Maledetta mafia
-Io, donna, testimone di giustizia con Paolo Borsellino
(Attualità e storia)EAN 9788821576928
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DETTAGLI DI «Maledetta mafia»
Tipo
Libro
Titolo
Maledetta mafia - Io, donna, testimone di giustizia con Paolo Borsellino
Autori
Aiello Piera, Lucentini Umberto
Editore
San Paolo Edizioni
EAN
9788821576928
Pagine
176
Data
ottobre 2012
Peso
226 grammi
Collana
Attualità e storia
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Kikov il 6 gennaio 2013 alle 11:42 ha scritto:
Maledetta mafia è un libro che racconta di una vera e propria rivoluzione, messa in atto non con i forconi, ma con il coraggio, la dignità, l’amore per la giustizia e per la legalità. Una rivoluzione femminile, perché realizzata da due Donne (il maiuscolo non è un errore di battitura): Piera Aiello e Rita Atria. Entrambe si sono ribellate alla mafia, in Sicilia, negli anni in cui cosa nostra uccideva gli uomini/donne che si opponevano ad essa.
Piera Aiello sposata con il fratello di Rita, quest’ultima figlia del boss di Partanna, in provincia di Trapani. Piera, dopo l’uccisione del marito, decide di collaborare con la giustizia, per amore della figlia e della legalità: diventa una testimone di giustizia. La prima testimone di giustizia Donna. La cognata Rita seguirà la stessa strada intrapresa da Piera, qualche mese dopo, diventando anch’essa una testimone di giustizia. Una scelta coraggiosa, che la porta ad essere disonorata dalla madre, moglie di un boss, che vede la figlia come una traditrice.
I destini di Piera e Rita si intrecciano con quello di Paolo Borsellino, quest’ultimo per loro non sarà solamente un Procuratore della Repubblica, ma diventerà un punto di riferimento: lo “zio Paolo”. Rita si lega molto a Paolo Borsellino, vede in lui la speranza di un cambiamento. L’omicidio del pm siciliano getta Rita nello sconforto, al punto che, qualche giorno dopo la strage di via D’Amelio, decide di togliersi la vita, lasciandosi cadere dal settimo piano del palazzo dove abitava. Piera continua ancora oggi la sua rivoluzione contro la mafia. Nel libro racconta la sua vita, prima e dopo la scelta di diventare una testimone di giustizia. Un libro che è una manifesto al coraggio e alla dignità. Letta l’ultima pagina, due parole mi rimbombano in testa: MALEDETTA MAFIA.
Laura Cavallazzi il 5 agosto 2020 alle 00:39 ha scritto:
La storia di Piera raccontata in prima persona mi è piaciuta molto, per il coraggio che ha dimostrato, per la scelta di una vita così difficile e così controcorrente rispetto al luogo in cui era nata. Mi ha colpito molto anche la figura di Rita, così giovane e con un peso così grande. Paolo Borsellino si conferma sempre, insieme a Giovanni Falcone, come un santo dei giorni nostri, un uomo che ha dato la vita per offrire ai giovani un futuro migliore e lontano dalla mentalità mafiosa così radicata in Sicilia.