Introduzione all'antico Testamento
-Nuova edizione interamente aggiornata e aumentata
(Grandi opere)EAN 9788839901088
Erich Zenger (ed.)
Introduzione
all'Antico
Testamento
Erich Zenger, Christian Frevel, Heinz-Josef Fabry,
Georg Braulik, Georg Hentschel, Georg Steins,
Helmut Engel, Ludger Schwienhorst-Schönberger,
Silvia Schroer, Johannes Marböck,
Hans-Winfried Jüngling, Franz-Josef Backhaus,
Ivo Meyer, Frank-Lothar Hossfeld, Herbert Niehr
Nuova edizione
a cura di Christian Frevel
Edizione italiana
a cura di Flavio Dalla Vecchia
Nuova edizione
interamente aggiornata
e aumentata
Queriniana
Indice generale
Prefazione alla prima edizione (1995) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5
Prefazione all'ottava edizione (2011) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7
A. sacra Scrittura degli ebrei e dei cristiani
La
(Erich Zenger) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9
I. L'importanza della Bibbia d'Israele
per l'identità cristiana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13
1. Fondamento del cristianesimo 13
2. Orizzonte interpretativo del Nuovo Testamento 15
3. Antico Testamento o Primo Testamento' 17
4. Modalità problematiche di lettura
e comprensione nel cristianesimo 20
4.1 Il modello della sostituzione 21
4.2 Il modello della relativizzazione 21
4.3 Il modello della selezione 22
5. Ermeneutica biblica ebraico-cristiana 24
II. Tanakh: la sacra Scrittura degli Ebrei . . . . . . . . . . . . . 27
1. La struttura tripartita del Tanakh 27
2. La disposizione ermeneutica del Tanakh 30
2.1 testi conclusivi (epiloghi/colophon) programmatici
I
delle tre parti 30
2.2 concatenazione delle tre parti
La
tramite la ripresa di temi e di parole-gancio 33
1206 Indice generale
III. Il Primo Testamento: sacra Scrittura dei cristiani . . . 35
1. Origine del canone cristiano più ampio 35
2. La struttura quadripartita del Primo Testamento 37
2.1 Diversità nella struttura rispetto al Tanakh 38
2.2 L'idea-guida per la strutturazione
del cosiddetto canone dei Settanta 40
3. La prima parte dell'unica Bibbia cristiana in due parti 44
B. Il testo e la sua storia (Heinz-Josef Fabry) . . . . . . . . . . 47
I. Le basi testuali delle edizioni della Bibbia ebraica . . . 54
1. edizioni moderne del testo
Le
e il 'problema masoretico' 54
2. Origine e peculiarità del testo masoretico 56
2.1 Le prime liste 56
2.2 La salvaguardia del testo nel periodo pre-masoretico 57
2.3 L'opera dei Masoreti 60
3. storia del testo della Bibbia ebraica
La
alla luce dei testi del deserto giudaico
e della geniza del Cairo 62
3.1 I manoscritti ebraici 63
3.2 I manoscritti in scrittura paleo-ebraica 63
3.3 I manoscritti aramaici 64
3.4 I manoscritti greci 65
3.5 La situazione dei testi biblici di Qumran 65
3.6 Commentari a testi biblici 66
3.7 La cosiddetta rewritten Bible/Scripture:
parafrasi del Pentateuco e Rotolo del tempio 67
3.8 La raccolta degli scritti normativi di Qumran 68
3.9 I testi di Masada, Na'al 'ever e Murabba'at 71
3.10 I manoscritti della geniza del Cairo 72
II. Teorie sulla storia del testo della Bibbia ebraica . . . 73
1. La teoria del 'testo originale' di P. de Lagarde 74
2. La teoria del 'testo volgare' di P. Kahle 74
3. teoria delle 'famiglie testuali locali'
La
di W.F. Albright e F.M. Cross 74
3.1 La famiglia testuale palestinese 75
Indice generale 1207
3.2 La famiglia testuale babilonese 76
3.3 La famiglia testuale egiziana 76
4.
Nuovi approcci per una storia del testo
della Bibbia ebraica 77
4.1 La teoria dei 'testi dei gruppi' 77
4.2 teoria della molteplicità delle tradizioni testuali
La
(«textual variety») 78
4.3 Gli elementi principali
dell'attuale formulazione della teoria 78
III. Le antiche traduzioni (versioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . 83
1. La Septuaginta (LXX, G) 83
1.1 Origine, caratteristiche e significato 83
1.2 Le revisioni/recensioni dei Settanta 87
1.3 Testimoni testuali importanti 88
1.4 Le edizioni 88
2. I Targûmîm (Tg) 89
3. La Pe'i'tâ (Syr) 90
4. La Vetus Latina (L) e la Vulgata (Vg) 91
C. I libri della Tôrah (del Pentateuco) . . . . . . . . . . . . . . . 93
I. La Tôrah/il Pentateuco nel suo insieme
(Erich Zenger/Christian Frevel) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 95
1. Genesi, Esodo, Levitico, Numeri e Deuteronomio 98
1.1 L'insieme dei libri: Pentateuco, Esateuco, Enneateuco 98
1.2 Il profilo di Genesi, Esodo, Levitico, Numeri e Deuteronomio 100
2. Il progetto della composizione del Pentateuco 111
2.1 Il contesto complessivo 111
2.2 Pentateuco come mito fondatore
Il
o 'carta costituzionale' di Israele (R. Rendtorff) 115
2.3 Il Pentateuco come Tôrah, oltre che come storia e legge 118
II. Teorie sull'origine del Pentateuco
e sviluppi della ricerca
(Erich Zenger/Christian Frevel) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 121
1.
