Scritti di Qumran. Vol. II
-Ediz. bilingue
EAN 9788839408983
Dopo il primo volume del 2014, a fine 2016 è uscito il secondo ed ultimo volume dell’edizione bilingue degli Scritti di Qumran a cura di Corrado Martone. In quest’opera con testo a fronte, Corrado Martone nelle pagine a sinistra presenta il testo dei più consistenti e completi manoscritti di Qumran, prendendoli dalle edizioni più affidabili, e aggiungendovi la vocalizzazione secondo il sistema tiberiense, mentre nelle pagine a destra offre la traduzione in italiano del testo.
Il sistema di puntazione vocalica adottato dal Martone per il testo ebraico è quello che si è imposto come standard nella tradizione rabbinica a partire dal X sec. d.C. e che attualmente viene studiato nei corsi universitari di ebraico biblico. Questo modo di vocalizzare il testo, come afferma lo stesso Martone nell’introduzione al primo volume, non vuole essere il tentativo di ricostruire la pronuncia dell’ebraico nel periodo di Qumran, ma mira ad offrire al lettore uno strumento che faciliti la lettura e la comprensione degli scritti della letteratura di Qumran in lingua originale.
È bene precisare inoltre che quest’opera non ha la pretesa di sostituire le esistenti edizioni critiche dei testi del Mar Morto, mentre si indirizza in modo precipuo agli studenti di ebraico – anche principianti – e a tutti coloro che conoscono almeno i rudimenti di quest’antica lingua per avvicinarsi con profitto alla letteratura di Qumran. Per intendere meglio quest’ultima osservazione, si deve tenere presente che il testo in lingua originale presente in questa edizione non riproduce esattamente tutti i dettagli dei vari manoscritti, né fornisce una completa descrizione e discussione delle eventuali lezioni diverse trasmesse da più codici del medesimo scritto. D’altra parte, però, tramite l’inserimento della vocalizzazione, esso diviene particolarmente utile allo studente in quanto quest’ultimo potrà comprendere al meglio e senza eccessiva fatica le scelte grammaticali operate dal traduttore.
Questo modo di presentare i testi di Qumran, nonostante i dubbi di correttezza nel riprodurre l’ortografia e la fonologia di Qumran con una vocalizzazione di tipo medioevale, si pone in linea con altre precedenti opere di successo che hanno molto aiutato gli studenti di ebraistica antica, quali ad esempio i due volumi di E. Lohse del 1964 (seconda edizione 1971; ampliati con l’aggiunta di ulteriori testi da A. Steudel nel 2001) e quello più recente di U. SchatterRieser 2005 per i testi in aramaico.
Ogni testo presente in questa edizione è preceduto da una breve introduzione che offre alcune informazioni in merito alla datazione dello scritto, al suo contenuto, al suo rilievo per le questioni storico-religiose, nonché una breve annotazione bibliografica nella quale si possono reperire le edizioni critiche di riferimento. Alla fine del volume sono poste diverse note che illustrano alcuni termini specifici o si soffermano su alcuni passi di difficile comprensione.
Il secondo volume dell’opera qui preso in esame contiene i seguenti scritti di Qumran: 1QHodayota, 1QPesher Abacuc, 4QPesher della Genesia, 4QPesher Isaiaa-e, 4QPesher Naum, 4QPesher Sofonia, 4QPesher Salmia, 4QTestimonia, 11QRotolo del Tempio, e la Lettera halakica.
Nel loro insieme, i due volumi di quest’opera credo costituiscano un valido compendio delle ampie indagini sui testi di Qumran che Corrado Martone, dopo alcuni decenni di studio, ora dispensa al più largo pubblico di non specialisti.
Tratto dalla rivista Lateranum n.2/2018
(http://www.pul.it)
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