Chiamati per nome. La vocazione nella Scrittura

C'è nell'uomo un grido, una invocazione piena di desiderio che sale irresistibile dalle profonde radici del suo essere. Ma e l'uomo che chiama o piuttosto non viene egli stesso chiamato di modo che il suo grido è già sempre una risposta? Con grande sorpresa i credenti si sono accorti che il loro grido era appunto la percezione di una chiamata, che erano percio essi a dovere una risposta e non Dio che aveva già chiamato. Ma quando Dio ha chiamato? Nel Vecchio Testamento i patriarchi poterono individuare un momento preciso della chiamata, ma i profeti poterono poi constatare che Dio aveva mosso i fili ben prima dell'istante preciso della chiamata: dal seno di mia madre mi hai chiamato. Ma anche questa concezione era insuffciente. La venuta del Figlio di Dio apriva orizzonti imprevedibili: fin dall'inizio del mondo, anzi fin dalla eternità Dio aveva chiamato il suo Figlio unigenito e in lui tutti gli uomini. C'è dunque un unico luogo accessibile all'uomo per comprendere pienamente la vocazione che Dio gli concede: e nel Cristo che ha attratto e attrae tutti a se per rivelare loro la vocazione del Padre. In uno stile semplice e avvincente, A. Sicari riesce a mostrare come la vocazione di Dio attraverso i patriarchi e i profeti diviene sempre più sensibile fino a divenire carne in Cristo che è ad un tempo il chiamato e colui che chiama.