Indizi di un'origine complessa e stratificata
del Pentateuco 125
1208 Indice generale
1.1 Mutamento nel nome, nella designazione
e nei titoli attribuiti a Dio 126
1.2 Doppioni e (insieme) tensioni fra racconti successivi 127
1.3 Doppioni e (insieme) tensioni all'interno
di un medesimo complesso narrativo 131
1.4 duplice tradizione del cosiddetto decalogo etico
La
in Es 20 e Dt 5 e la sua relazione non chiarita
con il cosiddetto decalogo cultuale in Es 34 133
1.5 compresenza dei tre corpi di leggi:
La
'codice dell'alleanza' (Es 20,22'23,33), 'legge di santità'
(Lv 17'26) e 'codice deuteronomico' (Dt 12'26) 136
1.6 Concezioni e immagini teologiche concorrenti 138
1.7 Il problema letterario fondamentale 140
2. tre modelli-base delle ipotesi
I
sulla formazione del Pentateuco 142
2.1 L'ipotesi dello scritto fondamentale/ipotesi
dell'integrazione (modello della riscrittura) 142
2.2 L'ipotesi delle fonti /ipotesi documentaria (modello degli strati) 143
2.3 L'ipotesi dei cicli narrativi/ipotesi dei frammenti
(modello dei blocchi) 144
3. Le tappe principali nell'indagine critica sul Pentateuco 145
3.1 Critica al contenuto del Pentateuco e alla paternità di Mosè 145
3.2 Gli inizi della critica moderna del Pentateuco 145
3.3 nascita delle ipotesi classiche sul Pentateuco
La
nel XVIII e XIX secolo 147
3.4 Due constatazioni fondamentali per la datazione delle fonti
o tradizioni (W.M.L. de Wette e J. Wellhausen) 148
3.5 nuove prospettive aperte dai metodi
Le
della storia delle forme e della storia delle tradizioni
(H. Gunkel, M. Noth e G. von Rad) 149
4. modello delle quattro fonti
Il
della «recente ipotesi documentaria»
e la sua attuale messa in discussione 151
4.1 Il modello delle quattro fonti secondo W.H. Schmidt 151
4.2 La critica del modello tradizionale delle quattro fonti 157
4.3 Le linee convergenti nell'attuale dibattito sul Pentateuco 161
5. Esempi di modelli di Pentateuco attuali 166
5.1 L'origine del Pentateuco
secondo il 'modello di Pentateuco di Münster' 167
Indice generale 1209
5.2 L'origine del Pentateuco secondo Erhard Blum 181
5.3 L'origine del Pentateuco secondo Eckart Otto 188
5.4 L'origine del Pentateuco secondo Reinhard G. Kratz 196
III. Il processo della redazione del Pentateuco
(Erich Zenger/Christian Frevel) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 205
1. Il problema letterario 206
2. Prospettive teologiche delle redazioni 208
3. contesto storico delle redazioni
Il
che hanno dato forma alla Tôrah 211
3.1 promulgazione della Tôrah
La
nel contesto della politica persiana 211
3.2 Pentateuco come documento di compromesso
Il
e come «Tôrah di Mosè» 217
4. La Tôrah come libro canonico 221
IV. Il libro del Deuteronomio (Georg Braulik) . . . . . . . . . 225
1. La struttura 227
2. L'origine 233
2.1 Criteri e modelli per un'analisi diacronica del Deuteronomio 233
2.2. La lingua del libro e l'ambiente dei suoi autori 235
2.3 Presupposti del Deuteronomio
reperibili all'interno della Bibbia 236
2.4 Abbozzo di una storia letteraria del Deuteronomio
(secondo G. Braulik e altri) 238
2.5 L'ermeneutica deuteronomica del diritto nel Pentateuco 244
2.6 Storia del testo e della sua più antica ricezione 246
2.7 Il contesto storico-teologico 246
3. La teologia 251
3.1 Dal culto santo al popolo santo 252
3.2 La metaforizzazione della teologia della guerra 255
3.3 La nascita del monoteismo 257
3.4 L'importanza 258
V. L'opera (scritta) sacerdotale (P)
(Erich Zenger/Christian Frevel) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 262
1. Caratteristiche della letteratura sacerdotale 263
1.1 predilezione per formule,
La
formulazioni stereotipate e ripetizioni 264
1210 Indice generale
1.2 Gli elementi plastici nell'evolvere dell'azione
e nella caratterizzazione dei personaggi
passano in secondo piano 265
1.3 predilezione per elementi
La
che fanno pensare a un ordinamento del mondo,
della storia e della vita 265
1.4 L'interesse per fenomeni cultuali e rituali 266
1.5 Lo schema ordine-esecuzione o annuncio-compimento 266
1.6 La predilezione per il linguaggio teologico tecnico 267
2. Lo scritto fondamentale sacerdotale (Pg) 267
2.1 Il dibattito recente sulle caratteristiche letterarie dei testi P 267
2.2 Il dibattito sulla conclusione originaria di Pg 271
2.3 Il contesto teologico e storico 280
2.4 La teologia 282
3. Gli ampliamenti di Pg ad opera di Ps 289
4. La legge di santità (Lv 17'26: Ph) 290
5. L'importanza della teologia (dello scritto) sacerdotale 294
VI. L'opera (scritta) pre-sacerdotale
(Erich Zenger/Christian Frevel) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 296
1. Strati letterari nei testi pre-sacerdotali 297
2. contesto esilico di ispirazione deuteronomistica
Il
(Gen 2,4b ' 2 Re 25*) 299
2.1 concezione complessiva:
La
un'eziologia teologica della catastrofe 299
2.2 La teologia sinaitica dell'opera storica dell'esilio 300
2.3 L'incorporazione del Deuteronomio di Giosia 301
2.4 Problemi relativi all'ipotesi di un Enneateuco esilico 302
3. L'opera storica gerosolimitana (JG) 303
3.1 L'esistenza di un'opera storica pre-esilica 303
3.2 L'estensione 305
3.3 La teologia 307
3.4 La collocazione cronologica 309
3.5. L'importanza 311
4. Cicli narrativi e tradizioni legali
preesistenti a JG e qui accolti 313
5. Il libro del patto di Es 20,22'23,33 314
Indice generale 1211
D. I libri storici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 319
I. eculiarità e significato
P
delle narrazioni storiche di Israele (Erich Zenger) . . . 321
II. Teorie sull'opera storica deuteronomistica (DtrG)
e sviluppi nella ricerca (Georg Braulik) . . . . . . . . . . . . 326
1. successione storico-genetica dei libri
La
e quella canonica 329
2. distinzione tra l'«opera storica deuteronomistica»
La
e i «Profeti anteriori» 330
3. Le linee principali della storia della ricerca 333
3.1 Tre importanti tentativi di chiarificazione prima di M. Noth 333
3.2 Martin Noth (1943) 333
3.3 Lo sviluppo della teoria a partire da M. Noth 335
4. materiale delle fonti e la tendenza espositiva
Il
dei Profeti anteriori 347
5. L'opera storica deuteronomistica
come messaggio teologico 349
III. Il libro di Giosuè (Georg Hentschel) . . . . . . . . . . . . . . . 352
0. Il testo 353
1. La struttura 353
2. L'origine 356
2.1 Le tradizioni pre-deuteronomistiche 357
2.2 Le redazioni deuteronomistiche 358
2.3 Le aggiunte sacerdotali 359
2.4 Questioni aperte 360
3. La teologia 361
3.1 La terra come dono di Jhwh 361
3.2 Il modo di unificazione del paese 362
3.3 Libertà e responsabilità 365
3.4 La figura di Giosuè 365
IV. Il libro dei Giudici (Georg Hentschel) . . . . . . . . . . . . . . 367
0. Il testo 368
1. La struttura 368
1.1 L'introduzione 369
1.2 L'attività dei giudici maggiori e minori (2,11'16,31) 370
1212 Indice generale
1.3 Il tempo senza re (Gdc 17'21) 373
