La Chiesa di Mussolini
-I rapporti tra fascismo e religione
(Storica)EAN 9788817048217
L’ateo devoto ante litteram che fu Benito Mussolini passò da un anticlericalismo viscerale di gioventù a un’adesione formale alla lettera del cattolicesimo fino a una sapiente capacità di costruzione di un profilo di credibilità nei confronti del diffidente elettorato cattolico e delle gerarchie, con le quali chiuse la «questione romana» firmando i Patti lateranensi nel 1929, che De Felice definì il «più vero e importante successo della sua carriera politica». L’a., gesuita, del collegio degli scrittori della Civiltà cattolica, docente di Storia contemporanea alla Gregoriana, ha ricostruito il percorso di questo tratto storico sino alla successiva minaccia da parte del papa di recedere dai Patti per la montante violenza in particolare contro l’Azione cattolica, setacciando archivi ed epistolari sinora inediti.
Tratto dalla Rivista Il Regno 2011 n. 22
(http://www.ilregno.it)
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