Architettura sacra nel Novecento. Esperienze, ricerche e dibattiti

«Il nodo focale della trattazione è l'accadimento e il magistero del concilio Vaticano II, preparato prima da una nuova coscienza ecclesiale che si stava maturando da decenni, da un lungo e accidentato percorso del movimento liturgico, e seguito poi da norme applicative e da ampie e libere sperimentazioni, non sempre peraltro felici ». Il vol. cerca di rendere conto, in maniera sintetica ma riccamente documentata, delle discussioni sviluppatesi attorno al tema dell'architettura sacra nel corso del XX sec. riservando un occhio particolare per la realtà italiana. Il taglio complessivo privilegia l'approccio teologico liturgico rispetto a quello strettamente storico architettonico; pare comunque discutibile la scelta di privare il lettore di un qualsiasi apparato iconografico.

Tratto dalla Rivista Il Regno 2008 n. 16
(http://www.ilregno.it)

Con questa ennesima fatica il Direttore dell'Ufficio per i beni culturali della diocesi di Vicenza continua a mettere a disposizione delgi interessati la grande competenza acquisita dopo anni di ricerche e di servizio attivo nel campo dell'arte e dell'architettura sacra.

I 12 capitoli in cui si articola il volume danno immediatamente il polso della situazione entro cui si colloca l'Autore, in linea con quanto promesso nel titolo e nel sottotitolo: Il periodo fra le due guerre (1922-1945) (I); Il periodo pre-conciliare (1948-1965) (II); Il concilio Vaticano II (III); Il primo dibattito post-conciliare (IV); La promulgazione dei nuovi rituali (V); La ripresa del dibattito (1982-1988) (VI); Continuazione del dibattito (1988-1992) (VII); La riflessione ecclesiale dell'ultimo decennio (VIII); Manuali d'architettura di chiese (IX); "Costruttori di chiese" di Crispino Valenziano (1995) (X); La nuova riflessione (1995-2003) (XI); Riflessioni conclusive (XII). Una ricca bibliografia generale completa l'opera.

La pubblicazione si rivolge a tutte le persone interessate all'argomento: ecclesiastici committenti, teologi, liturgisti, archiotetti. Specialmente questi ultimi hanno bisogno di confrontarsi con tutto ciò che concerne la dimensione liturgica della loro opera. Troppe volte ancora oggi ci troviamo di fronte a risultati strutturali che aoppaiono belli, ma che poi di frionte all'azione liturgica che deono ospitare e per cui sono stati fatti non risultano funzionali. Il volume, unitamente ai precedenti predisposti dallo stesso Autore, costituisce un vero manuale ad hoc perché l'edificio chiesa continua a tornare bello nella novità degli edifici che si continuano ad innalzare per la celebrazione dei santi misteri e come spazio di preghiera comunitaria e personale.

M. S.