2. L'origine 374
2.1 Osservazioni fondamentali 374
2.2 Il Libro deuteronomistico dei liberatori 375
2.3 L'aggiunta dei racconti su Abimèlech e Sansone 376
2.4 La cornice del libro 377
2.5 Redazioni tardive 378
2.6 Questioni aperte 378
3. La teologia 378
3.1 Libertà e solidarietà 379
3.2 Uomini e donne valorosi 379
3.3 La libertà come dono di Jhwh 380
3.4 Libertà e potere sovrano 381
V. Il libro di Rut (Erich Zenger) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 382
1. La struttura 383
2. L'origine 386
2.1 Il problema dell'unitarietà letteraria 386
2.2 L'epoca di composizione 388
2.3 L'ambiente d'origine 389
3. La teologia 389
3.1 Le molteplici letture da parte della ricerca 389
3.2 Il libro di Rut nel contesto canonico 391
3.3 Il libro di Rut nella liturgia ebraica 391
3.4 Il libro di Rut nel Nuovo Testamento 392
3.5 L'importanza per il cristianesimo 393
VI. I libri di Samuele (Georg Hentschel) . . . . . . . . . . . . . . . . . 394
0. Il testo 395
1. La struttura 396
2. L'origine 399
2.1 Osservazioni fondamentali 400
2.2 Racconti pre-deuteronomistici 400
2.3 Composizione e redazione 404
2.4 Questioni aperte 405
3. La teologia 406
3.1 La critica al regno 406
3.2 Una legittimazione attraverso il successo 406
3.3 Regno e promessa 407
Indice generale 1213
VII. I libri dei Re (Georg Hentschel) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 409
0. Il testo 410
1. La struttura 410
1.1 Tre parti 411
1.2 I brani-cornice redazionali 413
2. L'origine dei libri dei Re 414
2.1 Le redazioni 415
2.2 Le fonti 417
2.3 Questioni aperte 421
3. La teologia 422
3.1 Lo sguardo realistico 422
3.2 Il fallimento cultuale dei re 422
3.3 La fine della promessa' 423
3.4 Le esigenze della monolatria 423
3.5 Vie verso la salvezza 424
VIII. I libri delle Cronache (Georg Steins) . . . . . . . . . . . . . . 425
1. La struttura 427
2. L'origine 435
2.1 Il problema dell'«opera storica cronistica» 435
2.2 La forma del testo di Samuele ' Re, alla base di Cronache 436
2.3 Uso di fonti extra-bibliche 437
2.4 La storia dell'origine 438
2.5 La peculiarità letteraria 441
2.6 Il contesto storico 442
3. La teologia 445
3.1 Aspetti fondamentali 445
3.2 Regno e tempio 446
3.3 Inizi di una teoria dell'interpretazione della Tôrah 447
3.4 L'importanza 448
IX. I libri di Esdra e Neemia (Georg Steins) . . . . . . . . . . . . 450
0. Testo e caratteristiche 453
1. La struttura 453
2. L'origine 457
2.1 I problemi principali 457
2.2 Le fonti 458
2.3 I modelli di composizione 460
2.4 Un modello basato sulla storia della redazione 463
1214 Indice generale
2.5 Il contesto storico 465
2.6 La datazione 470
3. La teologia 470
3.1 Un programma teologico 470
3.2. Differenti definizioni di Israele 471
3.3 L'interpretazione della Scrittura
al servizio del chiarimento della identità 472
3.4 L'attualità 473
X. Il libro di Tobia (Helmut Engel) . . . . . . . . . . . . . . . . . . 474
0. Il testo 475
1. La struttura 477
2. L'origine 481
2.1 racconto di orientamento giudaico-gerosolimitano
Un
nato nella diaspora 481
2.2 Motivi e modelli letterari mutuati da altrove 483
2.3 'Strati di ampliamento' nel libro di Tobia' 484
2.4 Il genere letterario 485
2.5 L'epoca di composizione 486
3. La teologia 486
3.1 Virtù religiosamente fondate: giustizia, fedeltà, misericordia 486
3.2 Una teologia narrativa 489
XI. Il libro di Giuditta (Helmut Engel) . . . . . . . . . . . . . . . . 491
0. Il testo 492
1. La struttura 494
2. L'origine 499
2.1 Originale aramaico e rielaborazione greca' 499
2.2 Stile narrativo, tradizioni utilizzate e genere letterario 500
2.3 L'epoca di composizione 503
3. La teologia 504
3.1 Chi e come è Dio' 504
3.2 Condotta retta e condotta iniqua davanti a Dio 505
3.3 Una spiegazione teologica del presente
attraverso la sacra Scrittura 507
3.4 Rovesciamento delle aspettative legate al gender 508
3.5 libro di Giuditta all'interno
Il
del canone della sacra Scrittura 509
3.6 Il fascino ambivalente del libro di Giuditta 509
Indice generale 1215
XII. Il libro di Ester (Erich Zenger) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 511
0. La trasmissione del testo 512
1. La struttura 514
2. L'origine 517
2.1 Un'origine a più stadi' 517
2.2 Forma letteraria, epoca e luogo di origine 518
3. La teologia 519
3.1 Rilettura di racconti precedenti 519
3.2 Festa di Pasqua e festa di Pûrîm 521
3.3 Il cosiddetto silenzio di Dio nel libro di Ester ebraico 522
3.4 Il significato per il giudaismo e il cristianesimo 524
XIII. I libri dei Maccabei (Helmut Engel) . . . . . . . . . . . . . . . . 525
La designazione 'libri dei Maccabei' 526
1. Il primo libro dei Maccabei 528
1.0 Il testo 528
1.1 La struttura 528
1.2 L'origine 533
1.3 La teologia 536
2. Il secondo libro dei Maccabei 538
2.0 Il testo 538
2.1 La struttura 538
2.2 L'origine 542
2.3 La teologia 546
E. I libri sapienziali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 549
I. eculiarità e significato della sapienza d'Israele
P
(Erich Zenger/Christian Frevel) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 551
1. La sapienza come conoscenza pratica della vita 552
2. Contesti e ambiti di riferimento della sapienza d'Israele 555
2.1 La sapienza tribale (sapienza 'popolare') 555
2.2 La sapienza urbana di corte (sapienza 'di scuola') 556
2.3 La sapienza teologizzata (sapienza 'rivelata') 556
2.4 Giustizia e conoscenza, temi fondamentali della sapienza 557
3. Le forme letterarie della sapienza 559
3.1 Il detto 559
3.2 L'istruzione 560
1216 Indice generale
3.3 Il poema didattico 561
3.4 Il racconto didattico 561
4. L'importanza 562
II. Il libro di Giobbe (Ludger Schwienhorst-Schönberger) 564
1. La struttura 566
1.1 Il prologo (1'2) 566
1.2 La parte dialogica (3,1'42,6) 567
1.3 L'epilogo (42,7-17) 568
1.4 Il flusso dei pensieri nella parte dialogica 568
2. L'origine 571
2.1 I paralleli letterari del Vicino Oriente antico 571
2.2 La forma pre-letteraria 573
2.3 La storia dello sviluppo letterario 573
2.4 Il contesto storico 578
3. La teologia 579
3.1 La giusta condotta nella sofferenza 579
3.2 Causa e scopo della sofferenza 581
III. Il libro dei Salmi
(Erich Zenger/Frank-Lothar Hossfeld) . . . . . . . . . . . . . . 584
1. Nomi e struttura 586
1.1 Numero e modalità di numerazione dei salmi 586
1.2 I nomi 587
1.3 Gli indizi di una composizione pianificata del libro 588
1.4 La suddivisione in cinque parti del libro dei Salmi 593
1.5 L'orizzonte messianico e teocratico del libro dei Salmi 594
2. L'origine 597
2.1 Il rapporto dei salmi e del salterio con il culto 597
2.2 Il parallelismus membrorum
come forma fondamentale della poesia dei salmi 600
2.3 I principali generi letterari del salterio 600
2.4 L'origine di singoli salmi 604
2.5 La formazione di gruppi di salmi e di raccolte parziali 605
2.6 storia della composizione e della redazione
La
