Tu sei qui: Libri › Sacra Scrittura › Introduzione alla Sacra Scrittura › Introduzione generale alla Sacra Scrittura › Quando tutto tace. Il silenzio nella Bibbia
Quando tutto tace. Il silenzio nella Bibbia
(Orizzonti biblici)EAN 9788830808799
Disponibile in 1/2 giorni lavorativi
CHI HA ACQUISTATO QUESTO PRODOTTO HA SCELTO ANCHE
DETTAGLI DI «Quando tutto tace. Il silenzio nella Bibbia»
Tipo
Libro
Titolo
Quando tutto tace. Il silenzio nella Bibbia
Autore
Báez Silvio J.
Editore
Cittadella
EAN
9788830808799
Pagine
232
Data
2007
Peso
220 grammi
Dimensioni
13 x 19.5 cm
Collana
Orizzonti biblici
COMMENTI DEI LETTORI A «Quando tutto tace. Il silenzio nella Bibbia»
Recensioni di riviste specialistiche su «Quando tutto tace. Il silenzio nella Bibbia»
Recensione di Tiziano Lorenzin della rivista Studia Patavina
Silvio José Báez è sacerdote carmelitano scalzo originario del Nicaragua. Ha conseguito la licenza in scienze bibliche presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma e il dottorato in Teologia Biblica all’Università Gregoriana. Attualmente è vicepreside della Pontificia Facoltà del Teresia-num di Roma, dove è professore di Esegesi e Teologia biblica. Questi dati biografici credo siano importanti per capire l’ambiente spirituale in cui l’autore è vissuto e ancora vive. Egli può farci en-trare nel tema del silenzio della Bibbia, perché ha prima imparato a percepire la misteriosa presenza del Signore nel silenzio della sua esperienza carmelitana. Come afferma Bovati nella sua prefazione al libro, la vera interpretazione suppone un’esperienza coerente di vita, un amore grande per la Pa-rola di Dio e un amore altrettanto grande per gli uomini.
Báez presenta al pubblico italiano un lavoro nato in ambito universitario, ma passato dalle aule universitarie ai gruppi di studio e di riflessione biblica in diversi paesi dell’Europa e dell’America latina. Non si tratta quindi di un libro limitato agli specialisti. Tuttavia non è nemmeno una versione ridotta della tesi dottorale. Tutto il materiale è stato rielaborato in capitoli tematici di carattere teologico spirituale. La Sacra Scrittura ci parla di Dio e ci parla del silenzio. Questo è il motivo tematico che viene sviluppato in questo lavoro. L’esperienza paradigmatica proposta è quella di Elia sul monte Oreb, dove è arrivato dopo un lungo percorso attraverso il deserto, nel quale si era inoltrato in fuga per paura della regina Gezabele, che lo cercava per vendicare i profeti di Baal da lui uccisi sul Monte Carmelo. Arriva sul monte dopo aver passato una crisi religiosa profonda. Lì nella caverna dell’Oreb Dio si lascia ascoltare nel silenzio: la sua è una «voce di silenzio sottile». Attorno a questo nucleo centrale l’autore costruisce il libro, che ha anche uno scopo pedagogico: vuole condurre per mano il lettore nei diversi luoghi della Bibbia dove nel silenzio si può percepire la misteriosa presenza di Dio.
Nella Scrittura però non vi è solo l’elogio del silenzio. Il silenzio vi appare una realtà ambigua. Per questo in alcuni capitoli l’autore mette in rilievo le dimensioni negative e mortali del silenzio: vi è il silenzio della morte, il mutismo degli idoli, il rifiuto o l’atto violento del far tacere l’altro. Nella prospettiva biblica il silenzio acquista un valore positivo e umanizzante soltanto quando favorisce la comunione, quando è espressione d’apertura e d’accoglienza dell’altro e soprattutto dell’Altro.
Nel libro viene affrontata la tematica del silenzio umano e di quello divino. I primi capitoli del libro riguardano il silenzio umano, sia nella sua valenza negativa – il silenzio in rapporto alla morte o quello della mancata comunicazione –, sia nella sua valenza positiva: il silenzio quale espressione di comunione interumana, di saggezza e di spiritualità. Viene quindi affrontato il silenzio degli idoli, un silenzio assolutamente diverso da quello di Dio. Il silenzio di Dio è presentato quale espressione della trascendenza, e quale esperienza vissuta in modo drammatico dall’orante e dal profeta e quale immagine della fine e del giudizio divino.
L’ultimo capitolo (l’undicesimo!) offre una sintesi della tematica del silenzio nel Nuovo Testamento.
Si tratta di un bel libro, scritto in un linguaggio semplice e facilmente comprensibile, utile per i gruppi di ascolto della Parola di Dio, ma anche per i teologi che vi trovano un saggio di teologia sapienziale.
