Il vangelo di Dio nelle lettere di Paolo

Gli scritti di Paolo sono vere e proprie lettere di circostanza, provocate dalle varie situazioni contingenti dei destinatari e dello stesso mittente. In concreto, egli esprime le sue posizioni sui molti problemi postigli dalla comunità di Tessalonica, dai credenti di Corinto, dalla crisi delle Chiese di Galazia, dalla sua condizione di prigioniero nella lettera ai Filippesi, da Onesimo. Si può dunque definire il pensiero teologico di Paolo con la qualifica di pastorale, nel senso più nobile della parola. Non un teologo da tavolino, ma un servitore del vangelo che, per necessità di cose, è andato oltre all'annuncio che egli ha interpretato non solo per rispondere a interrogativi e problemi concreti delle sue comunità, ma anche per soddisfare le vitali esigenze d'intelligibilità degli interlocutori e sue proprie. In questo studio il noto biblista G. Barbaglio mette in luce il nucleo fondamentale della riflessione teologica di Paolo, che si piega sui dati del Vangelo per cogliervi al fondo le ricchezze inesplorate.