del libro dei Salmi 605
2.7 Datazione e Sitz im Leben del libro dei Salmi 609
3. La teologia 611
3.1 Libro di preghiera e di vita d'Israele 611
Indice generale 1217
3.2 Risposta d'Israele 612
3.3 Lode del Dio d'Israele 613
3.4 Tôrah di Davide 614
3.5 I salmi come preghiera cristiana 614
IV. Il libro dei Proverbi
(Ludger Schwienhorst-Schönberger) . . . . . . . . . . . . . . . 617
1. La struttura 620
1.1 Il libro dei Proverbi ebraico (testo masoretico) 620
1.2 Il libro dei Proverbi greco (Settanta) 622
2. L'origine 624
3. La teologia 627
3.1 Il nesso tra l'agire e le sue conseguenze 627
3.2 La Sapienza, mediatrice della creazione 629
3.3 L'etica dell'amore di Dio e del prossimo 629
3.4 Universalismo e tradizione di Jhwh 630
V. Il libro del Qoèlet
(Ludger Schwienhorst-Schönberger) . . . . . . . . . . . . . . . 631
1. La struttura 633
2. L'origine 636
2.1 Modelli interpretativo dell'origine 636
2.2 Gli epiloghi: 12,9-11 e 12,12-14 639
2.3 L'epoca d'origine 640
2.4 Il luogo d'origine 641
2.5 Il nome 'Qoèlet' 642
3. La teologia 643
VI. Il Cantico dei cantici
(Ludger Schwienhorst-Schönberger) . . . . . . . . . . . . . . . 645
1. La struttura 647
1.1 Modelli interpretativi dell'origine 647
1.2 Una struttura compositiva complessiva 649
1.3 I generi letterari delle singole unità 652
2. L'origine 652
3. La teologia 654
3.1. Senza Dio' 654
3.2. Ritorno al Paradiso 655
3.3 L'amore più forte della morte 656
1218 Indice generale
3.4 Amore personale 657
2.5 Mistica delle nozze e dell'amore 658
VII. Il libro della Sapienza (Silvia Schroer) . . . . . . . . . . . . 659
0. Il testo 661
1. La struttura 661
2. L'origine 665
2.1 Il processo letterario d'origine 665
2.2 Il contesto storico 667
3. La teologia 671
3.1 Sapienza e giustizia 671
3.2 Il nesso tra l'agire e le sue conseguenze 672
3.3 Morte e immortalità 672
3.4 La sapienza personificata 673
3.5 L'esodo dall'Egitto ovvero dall'idolatria
e dal culto idolatrico 674
3.6 L'importanza 675
VIII. Il libro del Siracide (Johannes Marböck) . . . . . . . . . . . 677
0. Trasmissione del testo e canonicità 679
1. La struttura 680
1.1 Gli elementi strutturanti 681
1.2 La struttura complessiva 681
1.3. Le caratteristiche delle singole parti 682
2. L'origine 684
2.1 Il processo letterario di composizione 685
2.2 Il contesto storico 685
2.3 Il contesto storico-spirituale 686
3. La teologia 687
3.1 Accettazione e critica del cambiamento 687
3.2 Sapienza e Tôrah, creazione e storia:
una 'summa' della tradizione 688
3.3 Il timor di Dio ' radice e prassi della sapienza 689
3.4 L'importanza 689
Indice generale 1219
F. I libri profetici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 693
I. eculiarità e significato della profezia d'Israele
P
(Erich Zenger) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 695
1. I molti aspetti della profezia 696
1.1 Osservazioni sulla terminologia 696
1.2 Tipologia e sociologia dei profeti d'Israele 698
2. Autocoscienza e rivendicazione
della profezia canonica d'Israele 703
2.1 Le forme fondamentali della tradizione profetica 703
2.2 'Vera' e 'falsa' profezia 704
2.3 profezia d'Israele a confronto
La
con la profezia dell'ambiente circostante 705
3. Il significato della profezia 707
II. Il libro di Isaia (Hans-Winfried Jüngling) . . . . . . . . . . . 711
1. La struttura 714
Is
1.1 1,1'12,6: parole di giudizio e di salvezza
su Gerusalemme/Sion e Giuda 715
1.2 Is 13'23: parole di minaccia su/contro singoli popoli 718
Is
1.3 24'27: la cosiddetta apocalisse di Isaia
(immagini del tempo della fine) 719
Is
1.4 28'35: parole di giudizio e di salvezza
su Israele e su Giuda/Gerusalemme 720
Is
1.5 36'39: racconti sulla salvezza di Sion
e la guarigione di Ezechia 722
Is
1.6 40'55: invito al ritorno da Babilonia
e promessa della restaurazione mirabile di Sion 722
1.7 I testi sul servo di Dio ('canti del servo di Jhwh') 724
Is
1.8 56'66: promessa di un rinnovamento interno
della comunità di Sion e del suo rapporto con i popoli 725
1.9 La compattezza del libro 727
2. L'origine 729
2.1 I dati di fondo e le opzioni metodologiche 729
2.2 problema di parti del testo che risalgono
Il
a Isaia stesso (VIII secolo a.C.) 730
2.3 La 'redazione assira' al tempo di Giosia (VII secolo a.C.) 732
2.4 dibattito sull'origine dei capp. 40'66
Il
e sul loro rapporto con Is 1'39 734
1220 Indice generale
2.5 Una (accettabile) ipotesi complessiva (M. Sweeney) 736
2.6 Sintesi 737
2.7 I contesti storico-teologici 738
3. La teologia 741
3.1 Il «Dio santo» 741
3.2 Antropologia teologica 742
3.3 L'azione salvifica del Dio unico come nuova creazione 742
3.4 La sofferenza vicaria 743
3.5 Sion/Gerusalemme come luogo della salvezza divina
e come sposa amata di Jhwh 744
3.6 L'importanza per la tradizione ecclesiale 745
III. Il libro di Geremia
(Franz-Josef Backhaus/Ivo Meyer) . . . . . . . . . . . . . . . . . 747
0. La trasmissione del testo 749
1. La struttura di entrambi i libri di Geremia (H e G) 753
1.1 La struttura del libro di Geremia ebraico 753
1.2. La struttura del libro di Geremia greco 755
1.3 Gli oracoli contro le nazioni 756
1.4 capitolo introduttivo (Ger 1)
Il
come 'programma' del libro di Geremia 758
1.5 testi conflittuali:
I
il profeta combattente e il profeta combattuto 763
2. L'origine 768
2.1 Peculiarità del libro di Geremia 769
2.2 libro di Geremia:
Il
documento di un'incipiente cultura dello scritto 770
2.3 Teorie della ricerca 771
2.4 L'origine dei brani narrativi 777
2.5 Sulla persona di Geremia 779
3. La teologia 779
3.1 Critica teologica ed etica 780
3.2 L'annuncio della sventura e della salvezza 782
3.3 L'importanza 785
IV. Lamentazioni (Ivo Meyer) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 788
0. Testo e denominazioni 789
1. La struttura 790
2. L'origine 791
Indice generale 1221
3. La teologia 796
V. Il libro di Baruc e la lettera di Geremia
(Ivo Meyer) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 798
1. Il libro di Baruc 799
1.0 Il testo 799
1.1 La struttura 800
1.2 L'origine 804
1.3 La teologia 804
2. La lettera di Geremia 805
VI. Il libro di Ezechiele (Frank-Lothar Hossfeld) . . . . . . . . 807
0. La trasmissione del testo 808
1. La struttura 809
1.1 Impressione generale 809
1.2 Il libro di Ezechiele come letteratura esilica 811
1.3 Le forme letterarie preferite 812
1.4 Le strutturazioni più ampie del libro 814
1.5 La struttura in dettaglio 815
2. L'origine 822
2.1 Osservazioni diacroniche 822
2.2 Modelli fondamentali dell'esegesi di Ezechiele 824
2.3 Il contesto storico-teologico 825
3. La teologia 827
3.1 Gli aspetti fondamentali 827
3.2 Ricezione e importanza 829
VII. Il libro di Daniele (Herbert Niehr) . . . . . . . . . . . . . . . . 831
1. I capp. 1'12 del libro di Daniele 831
1.0 Il testo 833
1.1 La struttura 833
1.2 L'origine 836
1.3 La teologia 840
2. Il racconto di Susanna in Dn 13 842