Tratto dalla rivista "Studia Patavina" 2007, nr. 3
(http://www.fttr.glauco.it/pls/fttr/V3_S2EW_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=271)
Báez presenta al pubblico italiano un lavoro nato in ambito universitario, ma passato dalle aule universitarie ai gruppi di studio e di riflessione biblica in diversi paesi dell’Europa e dell’America latina. Non si tratta quindi di un libro limitato agli specialisti. Tuttavia non è nemmeno una versione ridotta della tesi dottorale. Tutto il materiale è stato rielaborato in capitoli tematici di carattere teologico spirituale. La Sacra Scrittura ci parla di Dio e ci parla del silenzio. Questo è il motivo tematico che viene sviluppato in questo lavoro. L’esperienza paradigmatica proposta è quella di Elia sul monte Oreb, dove è arrivato dopo un lungo percorso attraverso il deserto, nel quale si era inoltrato in fuga per paura della regina Gezabele, che lo cercava per vendicare i profeti di Baal da lui uccisi sul Monte Carmelo. Arriva sul monte dopo aver passato una crisi religiosa profonda. Lì nella caverna dell’Oreb Dio si lascia ascoltare nel silenzio: la sua è una «voce di silenzio sottile». Attorno a questo nucleo centrale l’autore costruisce il libro, che ha anche uno scopo pedagogico: vuole condurre per mano il lettore nei diversi luoghi della Bibbia dove nel silenzio si può percepire la misteriosa presenza di Dio.
Nella Scrittura però non vi è solo l’elogio del silenzio. Il silenzio vi appare una realtà ambigua. Per questo in alcuni capitoli l’autore mette in rilievo le dimensioni negative e mortali del silenzio: vi è il silenzio della morte, il mutismo degli idoli, il rifiuto o l’atto violento del far tacere l’altro. Nella prospettiva biblica il silenzio acquista un valore positivo e umanizzante soltanto quando favorisce la comunione, quando è espressione d’apertura e d’accoglienza dell’altro e soprattutto dell’Altro.
Nel libro viene affrontata la tematica del silenzio umano e di quello divino. I primi capitoli del libro riguardano il silenzio umano, sia nella sua valenza negativa – il silenzio in rapporto alla morte o quello della mancata comunicazione –, sia nella sua valenza positiva: il silenzio quale espressione di comunione interumana, di saggezza e di spiritualità. Viene quindi affrontato il silenzio degli idoli, un silenzio assolutamente diverso da quello di Dio. Il silenzio di Dio è presentato quale espressione della trascendenza, e quale esperienza vissuta in modo drammatico dall’orante e dal profeta e quale immagine della fine e del giudizio divino.
L’ultimo capitolo (l’undicesimo!) offre una sintesi della tematica del silenzio nel Nuovo Testamento.
Si tratta di un bel libro, scritto in un linguaggio semplice e facilmente comprensibile, utile per i gruppi di ascolto della Parola di Dio, ma anche per i teologi che vi trovano un saggio di teologia sapienziale.
Tratto dalla rivista "Studia Patavina" 2007, nr. 3
(http://www.fttr.glauco.it/pls/fttr/V3_S2EW_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=271)
LIBRI AFFINI A «Quando tutto tace. Il silenzio nella Bibbia»
LIBRI AFFINI DISPONIBILI USATI
-
-
-
-
-
-
28,00 €→ 22,40 € -
24,60 €→ 17,22 €
TAGS DI «Quando tutto tace. Il silenzio nella Bibbia»
REPARTI IN CUI È CONTENUTO «Quando tutto tace. Il silenzio nella Bibbia»
Qui trovi riportati i commenti degli utenti di LibreriadelSanto.it, con il nome dell'utente e il voto (espresso da 1 a 5 stelline) che ha dato al prodotto.
I commenti compaiono ordinati per data di inserimento dal meno recente (in alto) al più recente (in basso).
Silvio Vargas, silviovargas@gmail.com il 29 aprile 2009 alle 18:57 ha scritto:
Non ho ancora avuto l'occasione di leggere il libro, ma sono sicuro che è un'opera di grande profondità spirituale e scientifica e renderà moltissimi frutti ai lettori. E sono in grado di affermare quello perché sono stato allievo dell'autore e sono testimone della sua capacità intelettuale e della sua richezza spirutuale. Tra le novità del P. Silvio Baez c'è il fatto che il nove aprile 2009 è stato nominato Vescovo Ausiliare dell'Arcivescovado del Nicaragua, la sua terra d'origine. Beati quei fratelli in Cristo che ne goderanno la saggezza e lo spirito pastorale del P. Silvio Jose Baez Ortega!