Filosofia della religione

La prestigiosa e apprezzabile pubblicazione dell’opera omnia (una trentina di voll.) del teologo tedesco, s’arricchisce di un nuovo tomo; il 2o dedicato alla filosofia della religione (se ne attende un 3o). I testi qui raccolti vanno dal 1950 al 1964 e quello più noto è «Religione e rivelazione». G. ha una profonda continuità di pensiero e non è mai stato interessato a definire i confini della disciplina. Il suo interesse è soprattutto teologico: la comprensione dell’essenza del cristianesimo e del suo carattere soprannaturale. Si tratta, infine, di comprendere anche l’ambiguità del fenomeno religioso. Da un lato «manifesta un’apertura all’Altro dal mondo, quell’Altro che nel cristianesimo è nominato come Dio e si rende visibile nella rivelazione in Gesù Cristo, ma, dall’altra, manifesta anche una chiusura a esso, un autoripiegamento in cui il mondo si trasfigura, assolutizzando ciò che è finito». La Weltanshauung cristiana si colloca nella dialettica fra religione e cristianesimo.

Tratto dalla Rivista Il Regno 2011 n. 6
(http://www.ilregno.it)