Pietro Zovatto. Tra storia e poesia
(I Prismi. Memorie)EAN 9788831174701
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DETTAGLI DI «Pietro Zovatto. Tra storia e poesia»
Tipo
Libro
Titolo
Pietro Zovatto. Tra storia e poesia
A cura di
Giorgio Cavallini
Editore
Città Nuova
EAN
9788831174701
Pagine
320
Data
gennaio 2005
Peso
352 grammi
Dimensioni
13 x 20 cm
Collana
I Prismi. Memorie
COMMENTI DEI LETTORI A «Pietro Zovatto. Tra storia e poesia»
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Recensioni di riviste specialistiche su «Pietro Zovatto. Tra storia e poesia»
Recensione di Giuseppe Bortolussi della rivista Studia Patavina
Da quest’opera si profila un Zovatto storico, indagatore dei fenomeni mistici e ascetici, basti pensare alle ricerche sul quietismo e sul giansenismo che hanno indagato i vertici dell’unione con Dio nelle anime elette e la rigidità della morale nei sistemi dei seguaci di Giansenio. S’aggiungano le ricerche storico-religiose sull’Istria, Trieste e il Friuli su cui ha compiuto un lungo lavoro di pioniere. E alla più recente Storia della Spiritualità Italiana (2002), frutto di numerose ricerche analitiche sulla dottrina dell’itinerario a Dio dei mistici e degli scrittori spirituali.
La poesia ha rappresentato, per lo studioso che vi è festeggiato per il 70° anno dai colleghi, quasi un coronamento della disciplina storica che nulla concede, tuttavia, alla fantasia creatrice. Per Zovatto la sfida più vistosa della modernità alla religione cristiana è rappresentata dal razionalismo, negatore della dimensione soprannaturale perché sostenitore dell’autonomia di questa facoltà umana esaltata dall’Illuminismo. E la conseguenza nel XX secolo sembra essere il relativismo etico che sconsacra i valori assoluti della trascendenza. Tra fede e ragione Zovatto ha saputo organizzare un dialogo fruttuoso nell’ambito del quale ogni dimensione conserva integra la propria dignità e autonomia.
Tra i contributi più impegnati oltre a quello storico (R. Spazzali), gli altri sugli aspetti poetici (C. Benussi, A. Bellio, I. Visintini) e pedagogici, di Claudio Desinan, emergono le coordinate d’una vita dedicata alla ricerca storica, ove oltre l’emergenza positiva del documento interpretato secondo il metodo critico, si prospetta l’anima della vicenda religione nella categoria teologica.
La poesia di Zovatto s’intesse dell’anelito sacro davanti a un Dio sempre più silenzioso, ma ricercato con «intelletto d’amore» nella esperienza d’una vita consacrata alla testimonianza del verbo cristiano; dell’incanto d’una natura vista nella trasparenza della sua originalità rivelativa del divino; dell’amore, dell’amicizia che addolciscono l’austerità d’una vita dedicata a Dio; dell’amata Trieste culturale, «città del Canzoniere», grande nel suo crogiuolo di razze e incontro di religioni diverse.
In questa temperie Zovatto è sempre all’assidua ricerca «d’un frammento di storia», «d’un frammento d’eterno» nel dettato poetico chiaro e limpido d’una scrittura ricca di rimandi filosofici, scritturistici e letterari. Una considerevole bibliografia finale di 150 titoli chiude questo lavoro a più voci allestito in onore dello studioso dell’Ateneo triestino.
Tratto dalla rivista "Studia Patavina" 2005, nr. 3
(http://www.fttr.glauco.it/pls/fttr/V3_S2EW_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=271)
La poesia ha rappresentato, per lo studioso che vi è festeggiato per il 70° anno dai colleghi, quasi un coronamento della disciplina storica che nulla concede, tuttavia, alla fantasia creatrice. Per Zovatto la sfida più vistosa della modernità alla religione cristiana è rappresentata dal razionalismo, negatore della dimensione soprannaturale perché sostenitore dell’autonomia di questa facoltà umana esaltata dall’Illuminismo. E la conseguenza nel XX secolo sembra essere il relativismo etico che sconsacra i valori assoluti della trascendenza. Tra fede e ragione Zovatto ha saputo organizzare un dialogo fruttuoso nell’ambito del quale ogni dimensione conserva integra la propria dignità e autonomia.
Tra i contributi più impegnati oltre a quello storico (R. Spazzali), gli altri sugli aspetti poetici (C. Benussi, A. Bellio, I. Visintini) e pedagogici, di Claudio Desinan, emergono le coordinate d’una vita dedicata alla ricerca storica, ove oltre l’emergenza positiva del documento interpretato secondo il metodo critico, si prospetta l’anima della vicenda religione nella categoria teologica.
La poesia di Zovatto s’intesse dell’anelito sacro davanti a un Dio sempre più silenzioso, ma ricercato con «intelletto d’amore» nella esperienza d’una vita consacrata alla testimonianza del verbo cristiano; dell’incanto d’una natura vista nella trasparenza della sua originalità rivelativa del divino; dell’amore, dell’amicizia che addolciscono l’austerità d’una vita dedicata a Dio; dell’amata Trieste culturale, «città del Canzoniere», grande nel suo crogiuolo di razze e incontro di religioni diverse.
In questa temperie Zovatto è sempre all’assidua ricerca «d’un frammento di storia», «d’un frammento d’eterno» nel dettato poetico chiaro e limpido d’una scrittura ricca di rimandi filosofici, scritturistici e letterari. Una considerevole bibliografia finale di 150 titoli chiude questo lavoro a più voci allestito in onore dello studioso dell’Ateneo triestino.
Tratto dalla rivista "Studia Patavina" 2005, nr. 3
(http://www.fttr.glauco.it/pls/fttr/V3_S2EW_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=271)
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