L'ascolto, l'amore, la preghiera
-Saggi di pedagogia biblica
(Varia)EAN 9788830812284
Da dove viene il presente volumetto? Esso è il frutto del terzo Simposio biblico modenese, che ha avuto luogo il 7 maggio 2011, nel senso che il libro raccoglie i contributi, in parte rielaborati dagli autori, proposti in quell’occasione. Di cosa tratta? In esso viene affrontato il tema dell’educazione, oggi molto attuale e per diversi motivi. Chiunque abbia dei figli, concorderà certamente con l’affermazione fatta sopra, come pure tutti quelli che svolgono compiti educativi in ambito sia scolastico che catechetico. Dopo aver ribadito l’attualità del tema e averne riconosciuto la necessità, però, non si sa, in genere, come affrontare tale questione.
A volte si parla addirittura di emergenza educativa, per sottolineare l’urgenza di una riflessione sull’argomento. Come viene affrontato il tema? Vari approcci avrebbero potuto essere seguiti, ma in questo caso si è deciso di rivolgersi alla Bibbia per far emergere alcune linee educative che ruotano attorno a quattro parole chiave dell’educazione di sempre: l’ascolto, l’amore, la preghiera e la comunicazione. Queste parole chiave sono state sviluppate partendo dai libri sapienziali dell’Antico Testamento, ai quali si è aggiunta la lettura di un testo apocrifo.
Chi ha scritto i vari contributi? G. Bellia (La pedagogia dell’ascolto nel libro dei Proverbi) indaga il senso pedagogico dell’ascolto, che appare oggi tanto carente all’interno delle generazioni e tra le generazioni. B. Rossi (Alterità, meraviglia e desiderio: la via educativa del Cantico dei Cantici [Ct 2,8-14; 4,1-5,1; 5,2-8]) offre una riflessione sulla parola “amore”, oggi particolarmente abusata, prendendo come punto di riferimento il Cantico dei Cantici, di cui mette in luce alcune caratteristiche particolari, che sono enunciate nel titolo del capitolo: alterità, meraviglia e desiderio.
D. Scaiola (Come i salmi educano alla preghiera), partendo dal binomio fondamentale del salterio, che ruota attorno a lamentolode, mostra come la preghiera dei salmi sia calata nel vissuto della vita quotidiana. Infine, G. Rizzi (Attualizzazioni didattiche e pedagogiche nella rilettura giudaico-ellenistica del libro di Giobbe) sposta l’attenzione del lettore dal testo biblico alla sua eredità, prendendo in esame un testo apocrifo pococonosciuto, ma degno di interesse per varimotivi. Perché leggere questo libro? Pervari motivi, ad esempio perché rappresentaun tentativo riuscito di mediazione biblica,mostrando che è possibile offrire contributidi buon livello teologico, presentandoli inmodo semplice e accessibile.
Tratto dalla rivista "Parole di Vita" n. 1 del 2014
(https://www.queriniana.it/parole-di-vita)
Da dove viene il presente volumetto? Esso è il frutto del terzo Simposio biblico modenese, che ha avuto luogo il 7 maggio 2011, nel senso che il libro raccoglie i contributi, in parte rielaborati dagli autori, proposti in quell’occasione. Di cosa tratta? In esso viene affrontato il tema dell’educazione, oggi molto attuale e per diversi motivi.
Chiunque abbia dei figli, concorderà certamente con l’affermazione fatta sopra, come pure tutti quelli che svolgono compiti educativi in ambito sia scolastico che catechetico. Dopo aver ribadito l’attualità del tema e averne riconosciuto la necessità, però, non si sa, in genere, come affrontare tale questione. A volte si parla addirittura di emergenza educativa, per sottolineare l’urgenza di una riflessione sull’argomento. Come viene affrontato il tema? Vari approcci avrebbero potuto essere seguiti, ma in questo caso si è deciso di rivolgersi alla Bibbia per far emergere alcune linee educative che ruotano attorno a quattro parole chiave dell’educazione di sempre: l’ascolto, l’amore, la preghiera e la comunicazione.
Queste parole chiave sono state sviluppate partendo dai libri sapienziali dell’Antico Testamento, ai quali si è aggiunta la lettura di un testo apocrifo. Chi ha scritto i vari contributi? G. Bellia (La pedagogia dell’ascolto nel libro dei Proverbi) indaga il senso pedagogico dell’ascolto, che appare oggi tanto carente all’interno delle generazioni e tra le generazioni. B. Rossi (Alterità, meraviglia e desiderio: la via educativa del Cantico dei Cantici [Ct 2,8-14; 4,1-5,1; 5,2-8]) offre una riflessione sulla parola “amore”, oggi particolarmente abusata, prendendo come punto di riferimento il Cantico dei Cantici, di cui mette in luce alcune caratteristiche particolari, che sono enunciate nel titolo del capitolo: alterità, meraviglia e desiderio. D. Scaiola (Come i salmi educano alla preghiera), partendo dal binomio fondamentale del salterio, che ruota attorno a lamentolode, mostra come la preghiera dei salmi sia calata nel vissuto della vita quotidiana.
Infine, G. Rizzi (Attualizzazioni didattiche e pedagogiche nella rilettura giudaico-ellenistica del libro di Giobbe) sposta l’attenzione del lettore dal testo biblico alla sua eredità, prendendo in esame un testo apocrifo poco conosciuto, ma degno di interesse per vari motivi. Perché leggere questo libro? Per vari motivi, ad esempio perché rappresenta un tentativo riuscito di mediazione biblica, mostrando che è possibile offrire contributi di buon livello teologico, presentandoli in modo semplice e accessibile.
Tratto dalla rivista "Parole di Vita" n. 1 del 2014
(https://www.queriniana.it/parole-di-vita)
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