Il volo del passero

''Guarda che ho poco fiato, piccolo Simòn - rispose il prete. - Non farmelo sprecare. Scendi dalla tua colonna''. ''Io prego'', osò dire Simòn. ''No, tu giochi - rispose il vecchio. - E soltanto i bambini hanno il diritto di giocare. Molta gente ha bisogno di te. Impara a conoscere il mondo, che è fatto da Dio, ma ha bisogno dell'uomo''. ''Di Ettore Masina credo si dovrebbe parlare di più. Almeno parlare di quel suo particolare stile di comunicare, che è fatto di gridi a voce trattenuta, e di silenzi, di aggressioni e di dolcezza, e di tenerezze che si aprono all'improvviso come fiori anche fuori stagione. Perché il giardino è sempre bene coltivato e custodito, sempre sarchiato con amore. E questo giardino è l'anima del mio amico, dove nessun sentimento manca, neppure quello dell'umorismo che è sempre segno di intelligenza. (''...) Ecco, lo scrivere come una missione e tutto in aderenza a quello che si vive, possibilmente''. David M. Turoldo