2.0 Il testo 843
2.1 La struttura 843
2.2 L'origine 843
2.3 La teologia 844
3. Il racconto di Bel e il drago in Dn 14 844
1222 Indice generale
3.0 Il testo 845
3.1 La struttura 845
3.2 L'origine 846
3.3 La teologia 846
VIII. Il libro dei Dodici profeti (Erich Zenger) . . . . . . . . . . . 848
0. Il libro dei Dodici profeti nel suo complesso 848
0.1 La struttura 849
0.2 Origine e punti chiave della teologia
del libro dei Dodici profeti 852
1. Il libro di Osea 855
1.1 La struttura 856
1.2 L'origine 860
1.3 La teologia 863
2. Il libro di Gioele 865
2.1 La struttura 866
2.2 L'origine 868
2.3 La teologia 871
3. Il libro di Amos 872
3.1 La struttura 874
3.2 L'origine 880
3.3 La teologia 885
4. Il libro di Abdia 886
4.1 La struttura 887
4.2 L'origine 888
4.3 La teologia 891
5. Il libro di Giona 892
5.1 La peculiarità letteraria e teologica 893
5.2 La struttura 895
5.3 L'origine 897
5.4 La teologia 898
6. Il libro di Michea 900
6.1 La struttura 901
6.2 L'origine 904
6.3 La teologia 907
7. Il libro di Naum 908
7.1 La struttura 908
7.2 L'origine 910
7.3 La teologia 912
Indice generale 1223
8. Il libro di Abacuc 914
8.1 La struttura 914
8.2 L'origine 915
8.3 La teologia 918
9. Il libro di Sofonia 918
9.1 La struttura 919
9.2 L'origine 923
9.3 La teologia 925
10. Il libro di Aggeo 927
10.1 La struttura 927
10.2 L'origine 930
10.3 La teologia 932
11. Il libro di Zaccaria 933
11.1 La struttura 934
11.2 L'origine 939
11.3 La teologia 941
12. Il libro di Malachia 942
12.1 La struttura 943
12.2 L'origine 944
12.3 La teologia 947
G. Compendio della storia d'Israele
(Christian Frevel) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 949
I. Osservazioni preliminari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 953
1. Storiografia tra passato, presente e futuro 953
2. Minimalisti e massimalisti 954
3. Quando comincia una «storia d'Israele»' 955
4. Che cosa indica 'Israele' nella «storia d'Israele»' 956
5. spazio della «storia d'Israele»
Lo
e le denominazioni del paese 957
6. «Storia d'Israele» e suo rapporto con altre storie 959
II. Preistoria d'Israele . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 960
1. Sulla storicità dei patriarchi 961
1.1 L'ipotesi del Dio dei padri di Albrecht Alt 961
1.2 Abramo come persona storica e fittizia 962
1.3 Migrazioni di popoli nell'età dei patriarchi 962
1224 Indice generale
2. cultura statale urbana
La
della tarda età del bronzo in Palestina 964
2.1 Nascita e sviluppo delle città-stato nel II millennio a.C. 964
2.2 Religione e società nelle città della tarda età del bronzo 964
2.3 Formazione della classe superiore egiziana nel Nuovo Regno 965
2.4 'Israele' come parte della provincia egiziana del Canaan 967
2.5 La corrispondenza di Amarna e gli 'Apiru/Habiru 968
_
2.6 Due esempi dello sviluppo regionale della cultura urbana 969
2.7 Gli 'Apiru/Habiru e la loro connessione con gli 'ebrei' 970
_
2.8 I contadini '''w come parte della società
della tarda età del bronzo 971
3.
'Israele' in Egitto e la sua più antica menzione
sulla stele di Merenptah 972
4. Esodo 974
4.1 L'esodo dal punto di vista storico 974
4.2 Sulla plausibilità della supposizione di un esodo
come evento storico 975
III. La nascita d'Israele in Palestina . . . . . . . . . . . . . . . . . 979
1. Osservazione preliminare 980
2. movimento migratorio
Un
come causa della conquista del paese' 981
3. Il tramonto della cultura urbana cananea 981
3.1 Un evento complesso 981
3.2 Cause del tramonto della cultura urbana
della tarda età del bronzo 983
4. La cosiddetta conquista del paese 984
4.1 La descrizione biblica della conquista del paese 984
4.2 Modelli della conquista 986
4.3 Valutazione riassuntiva 990
5. nascita della nuova cultura dei villaggi
La
nella regione montuosa 991
5.1 Continuità e discontinuità con la cultura delle città-stato 991
5.2 cultura dei nuovi abitanti dei villaggi
La
e il dibattito sull'etnicità 992
5.3 Due esempi dello sviluppo regionale della cultura dei villaggi 993
5.4 Israele nasce nel e dal Canaan ' Sintesi 995
6. cosiddetta conquista del paese
La
nella regione a est del Giordano 996
Indice generale 1225
6.1 passaggio dalla tarda età del bronzo alla prima età del ferro
Il
nella regione a est del Giordano 996
6.2 La nascita dei regni di Ammon, Moab e Edom 997
6.3 sviluppo degli insediamenti
Lo
nella regione a est del Giordano 998
7. cosiddetto periodo dei giudici
Il
e il sistema delle dodici tribù d'Israele 998
7.1 La contrapposizione Israele ' Canaan 999
7.2 Struttura sociale dei villaggi della prima età del ferro 999
7.3 Ancora una volta:
'Israele' e la cultura dei villaggi della prima età del ferro 1000
7.4 Il sistema della dodici tribù d'Israele 1001
IV. La nascita della monarchia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1004
1. Osservazioni preliminari ' Forme di governo 1006
1.1 Gdc 9 e la resistenza contro la monarchia 1006
1.2 Sull'impiego di modelli sociologici nella discussione 1006
1.3 Documenti scritti come criterio per la statualità 1007
1.4 Israele come stato embrionale
e il progressivo passaggio alla statualità 1007
2. I filistei nella pianura costiera 1008
3. Gli ammoniti e la prima 'monarchia' israelitica 1010
4. Saul 1010
4.1 Il territorio governato da Saul 1011
4.2 Organizzazione del governo carismatico di Saul 1011
4.3 L'elevazione di Saul a re 1012
4.4 Saul e i conflitti con i filistei 1012
4.5 Tentativo di stabilire un regno dinastico
dopo la morte di Saul 1013
5 La monarchia di Davide 1014
5.1 Grande regno, monarchia unita o chiefdom'
Il territorio governato da Davide 1014
5.2 Messa in discussione della storicità di Davide
e l'iscrizione bytdwd di Dan 1015
5.3 L'inizio del regno di Davide e l'influsso dei filistei 1016
5.4 La monarchia di Davide dopo la morte di Saul 1017
5.5 Gerusalemme come «città di Davide» 1018
5.6 Estensione del regno di Davide verso il nord 1020
6. La monarchia di Salomone 1021
1226 Indice generale
6.1 Salomone come successore di Davide
e il territorio del suo regno 1021
6.2 L'elenco delle circoscrizioni amministrative di Salomone
(1 Re 4,7-20) 1022
6.3 Misure edilizie di Salomone 1023
Excursus: Il dibattito sulla cronologia nell'archeologia 1027
6.4 Relazioni commerciali di Salomone 1030
7. La cosiddetta divisione del regno, nel 926 a.C. 1033
7.1 L'elevazione di Geroboamo a re 1033
7.2 Le residenze di Geroboamo 1034
7.3 La costruzione di «santuari del regno» a Bet-El e Dan 1035
8. La spedizione militare del faraone Sisak 1036
8.1 Problemi nella datazione della spedizione 1036
8.2 politica estera di Roboamo e Geroboamo
La
e l'occasione della spedizione militare 1036
8.3 Un frammento di stele a Meghiddo 1037
8.4 Il predominio egiziano in Palestina nel X e IX secolo a.C. 1038
V. Storia d'Israele e di Giuda . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1039
