La sessualità nell'Antico Testamento
-Amore, vizio, piacere sessuale e sofferenza
(Biblioteca biblica)EAN 9788839920386
Il volume offre al lettore italiano la possibilità di accostare con facilità l’originale tedesco di questo lavoro della Fischer, pubblicato due anni fa (I. Fischer, Liebe, Laster, Lust und Leiden. Sexualität im Alten Testament, Theologische Interventionen, Stuttgart 2021). Si tratta di un testo che riunisce almeno tre pregi: la serietà esegetica, la chiarezza espositiva e l’audacia nella scelta tematica. L’autrice è decisamente nota in ambito biblico, docente in Austria, a Graz, per molti anni, studiosa di Antico Testamento con una specifica attenzione alla teologia femminista. Non ha paura di affrontare e “sdoganare” un argomento che, negli studi biblici, in genere, rimane piuttosto marginale. Lo nota lei stessa, nel primo capitolo, segnalando come da un lato la sessualità sia un tema fondamentale della vita umana (forse anche eccessivamente esibito nel nostro mondo), ma dall’altro, soprattutto in ambito cattolico, esso sia spesso taciuto, accantonato, celato dietro un pudore eccessivo e, per questo, poco sano. Il tentativo è, invece, quello di parlare in maniera aperta di sessualità, ricostruendo, in maniera fondata, il contesto in cui l’Antico Testamento si radica, ovvero la cultura del Vicino Oriente Antico, anche tenendo conto di un impianto giuridico decisamente lontano dal nostro. Certamente non poteva mancare un esplicito riferimento all’antropologia biblica così come essa viene delineata nei testi fondamentali di Gen 1–3. Molto interessanti le notazioni dell’autrice sulla subordinazione gerarchica della donna all’uomo come propria dell’ordine decaduto (e quindi non voluto da Dio). Significativo e ben riuscito l’intento di dare voce a tutte le parti dell’Antico Testamento. Ci si sofferma sui libri sapienziali e sulle istruzioni date dai genitori ai figli; si dedica un intero capitolo allo splendido Cantico dei Cantici; non si ha paura di entrare nella letteratura profetica, anche con le sue immagini di un Dio sessualmente coinvolto con la sua sposa, Israele. Si leggono con onestà le storie dei patriarchi e delle matriarche, con i loro limiti e si dà voce a una serie di casi definiti come particolari o irregolari. Si può non concordare in tutto con l’autrice, ma le si deve riconoscere un’indubbia capacità di lettura dei testi e un’ottima competenza in materia. Questo libro è certamente uno strumento efficace per una lettura trasversale dell’Antico Testamento, con le sue molte e diverse prospettive, e un valido aiuto per riflettere senza pregiudizi su un argomento tanto vitale.
Tratto da Parole di Vita 3/2024