Il libro rosso dei martiri cinesi. Testimonianze e resoconti autobiografici
(Attualità e storia)EAN 9788821558115
Delle numerosissime varianti in cui il comunismo si è realizzato nel corso della storia, quella cinese è stata senza dubbio la più esaltata in Occidente: numerosi sono stati gli intellettuali, di tutte le provenienze (da Jean-Paul Sartre ai “nazi-maoisti”) che hanno visto in Mao un antagonista a Stalin ed all’imperialismo americano. Forse anche a causa di questa eccessiva esaltazione la versione cinese del comunismo è quella più radicata e meno disponibile a lasciare il passo alla libertà.
Così viene passata sotto silenzio l’esistenza dei laogai, i lager cinesi, tuttora pieni di dissidenti costretti a lavorare in condizioni disumane (con turni lavorativi che sfiorano le 20 ore giornaliere) e sfruttati fino alla morte per contribuire alla produzione manifatturiera che permette alla Cina di esportare in tutto il mondo a prezzi concorrenziali (ricordiamocene, quando acquistiamo prodotti cinesi).
Ma c’è chi osa spezzare questa cortina di silenzio: Gerolamo Fazzini, condirettore del mensile Mondo e Missioni del Pime, ha curato un libro “rosso” sul maoismo. Perché “rosso” e non “nero”? Perché non è uno saggio scientifico, freddo e distaccato, che elenca nomi, eventi, dati e cifre, bensì il racconto diretto di alcuni deportati (alcuni sacerdoti e un’insegnante di religione) che fin dagli anni Cinquanta (cioè con la vittoria di Mao sui nazionalisti) hanno subito una persecuzione che ancora ai nostri giorni non accenna a terminare. Nelle pagine del volume, necessariamente discontinue, ma profondamente umane, riviviamo l’oppressiva atmosfera di continuo accanimento contro chi cercava di manifestare o semplicemente di vivere la propria fede.
Particolarmente toccante il diario del processo intentato a Geltrude Li, una maestra elementare rea di essere cattolica e di essere rimasta fedele al Papa rifiutando di aderire alla Chiesa nazionale: viene alla luce una vicenda di continue angherie, di lavaggio del cervello, di violenza morale e fisica alla quale erano sottoposti tutti coloro che rimanevano fedeli alla Chiesa di Roma. Il fedele resoconto dell’insegnante, redatto durante lo svolgimento del procedimento a suo carico, venne trascritto su fogli sagomati a forma di scarpa e cucito all’interno delle suole di un missionario espulso: solo in tal modo riuscì a superare la frontiera ed anche questo elemento indica il grado di oppressione cui erano sottoposti i preti cattolici.
Le altre storie raccolte confermano la cappa di piombo sotto la quale è costretto il clero cattolico locale, la brutalità con cui viene trattato, la difficoltà in cui ha vissuto ai tempi di Mao e in cui continua a vivere anche ai giorni di questo nuovo comunismo “che aiuta i ricchi e non i poveri”: del resto l’Occidente ritiene la Cina troppo importante come partner commerciale per pretendere che Pechino rispetti i diritti umani più elementari...
Tratto dalla rivista Radici Cristiane n. 28 - Ottobre 2007
E’ il primo libro che porta a conoscenza del pubblico italiano i documenti delle terribili persecuzioni contro i cristiani perpetrate in Cina nel periodo maoista, fra processi del popolo, violenze, torture. Leggendo i diari di suore e di preti dalla fede indomita, si scoprono i nomi di alcuni eroi del cattolicesimo cinese: Gertrude Li, una ragazza della Legione di Maria; Padre Tan Tiande, 30 anni di prigionia; Padre Wuong, cinque lustri di carcere duro. Sotto i nostri occhi si srotola il racconto di un mondo allucinante, dove gli aguzzini mettono in pratica tecniche micidiali per ottenere informazioni, confessioni, e soprattutto l’abiura della fede. Un libro insieme tragico e commovente, che ci rivela la grandezza e la fierezza di schiere di cattolici duramente piegati dalla persecuzione, ma mai vinti dalla disperazione. Gerolamo Fazzini compie con quest’opera un atto di giustizia, e contribuisce a riscrivere la storia del ‘900. Dopo decenni trascorsi a pensare che il male assoluto si sia manifestato solo ad Auschwitz, finalmente un libro-verità sugli orrori del comunismo cinese. Prefazione del cardinale Joseph Zen Ze-kiun, vescovo di Hong Kong premiato nel 2006 con il Premio Defensor Fidei dalla Fondazione Fides et Ratio.
Tratto da Il Timone n. 59 - anno 2007
(http://www.iltimone.org)
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