1. Panoramica della storia del grande regno neoassiro 1042
2. Stato delle fonti e sviluppo regionale 1044
2.1 Il ricorso a elenchi nell'esposizione biblica 1044
2.2 Elenco sincronistico dei re d'Israele e di Giuda 1045
2.3 Attendibilità delle indicazioni bibliche 1046
2.4 Menzioni extrabibliche dei re d'Israele e di Giuda 1046
2.5 Lo sviluppo di Giuda rispetto a Israele 1047
2.6 Lo sviluppo d'Israele e gli aramei 1048
3. Israele e Giuda sotto gli Omridi 1049
3.1 La monarchia in Israele da Geroboamo fino a Omri 1049
3.2 Contrasti con Giuda e consolidamento della monarchia al nord 1050
3.3 Politica estera e politica interna degli Omridi 1050
3.4 La coalizione antiassira sotto Acab 1052
3.5 La dipendenza di Giuda da Israele 1053
4. Il putsch di Ieu e il predominio di Aram-Damasco
nel IX-VIII secolo a.C. 1055
4.1 Contrasti fra Israele e gli aramei, e la rivoluzione di Ieu 1056
4.2 tesi di un vassallaggio di Ieu
La
e l'iscrizione di Dan 1056
4.3 Ieu come vassallo assiro 1057
Indice generale 1227
4.4 Predominio aramaico e recessione economica
nell'VIII secolo a.C. 1058
4.5 Amazia di Giuda e la dipendenza da Israele 1058
4.6 Lo sviluppo economico sotto Geroboamo II 1059
5 Giuda sotto l'influsso assiro
e la scomparsa d'Israele nel 720 a.C. 1060
5.1 Sviluppo di Giuda nell'VIII secolo a.C. 1060
5.2 La politica espansionistica assira e le sue conseguenze 1061
5.3 Acaz come vassallo neoassiro 1062
5.4 Il tentativo di una riedizione della coalizione antiassira 1063
5.5 Spedizione punitiva di Tiglat Pileser III
e l'insediamento di Osea 1063
5.6 La caduta di Osea e l'assedio di Samaria 1064
5.7 Inserimento nel sistema delle province neoassire 1065
6. Giuda dopo la caduta d'Israele
sotto Ezechia fino al 701 a.C. 1065
6.1 Deportazione della popolazione al nord 1065
6.2 Sviluppo di Gerusalemme nell'VIII secolo a.C. 1066
6.3 Aumento delle testimonianze scritte
e formazione dell'amministrazione 1068
6.4 Indizi archeologici
di una riforma del culto di Ezechia 1070
6.5 Politica estera di Ezechia verso la fine dell'VIII secolo a.C. 1070
6.6 La ritirata di Sennacherib da Gerusalemme nel 701 a.C. 1072
7. Giuda nel VII secolo a.C., sotto Manasse 1072
7.1 politica estera di Manasse
La
e l'attacco degli assiri all'Egitto 1073
7.2 discrepanza fra l'immagine biblica
La
e l'immagine storica di Manasse 1073
7.3 Manasse come fedele vassallo di Assur 1074
7.4 L'edificazione economica del regno sotto Manasse 1075
7.5 Pressione culturale assira e sviluppo religioso
sotto Manasse 1076
8. Giuda nel gioco di forze tra Assur,
Babilonia ed Egitto ' Giosia 1077
8.1 Resistenze in politica interna contro Assur
e l'insediamento di Giosia 1077
8.2 La scomparsa del grande regno assiro e i neobabilonesi 1077
8.3 Giuda sotto controllo egiziano 1078
1228 Indice generale
8.4 Nessuna estensione significativa
dei confini del regno sotto Giosia 1079
8.5 La riforma del culto di Giosia 1080
8.6 La morte di Giosia e la deposizione di Ioacaz 1081
9. Giuda come provincia babilonese
e la fine dello stato di Giuda nel 587/86 a.C. 1082
9.1 Ioiakim come vassallo neobabilonese
e la caduta di Babilonia nel 601 a.C. 1082
9.2 La prima conquista di Gerusalemme nel 597/96 a.C. 1083
9.3 Deportazione della popolazione giudaica 1084
9.4 Sedecia e la fallace speranza nell'Egitto 1085
9.5 La seconda conquista di Gerusalemme nel 588/87 a.C. 1086
10. Giuda dopo la scomparsa dello stato
e sino alla fine dell'esilio 1089
10.1 Continuità e discontinuità dopo la conquista di Gerusalemme 1089
10.2 Godolia come funzionario amministrativo babilonese 1089
10.3 Una terza deportazione dopo l'assassinio di Godolia' 1091
11. La diaspora babilonese ed egiziana 1091
11.1 Lo sviluppo della diaspora babilonese 1091
11.2 Giudei in Egitto, e la colonia militare
sull'isola di Elefantina nel Nilo 1092
VI. Storia d'Israele nel periodo persiano . . . . . . . . . . . . . . 1094
1. Panoramica della storia del grande regno persiano 1096
1.1 Ciro il Grande e il tramonto del regno babilonese 1096
1.2 Cambise, rivolte a Persepoli
e la presa del potere da parte di Dario I 1097
1.3 L'instabilità del regno dopo la secessione dell'Egitto 1098
2. Organizzazione e amministrazione del regno persiano 1099
2.1 Politica persiana di tolleranza 1099
2.2 Il sistema amministrativo del regno persiano 1100
2.3 Tasse e tributi 1101
3. La provincia di Jehûdh e il suo status politico 1102
3.1 Confini della provincia di Jehûdh 1103
3.2 Sviluppo economico nel V secolo a.C. 1104
3.3 Status politico della provincia di Jehûdh 1105
4. L'editto di Ciro e il ritorno dall'esilio 1106
4.1 Sulla tradizione dell'editto di Ciro 1106
4.2 Sulla messa in discussione dell'editto di Ciro 1106
Indice generale 1229
4.3 Plausibilità del rientro delle suppellettili del tempio
a Gerusalemme 1107
4.4. Il ritorno degli esuli e lo sviluppo demografico in Jehûd 1108
5.
Restaurazione di Gerusalemme
e costruzione del tempio 1109
5.1 Condizioni di Gerusalemme verso la metà del VI secolo a.C. 1109
5.2 Sesbassàr e la datazione
dell'inizio della costruzione del secondo tempio 1110
5.3 Zorobabele e la ricostruzione del tempio 1111
5.4 Opposizione alla costruzione del tempio 1112
5.5 Dedicazione del secondo tempio nel 515 a.C. 1113
6. La riorganizzazione della comunità sotto Neemia 1113
6.1 Il racconto di Neemia e la questione della sua autenticità 1113
6.2 Neemia come governatore e la datazione della sua azione 1114
6.3 La restaurazione del sistema delle mura di Gerusalemme 1115
6.4 Altre misure di Neemia 1116
7. La missione di Esdra 1117
7.1 Il racconto biblico 1117
7.2 Problemi dell'attività contemporanea di Esdra e Neemia 1118
7.3 Datazione della missione di Esdra 1119
7.4 Sulla questione della storicità delle misure di Esdra 1119
8. Samaria, i samariani e i samaritani 1121
8.1 Lo sviluppo della provincia persiana di Samaria 1121
8.2 Il cosiddetto scisma samaritano 1122
9. Santuari di Jhwh nel periodo persiano 1123
10. periodo persiano come «ora della nascita»
Il
del giudaismo ' Sintesi 1125
VII. Storia d'Israele nel periodo ellenistico . . . . . . . . . . . . 1126
1. Panoramica della storia del periodo ellenistico 1127
1.1 La fine del regno persiano e l'ascesa di Alessandro 1127
1.2 La morte di Alessandro e le lotte dei Diadochi 1128
1.3 Lotte di potere fra Tolomei e Seleucidi 1129
1.4 Sviluppi nel II secolo a.C. 1132
2 Ellenismo 1133
2.1 Il termine ellenismo 1133
2.2 Ellenizzazione 1134
2.3 Settanta, Filone e Flavio Giuseppe
I
come esempi di cultura ellenistica 1135
1230 Indice generale
2.4 'Gymnásion' ed 'eph'bêion'
come espressione dell'ellenizzazione 1135
3.
Economia, amministrazione e organizzazione
dei regni ellenistici 1136
3.1 Le iparchie e lo status di provincia della Giudea 1136
3.2 Economia e sistema fiscale nella provincia della Giudea
e le conseguenze sociali 1137
4.
