Educare oggi alle virtù
(La sfida educativa) [Con risvolti di copertina]EAN 9788801049367
Rivisitare il concetto di virtù è oggi necessario per svecchiarlo e renderlo strumento efficace, a livello educativo, nel fronteggiare il nichilismo, considerato l’«ospite inquietante» che cancella le prospettive e gli orizzonti dei giovani e intristisce le passioni rendendole esangui. Secondo l’a., dal momento che «la formazione dell’identità» avviene in un contesto plurale, è necessario coinvolgere nell’educazione alle virtù tutti i soggetti di riferimento: famiglia, scuola, lavoro e comunità ecclesiale. Insieme essi possono far riscoprire la proposta di felicità presente in una prospettiva «virtuosa » e la circolarità che esiste tra ragione e passioni.
Tratto dalla Rivista Il Regno 2012 n. 6
(http://www.ilregno.it)
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Francesca Terranova il 6 dicembre 2013 alle 11:15 ha scritto:
"Un'autentica educazione deve essere in grado di parlare al bisogno di significato e di felicità delle persone" (CEI, Educare alla vita buona del Vangelo, n. 8)
Il testo in questione affronta il problema dell'educazione interrogandosi se abbia ancora senso oggi un modello educativo fondato sulle virtù. La domanda è chiaramente provocatoria. Come si legge dalla copertina, infatti, "oggi, nell'opinione diffusa, non è la virtù, ma la trasgressione a rappresentare un valore. La morale del dovere e delle regole è in crisi e con essa il modello di educazione che ad essa si rifaceva". Tuttavia, c'è anche un modo alternativo di concepire le virtù, che fa leva non tanto sulla morale, bensì sull'importanza della sfera affettiva e della ricerca della felicità. Il libro ci guida alla riscoperta di tale valore filosifico antichissimo delle virtù e lo fa con un linguaggio immediato e coinvolgente. Citando dalla premessa, "più che un trattato scientifico, sulla linea della saggistica tradizionale, il lettore si troverà di fronte a un discorso condotto in tono informale, intessuto - soprattutto nella seconda parte - di racconti di film, di romanzi, di opere teatrali, utilizzati non come mero ornamento del percorso, ma come percorsi costitutivi di esso. Il libro si presta a essere letto da quanti vivono e operano nel campo dell'educazione, in primis, ma anche, per la semplicità e immediatezza del suo linguaggio da giovani e studenti.