Hanno dato la vita. I beati Alfonso Lopez e compagni martiri frati minori conventuali

Nell'estate del 1936 la chiesa cattolica di Spagna scrisse con il sangue una delle pagine più drammatiche della sua storia millenaria. Una furia omicida, scatenata dall'odio ideologico, si accanì contro ogni forma di vita religiosa, mirando a distruggere completamente il cristianesimo da quella terra. Anche i frati minori conventuali ebbero le loro vittime con il martirio di 6 religiosi, appartenenti alla comunità di Granollers (Barcellona), l'unica allora esistente in tutta la Spagna.
Insieme agli altri martiri della rivoluzione spagnola, questi 6 frati saranno dichiarati beati l'11 marzo 2001. Essi furono l'umile seme che muore nella terra e dà frutto cento volte tanto, per la vita della chiesa e della famiglia francescana non solo in terra di Spagna (dove ora si sono moltiplicate le comunità conventuali), ma in tutto il mondo.
Caratteristica di questi martiri è l'atteggiamento di perdono verso i loro uccisori, a imitazione di Cristo: “Voi mi uccidete; io vi perdono e spero che pure Dio vi perdoni”. Per questi nuovi beati è giusto intonare l'inno di lode: “Laudato sì, mi' Signore, per quelli che perdonano per lo tuo amore”.

==Destinatari==
Il libro è di interesse storico, perché documenta episodi altrimenti dimenticati e fa conoscere il profilo spirituale dei nuovi beati al grande pubblico.

==Autore==
VALENTÍN REDONDO, frate minore conventuale, è stato ministro provinciale della Spagna. Attualmente è assistente generale dell'Ordine francescano secolare. Studioso di francescanesimo ha pubblicato nel 1995 Tal como soy. San Antonio nos cuenta su vida.