Tobiadi, Oniadi e i retroterra
della rivolta dei Maccabei 1138
4.1 La famiglia dei Tobiadi e la sua preistoria 1138
4.2 Gli sviluppi sotto Onia II 1138
4.3 La fuga di Ircano nella regione a est del Giordano 1139
4.4 Conflitti fra partigiani dei Seleucidi e partigiani dei Tolomei 1140
4.5 L'affare Eliodoro 1141
4.6 La destituzione di Onia III 1141
4.7 Il tempio in Egitto (Leontopoli/Eliopoli) 1142
4.8 L'ellenizzazione di Gerusalemme sotto Giasone 1143
4.9 La destituzione di Giasone da sommo sacerdote 1143
5. La crisi sotto Antioco IV e la rivolta dei Maccabei 1145
5.1 La politica di Antioco IV verso l'Egitto 1145
5.2 Giasone prende di nuovo
Il volume mantiene l’impostazione classica, articolato in tre parti e seguite da alcune appendici. A due parti introduttive generali (A. La sacra Scrittura degli Ebrei e dei cristiani, a cura dello stesso Zenger, che richiama alcuni dati presenti in altre sue opere, come il rapporto tra Antico e Nuovo Testamento e i modelli di comprensione; B. Il testo e la sua storia, curato da Heinz-Joseph Fabry) segue la presentazione dei singoli libri, divisi per blocchi o generi, secondo l’ordine delle Bibbie «cattoliche»: C. I libri della Torah (del Pentateuco); D. I libri storici; E. I libri sapienziali, F. I libri profetici. A ognuna di queste ultime parti è premessa una introduzione generale curata dallo stesso Zenger. Ai libri storici egli premette due sintetici ma interessanti capitoli: Peculiarità e significato delle narrazioni storiche di Israele; così ai libri sapienziali e profetici: Peculiarità e significato della sapienza/profezia in Israele (un po’ breve, a dire il vero, il capitolo sulla sapienza e con dati abbastanza scontati, mentre i libri sono ben approfonditi dai singoli specialisti; più puntuale o significativa, sebbene ugualmente schematica, la parte riguardante i profeti); le Teorie sull’opera storica deuteronomistica e gli sviluppi della ricerca a cura di Georg Braulik che in precedenza aveva trattato anche il libro del Deuteronomio.
La trattazione di ogni singolo libro, dove si avvertono maggiormente le novità rispetto alle precedenti edizioni, segue il seguente ordine: 1. La struttura; 2. L’origine, con l’apporto delle teorie storico-critiche, 3. La teologia che raduna le principali tematiche; talora è premesso un punto 0. per la particolare questione del testo (Sapienza, Siracide, Geremia, Lamentazioni e Baruc, Ezechiele, ecc.). La disposizione della materia rivela la scelta di dare la precedenza a una lettura unitaria cogliendo l’organizzazione attuale di ogni singolo libro (lettura sincronica), affrontando in seguito, e di conseguenza, i problemi di tipo storico-critico (lettura diacronica); i due metodi non sono separati, ma congiunti. Nella bibliografia, che raccoglie le principali opere, soprattutto tedesche e inglesi, il curatore italiano opportunamente vi aggiunge la letteratura di produzione locale.
Veniamo ad alcune accentuazioni. Nella prima parte, sottolineerei la sintesi delle modalità problematiche di lettura e comprensione della Scrittura ebraica nel cristianesimo, secondo i tre modelli della sostituzione, relativizzazione e selezione; tutti non lasciano spazio alla importanza sua propria dell’Antico Testamento e non riconoscono una dignità teologica anche a una lettura ebraica della Bibbia (pp. 20-23). Perciò, nel proseguimento di una ermeneutica biblica ebraico-cristiana (pp. 24-26), Zenger offre una sua proposta: a) esige il riconoscimento di un valore proprio dei testi dell’AT; b) rintraccia un movimento complessivo soggiacente ai due Testamenti nella teo-logia (non nella cristologia), «quale discorso su Dio e a Dio nella sua dedizione esperita o ricercata al suo popolo Israele e al mondo come sua creazione» (p. 24); c) evita di livellare le diverse contestualizzazioni, ma chiede di fare dialogare il duplice esito delle Scritture, nell’ebraismo e nel cristianesimo, perché in una reciproca discussione si illuminino a vicenda (l’esempio del Qoèlet, che richiama l’importanza dell’attenzione alla vita presente, non solo alla escatologia, è provocatorio e interessante).
Come esempio di lettura mi soffermo sul trattato più laborioso e attualmente complesso circa il problema delle origini e della redazione, quello relativo alla Torah/Pentateuco. Bisogna dire che in italiano sono già presenti sull’argomento le buone opere di J. L. SKA, Introduzione alla lettura del Pentateuco. Chiavi per l’interpretazione dei primi cinque libri della Bibbia ( Dehoniane, Roma 1998); J. BLENKINSOPP, Il Pentateuco (Queriniana, Brescia 1996), e F. GARCÍA LOPEZ, Il Pentateuco (Paideia, Brescia 2004). Il trattato è qui affrontato da Zenger e abbraccia sei capitoli (pp. 94-281); a Braulik è riservato il libro del Deuteronomio. Nello stato attuale degli studi, a prima vista, sembra emergere in alcuni autori un tipo di ricerca che ha buon giuoco nel fare una serrata critica alle deficienze di metodi passati ormai improponibili, ma trova difficoltà a proporre teorie nuove e convincenti. Zenger ha qui il merito di offrire un ampio quadro della problematica, dal passato a oggi, e di optare per delle scelte che tendono a combinare elementi dei vari modelli proposti nel secolo passato con la tendenza odierna per una lettura sincronica prima che diacronica. L’autore inizia infatti con la definizione letteraria del posto autonomo del Pentateuco rispetto agli altri libri storici, offrendo il quadro della Torah nel suo insieme, centrando l’attenzione sul progetto della composizione finale che ne fa la «carta costituzionale» o mito fondatore di Israele (cf. in particolare, le pp. 108-116). Egli coglie una struttura chiastico-speculare, già affermata in altre opere recenti, che pone al centro il Levitico e intreccia dinamicamente e dialetticamente storia e legge, cosicché le leggi ottengano il loro senso grazie alla storia.
In un secondo momento, sono affrontate con abbondanza di dati le questioni storiche o diacroniche: raccolta delle «Ipotesi sull’origine del Pentateuco e sviluppi dell’indagine scientifica» e il «Processo di redazione». Dei quattro modelli attuali sulle ipotesi delle «origini», naturalmente Zenger presenta anzitutto il suo e di Peter Weimar (modello di Münster), che colloca l’origine del Pentateuco tra il VII secolo e la fine del VI, con la «ipotesi dei frammenti» ossia dei cicli narrativi, provenienti da due o tre «fonti» (opera storica gerosolimitana, che formò un quadro storico normativo sugli inizi del rapporto tra Jhwh e il suo popolo, il Deuteronomio, lo scritto sacerdotale), integrate insieme prima del 400 a.C., quando la Torah fu definita come opera autonoma (= Gen 1-Dt 34), delimitandola rispetto agli altri libri del cosiddetto Enneateuco. Segue quindi la presentazione del modello di Erhard Blum che fa proprio quello di Rendtorff, suo maestro, e sostiene una origine e una trasmissione indipendente delle tradizioni narrative della Genesi da una parte e di Mosè e dell’Esodo dall’altra fino ai tempi dell’esilio; furono riunite solo nei primi tempi dopo l’esilio da una composizione sacerdotale. Il terzo modello è quello di Eckart Otto che pone il Deuteronomio come culla del Pentateuco: non gli spetta solo il ruolo di conclusione, ma fornisce pure indicazioni decisive per cogliere le linee-guida cronologiche della crescita del Pentateuco, in quanto è possibile individuare dei passi da Dt 13 e 28 quali ricezione letteraria di un testo esterno all’Antico Testamento sicuramente databile (confronto del giuramento di fedeltà o lealtà di Israele con il giuramento del nuovo re assiro Asharaddon, 681-669 a.C.). Infine, Reinhard G. Kratz spiega l’origine del Pentateuco includendo i libri da Gs a 2Re (cf. anche K. Schmid) e ritiene come primo decisivo mutamento nella formazione della tradizione la comparsa degli Assiri; egli considera due autonome «leggende sulle origini» che pone con certezza al VII secolo: la storia primordiale e la storia dei Padri (Gen 2-35) con una concezione religiosa inclusiva, e l’esodo in una prospettiva di esclusione che separa Israele da tutti i popoli; furono poi completate dopo la conquista di Gerusalemme, in forza delle conseguenze che ne derivarono; l’ultimo passo nella genesi del Pentateuco si compì nel IV secolo con la suddivisione dell’Enneateuco (i circoli che hanno compiuto l’opera è impossibile precisarli).
