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Citazione spirituale

Le ribelli di Dio

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Donne e Bibbia tra mito e storia

 
di

Adriana Valerio

 (1 recensione)

Copertina di 'Le ribelli di Dio'
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EAN 9788807105050

Disponibile dopo il 07/01 causa chiusura natalizia editori/fornitori
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Descrizione

Eva, Sara, Rebecca, Rachele, Lea, Rut, Noemi, Ester, Giuditta, Marta, Maria, la Maddalena, la Samaritana... Nell'Antico e nel Nuovo Testamento non compaiono solo figure maschili ma anche tante donne. Sono fondatrici di stirpi, profetesse, donne qualunque che si trovano perciò a svolgere un ruolo cruciale, memorabile nella storia della loro comunità e della loro religione. Sono donne che hanno la forza di essere protagoniste del proprio destino. Osano sfidare Dio, come Eva, la madre dei viventi, che trasgredisce l'ordine divino e si assume la responsabilità di una vita autonoma; osano opporsi all'autorità maschile, come Miriam che rivendica il proprio ruolo di profetessa con Mosè, o come Giuditta che uccide il nemico Oloferne; osano anteporre alle leggi umane principi superiori, come le levatrici che salvano Mosè contravvenendo alle leggi del faraone, o come Ester che aiuta il suo popolo sfidando le leggi dell'Impero persiano; osano piegare le leggi maschili a difesa dei diritti delle donne, come fanno Tamar e Rut. Compiono scelte ardite ma sono ugualmente difese e accolte da Dio. Oltre a loro, ci sono teologhe che hanno letto diversamente il racconto dei testi sacri e ne hanno tramandato un'altra versione. La presunta inferiorità femminile ricavata dall'interpretazione di certi passi della Bibbia è servita soprattutto a legittimare discriminazione e subalternità della donna, ma non è scontato che questo ne sia l'autentico e unico senso. Prefazione di Marinella Perroni.

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Tipo Libro Titolo Le ribelli di Dio - Donne e Bibbia tra mito e storia Autore Editore Feltrinelli EAN 9788807105050 Pagine 171 Data gennaio 2014 Collana Campi del sapere
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Il binomio “donne e Bibbia”, pur declinato in maniere differenti, sembra godere in questi ultimi anni di una certa fortuna, stando almeno alla letteratura dedicata all’argomento. Può invece stupire, in senso positivo, che un editore come Feltrinelli abbia pubblicato il libro che presentiamo. È il segno che il tema del rapporto tra donne e Bibbia sta uscendo dagli ambiti più esplicitamente confessionali per entrare nel dibattito culturale del nostro paese? Forse, il lettore valuterà. Il tema può essere affrontato in molti modi; qui si è scelto di presentare un certo numero di figure bibliche, tratte sia dall’Antico che dal Nuovo Testamento (Eva, le matriarche, Rut, Ester, le donne di cui parla Paolo, ecc.) secondo una prospettiva esplicitamente di genere. Ogni capitolo segue uno schema simile: si parte dal dato biblico, che viene interpretato in maniera talvolta un po’ sbrigativa, per passare poi ad altri livelli di commento, più di carattere storico e teologico. Dopo la presentazione della narrazione biblica, infatti, si trova un paragrafo intitolato «Il potere alle donne che non hanno potere», poi una sorta di breve antologia di interpretazioni “curiose” e infine un elenco di questioni aperte. Mentre l’analisi della narrazione biblica non appare sempre del tutto convincente, le interpretazioni di carattere storico sono, a nostro avviso, più interessanti e originali, in quanto permettono di conoscere figure femminili sconosciute ai più, almeno a chi non è addetto ai lavori. È un libro agile, che si legge bene, con gusto, col quale ci si può confrontare anche se non si “sposano” completamente le tesi esposte dall’autrice. Ma il merito di un libro non consiste anche nella capacità di far pensare, di suscitare interrogativi e nell’aprire ulteriori percorsi di ricerca?


Tratto dalla rivista "Parole di Vita" n.4 del 2015
(https://www.queriniana.it/parole-di-vita)