Esodo

Davvero degno di nota è il volume di Priotto sul libro dell’Esodo. Nelle sue quasi novecento pagine l’autore consegna a un vasto pubblico di lettori un lavoro serio e allo stesso tempo accessibile, che costituisce un’assoluta novità tra gli studi in italiano sul secondo libro del Pentateuco. Tre sono le sezioni che compongono il volume: la sezione introduttiva (pp. 11-44), la parte centrale dedicata alla traduzione e al commento esegetico (pp. 45-698) e la parte teologica (pp. 699-836). Una bibliografia ragionata (pp. 837-846), un’ampia bibliografia generale (847-869) e due indici (degli autori e delle citazioni bibliche ed extra-bibliche, pp. 873-888), impreziosiscono ulteriormente l’opera di Priotto. Il libro dell’Esodo non è facilmente «addomesticabile» per la sua travagliata storia redazionale e, di conseguenza, per le ricadute teologiche di numerosi brani dall’indubbia storicità. La rassegna delle principali teorie e dei maggiori studi a riguardo ben introduce la sezione esegetica, alla quale Priotto dedica il numero più consistente di pagine. L’ampia esposizione permette di cogliere le coordinate teologiche dell’Esodo, le cui risonanze patristiche, rabbiniche e filosofiche sono segnalate nella terza parte del commentario. Le più vive congratulazioni, dunque, all’autore per questa sua notevole spefatica editoriale che si colloca con autorevolezza nel panorama internazionale dei commentari al libro dell’Esodo.

Tratto dalla rivista "Parole di Vita" n.1 del 2016
(https://www.queriniana.it/parole-di-vita)