e per la realtà che il progetto di matrice accademica, parimenti a quello di matrice professionale, deve muovere il suo statuto. La mutazione della pratica del costruire ha apportato modifiche alla sua teoria. Le istanze riformistiche e di innovazione si concentrano in un'efficace correlazione tra gli obiettivi formativi dei corsi e la connessa articolazione degli studi universitari, con la struttura dei saperi, delle competenze e delle professionalità richieste dal sistema socio-culturale e produttivo, in sintonia con le linee evolutive e le rinnovate opportunità del mondo del lavoro. L'insegnamento dell'architettura è coinvolto da un processo in corso di profonda rivisitazione: istanza questa di carattere globale che si confronta con un rinnovato ruolo della professione derivante dai significativi mutamenti stimolati dalla crisi economica, da un'apertura universale di accesso alle conoscenze e al mercato del lavoro, e da innovativi metodi e strumenti a disposizione dell'azione progettuale. Elementi sia endogeni sia esogeni all'architettura che costituiscono la base di ripensamenti critici riguardanti le pratiche d'insegnamento in diverse scuole di architettura europee. All'interno di tale scenario si colloca la presente pubblicazione che coinvolge, in forma esemplificativa, alcuni lavori di tesi di laurea magistrale inerenti il biennio 2013-2015, coincidenti con un significativo momento di transizione tra la precedente Scuola di Architettura e Società e l'attuale Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni del Politecnico di Milano. La selezione dei lavori è stata ispirata da un duplice e complementare criterio: l'interesse pedagogico della diffusione di esiti di eccellenza e il riproporsi, per metodo e atteggiamento culturale, di alcune tematiche ricorrenti e paradigmatiche del progettare contemporaneo. Gli studi restituiscono esperienze progettuali consapevoli della complessità del fenomeno architettonico e costruttivo: in tale ambito, la ricerca storica, lo studio del contesto sociale e culturale, la sensibilità artistica, la verifica costruttiva e le istanze compositive si fondono in una competenza integrata a cui lo studente-progettista attinge per configurare l'ipotesi trasformativa di un luogo. I lavori riguardano contesti di Spagna, Portogallo, Cile, Brasile, oltre a quello nazionale. Un'azione progettuale di rilevante spessore internazionale, resa possibile da un processo d'immersione nelle specifiche realtà coinvolte, eletto a metodo di lavoro atto a sensibilizzare il futuro architetto al confronto con un ambito di riferimento ampio e senza confini politici, geografici, culturali. In tale contesto, la figura del docente rappresenta la guida metodologica di organizzazione intellettuale e tecnica del lavoro, rafforzata e facilitata dalla presenza di interlocutori, architetti, amici, e docenti internazionali, in rappresentanza dei contesti esplorati.