Un secondo atto della ricerca storico-critica resta la precisazione del «processo di redazione» del Pentateuco che ha creato l’opera nella sua attuale struttura unendo i vari testi, accostando – secondo Zenger – svariate prospettive, assimilandole e contrastandole (altri autori, la maggioranza, propendono per la redazione sacerdotale; altri ancora optano per una non-sacerdotale, ma profetica, tardo-deuteronomista o sapienziale). Il problema presenta dunque un aspetto letterario, ma anche un aspetto teologico e storico. Per il primo: il Pentateuco appare come Torah, cioè come autorità ultima e come forza sanante e salvifica; centrale è la categoria di berith; avviene la separazione tra Gen-Dt e Giosuè con i libri seguenti mediante l’inserimento del ‘giuramento’ di tipo deuteronomistico e dei Patriarchi come ‘figure fondanti’ di tipo sacerdotale; alla fine è posta la rielaborata ‘benedizione di Mosè’ (Dt 33) che considera il futuro di Israele non fondato sul potere statale, ma nella solidarietà familiare. Dal punto di vista storico, l’autore riprende dapprima l’idea della promulgazione in epoca persiana, dove si contrastano due opinioni: l’autorizzazione imperiale della Torah, quasi un documento della propria identità di fronte al potere persiano, o il frutto di un processo interno al giudaismo; legge poi il Pentateuco come documento di compromesso tra due prospettive, teocratica (le promesse dei profeti sono già realizzate) ed escatologica di tipo deuteronomistico (la benedizione di Dio si realizzerà per Israele contro i popoli) o profetico (la sovranità regale di Jhwh in Sion). Infine, la Torah diventa libro «canonico» nel senso che raccoglie, in maniera vincolante per tutti, i valori normativi e formativi di una comunità, ma nello stesso tempo diventa compromesso tra prospettive diverse e resta aperto a una rivelazione ulteriore, confermata dalla accettazione degli stessi libri profeti e degli Scritti, pure «canonici». La canonizzazione non intende causare la conclusione della rivelazione, bensì l’orientamento del senso della rivelazione (p. 203): il Pentateuco/Torah in quanto ‘canone’ resta guida per la vita (cf Dt 4,2), e deve soprattutto servire alla prassi («per osservare i comandamenti»).
La sezione si conclude con la descrizione del libro del Deuteronomio di cui Braulik delinea la struttura, la storia (che resta discussa) e la teologia; egli riprende in particolare la sua interessante tesi sulla «redazione decalogica» dei capitoli 12-25 i cui modelli letterari dovrebbero essere stati Lv 19 e la serie di direttive sottoforma di catechismo di Ez 18 (cf. pp. 218-220). Appare importante anche la sottolineatura del legame tra «memoria culturale» e rituale (pp. 220 e 233, cf. pp. 228-229): la riforma liturgica, che fa appello alla ‘fraternità’, diventa fermento e vertice di una riforma sociale complessiva, così come l’evoluzione dalla elaborazione delle tradizioni di Israele, dalla forma e cultura del «trattato» alla concezione della fedeltà divina, che va oltre il trattato e la defezione del popolo eletto e diviene grazia (pp. 223-225). In questo modo si allaccia a Osea e Geremia. Complessa appare la presentazione dell’opera sacerdotale di Zenger (c. V.: L’opera [scritta] sacerdotale [P]; c. VI.: L’opera [scritta] pre-sacerdotale), che compie le sue scelte ripercorrendo tutte le tappe della letteratura passata e inizia giustamente dal linguaggio («caratteristiche della letteratura sacerdotale»); il modello seguito è quello, già ricordato, di Münster.
In conclusione, nella rassegna ragionata della storia della critica e nella presentazione delle attuali tendenze, Zenger ha il merito di mostrare la complessità della situazione odierna degli studi che vede molte ipotesi e difficili soluzioni, ma anche di indicare alcuni orientamenti convergenti (cf. pp. 152-155). Resta difficile, forse impossibile, dirimere la questione su molti inserimenti redazionali e sulle motivazioni che li hanno determinati; è più facile scorgere i filoni teologici emergenti. In ogni caso, appaiono sempre determinanti le due correnti, deuteronomista e sacerdotale, che la redazione ha tentato di armonizzare e sulle quali si soffermano alla fine Braulik e ancora Zenger. La elaborazione di un piano delle piccole entità iniziali e autonome sarebbe avvenuta, secondo la maggioranza degli studiosi, al più presto verso la fine del VI secolo; altri, come lo stesso Zenger, ritengono plausibile la formazione già in epoca pre-esilica (VII secolo).
Il materiale appena presentato è un esempio del procedere del volume che unisce lettura sincronica e diacronica, per trarre alla fine alcune linee teologiche dell’insieme degli attuali libri, non rinunciando ai risultati del metodo storico-critico. Iniziare dalla visione unitaria dei libri, con una attenta e ragionata proposta degli elementi strutturanti, per cercarne poi le origini e i percorsi, spesso carsici, della loro formazione, ha il merito di collocare meglio ogni libro, almeno come tentativo, nel suo contesto storico e nel suo attuale contesto letterario biblico; di conseguenza, ne può derivare anche una migliore comprensione della teologia. A dire il vero, nella presentazione della teologia dei singoli libri mi sarei atteso, in alcuni casi, uno sviluppo migliore di dati e tematiche, a giudicare dalle analisi precedenti. Ma ciò non toglie il valore all’insieme. I lettori possono attingere a questa «Introduzione» abbondanza di informazioni presentate con serietà, in un confronto sereno e ragionato tra ipotesi diverse. In ciò aiuta sempre anche una bibliografia aggiornata, che non manca di offrire i principali contributi degli studi, anche se soprattutto in lingua tedesca e, in seconda battuta, inglese o francese. Non manca l’inserimento di alcune opere italiane già nella bibliografia della edizione tedesca; è un segno dello sviluppo degli studi e di una nuova attenzione per la ricerca «estera».
Tratto dalla rivista "Studia Patavina" 2006, nr. 3
(http://www.fttr.glauco.it/pls/fttr/V3_S2EW_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=271)
Si tratta della nuova edizione, interamente aggiornata e aumentata a cura di Christian Frevel, di un’opera diriferimento per gli studi biblici in campo internazionale: un testo rigoroso, pensato come manuale universitario, come guida per lo studio personale e come orientamento per quanti vogliono lasciarsi introdurre a una lettura corretta del Libro dei libri. La nuova edizione include, fra l’altro, un capitolo redatto completamente ex novo dedicato alla Storia di Israele.
Tratto dalla rivista Concilium n. 4/2013
(http://www.queriniana.it/rivista/concilium/991)
-
18,80 €→ 17,86 € -
18,80 €→ 17,86 € -
25,00 €→ 23,75 € -
13,00 €→ 12,35 € -
18,00 €→ 17,10 € -
5,00 €→ 4,75 €
-
-
-
13,00 €→ 9,10 € -