Albino Luciani nacque a Forno di Canale, diocesi di Belluno, il 17 ottobre 1912 da Giovanni Luciani e Bortola Tancon. Aveva tre fratelli, Albino, Edoardo e Nina. Sentì la vocazione sacerdotale già a 10 anni, e nel 1923 fece il suo ingresso nel Seminario Minore di Feltre. Nel 1928, entrò nel Seminario di Belluno e il 7 luglio 1935 ricevette l'ordinazione sacerdotale.
Svolse il suo ministero come capellano della parrocchia del suo paese natale e poi in quella di Agordo, dove insegnò religione presso l'Istituto Tecnico Minerario.
Nel 1937, fu nominato Vicerettore del Seminario di Belluno. Fu professore di Teologia Morale e dogmatica, di Diritto Canonico e Storia del' Arte.
Nel 1947, ottenne il dottorato in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma.
Nel 1949, organizzò il Congresso Eucaristico di Belluno ed è uscito il suo libro " Catechetica in briciole ".
Nel 1954, fu nominato Vicario Generale della diocesi di Belluno.
Il 15 dicembre 1958 fu nominato vescovo di Vittorio Veneto. Ricevette la consacrazione episcopale il 27 dicembre 1958, dalle mani di Sua Santità Giovanni XXIII nella Basilica di San Pietro. Per 11 anni svolge il suo ministero in questa diocesi. Nel 1962, iniziò la sua partecipazione al Concilio Vaticano II.
" Sto pensando in questi giorni che con me il Signore attua il suo vecchio sistema: prende i piccoli dal fango della strada e li mette in alto, prende la gente dai campi, dalle reti del mare, dal lago e ne fa degli apostoli. È il suo vecchio sistema. Certe cose il Signore non le vuole scrivere né sul bronzo, né sul marmo, ma addirittura nella polvere, affinché se la scrittura resta, non scompaginata, non dispersa dal vento, sia ben chiaro, che tutto è opera e tutto merito del solo Signore (...) Su questa polvere il Signore ha scritto la dignità episcopale dell'illustre diocesi di Vittorio Veneto ".
Il 15 dicembre 1969 fu nominato Patriarca di Venezia. Papa Paolo VI lo creò Cardinale dal titolo di San Marco il 5 marzo 1973. Per 3 anni (1973-1976) fu vicepresidente della Conferenza Episcopale Italiana. Ha partecipato ai Sinodi dei Vescovi del 1971,1974 e 1977. Nel 1976, è uscito il suo libro " Illustrissimi ", un insieme di lettere scritte ai più svariati personaggi della storia e della fizione letteraria.
"Personalmente, quando parlo da solo a Dio e alla Madonna, più che adulto, preferisco sentirmi fanciul lo. La mitria, lo zucchetto, l'anello scompaiono; mando in vacanza l' adulto e anche il vescovo (...), per abbandonarmi alla tenerezza spontanea, che ha un bambino davanti a papà e mamma. (...) Il rosario, preghiera semplice e facile, a sua volta, mi aiuta a essere fanciullo, e non me ne vergogno punto ".
Il 26 agosto 1978, in un conclave durato una giornata, è stato eletto 263° sucessore di San Pietro, prendendo un doppio nome per la prima volta nella storia dei papi. Il suo ministero ufficiale è cominciato il 3 settembre sucessivo con una Messa celebrata nella Piazza di San Pietro. È tornato alla Casa del Padre il 28 settembre 1978, dopo 33 giorni di pontificato.
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