Osea

L’autore è stato docente di sacra Scrittura e teologia fondamentale presso lo Studio teologico interdiocesano di Reggio Emilia, fino alla sua prematura scomparsa nel 2007. Il libro ne rivela la competenza e l’amore per la Bibbia non solo in chiave accademica, ma anche in prospettiva pastorale. Si tratta di un libro composito, frutto di un lavoro di collazione che si deve alla sapiente curatela di Filippo Manini, dottore in scienze bibliche e docente di esegesi presso lo stesso Studio teologico e presso l’ISSR di Reggio Emilia. Il testo si apre con una Introduzione di Manini, che spiega anzitutto il contenuto del volume in tre parti: uno schema e una traduzione del libro di Osea, a cui si aggiunge la trascrizione di sei conferenze che Lombardini tenne nel 1996 presso la Casa per la pace di Pax Christi ad Impruneta (FI). Dopo lo schema, la traduzione rivela il lavoro accurato del Lombardini esegeta su un testo biblico di manifesta difficoltà. Sono pagine in cui traspare un indubbio tecnicismo, con sottolineature, schematizzazioni e rimandi ai termini ebraici che in buona parte vengono semplificati dalle note elaborate ad hoc da Manini. Ne risulta comunque uno strumento di lavoro soprattutto per addetti ai lavori, abituati alla critica testuale e alla filologia biblica. L’ultima parte del volume è di tutt’altro registro, riportando – come detto – alcune conferenze dell’autore sul libro di Osea. La prospettiva con cui viene accostato questo importante profeta preesilico è esplicitata dal titolo generale: La porta della speranza. Una riflessione sulla speranza biblica insieme a Osea. Si tratta di sei quadri distinti, frutto di una intensa familiarità dell’autore con il testo profetico e resi godibili da uno stile prossimo al parlato. Un libro consigliabile a chi vuole gettare sul libro di Osea lo sguardo di un esegeta, che concilia un’attenzione ravvicinata al testo e la passione per la sua divulgazione. 

Tratto dalla rivista "Parole di Vita" n.2 del 2019
(https://www.queriniana.it/parole-di-vita)