In ristampa breve
Descrizione
Adriana Zarri decise nel 1975 di imprimere una svolta "radicale" alla sua vita monastica e di abbracciare l'eremitaggio. Intraprendendo una scelta di vita che privilegia la solitudine e il silenzio. Quello che con questo racconto di esperienze, ricordi e riflessioni di vita contemplativa, vuole offrirci è una particolare, concreta e umana idea di monachesimo. Una scelta di solitudine può essere infatti un luogo fecondo di incontro, il silenzio contemplativo può essere un modo di parlare più forte e meglio a tutti ed essere un luogo dove racconto e realtà convivono e si contaminano, dove "lo studio e la riflessione sono impastati di vita". Nel libro, Adriana Zarri illustra via via diversi aspetti della sua vita: dalle circostanze che l'hanno spinta verso questa decisione, all'organizzazione pratica della casa e delle sue giornate, al rapporto con la natura e il ritmo delle stagioni, alla relazione con il mondo secolare e i mezzi di comunicazione, alle paure e pericoli che nascono da una vita simile, agli animali che le fanno compagnia. Agli incontri con amici, scrittori e intellettuali, che vengono a trovarla e a discutere con lei. Ma ogni argomento, anche il più umile e quotidiano, è trattato con bonaria e umanissima ironia (e autoironia). E soprattutto diventa lo spunto per una riflessione sulla meditazione e sul silenzio necessario affinchè ognuno possa trovare la sua voce: perché "occorre avere del silenzio un concetto vitale e non formale". Con uno scritto di Rossana Rossanda.
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DETTAGLI DI «Un eremo non è un guscio di lumaca»
Tipo
Libro
Titolo
Un eremo non è un guscio di lumaca - «Erba della mia erba» e altri resoconti di vita
Autore
Zarri Adriana
Editore
Einaudi
EAN
9788806213480
Pagine
XV-256
Data
ottobre 2012
Collana
Super ET
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Don ROBERTO FALCONI il 8 gennaio 2016 alle 15:21 ha scritto:
Adriana Zarri in questo testo svela con la consueta graffiante profondità che la contraddistingue il senso vero della vita eremitica. Rilegge nel linguaggio contemporaneo le realtà tradizionali di questa scelta, sottolineando in particolari alcuni valori come la gratuità e la comunione non solo con gli uomini ma anche con il creato. Testo intenso e bello per chi vuole andare oltre i soliti clichè dell'eremita barbuto e un poco scontroso, dedito solo a martoriarsi il corpo.