EAN 9788821574924
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Dott. Manuel Sant il 15 settembre 2013 alle 18:47 ha scritto:
Bellissima raccolta di testi del card. Martini pensata come cammino quaresimale di spiritualità; in questo libro ho scoperto un Autore davvero speciale, la sua scrittura (secondo me) riesce con facilità a stimolare la riflessione del lettore. Mi ha colpito tantissimo il testo sulla confessione.
Umberto Masperi il 18 settembre 2013 alle 17:02 ha scritto:
La ricchezza del contenuto di queste “meditazioni” rende impossibile una loro presentazione con doverose sottolineature. Trentadue capitoletti che, pur raccolti da diverse fonti, hanno sempre la bellezza di aprirci verso orizzonti che illuminano il nostro cammino di fede. Al lettore sono di aiuto due fattori: la brevità di ogni capitolo, che può essere letto agevolmente con la propria visione d’insieme, senza perdersi su aspetti particolari; la “capacità” di comunicazione, scioltezza e freschezza di linguaggio, che, se non erro, è prerogativa del vero pastore di anime. L’insegnamento non è quasi ‘ad arte’, come talora capita di avvertire in altri libri; ma è discorso diretto, di cui c'è la necessità, anche quando si esprimono concetti di fondo che il lettore può avere fatto propri da altre letture. Subito,dal primo capitolo su Giacobbe, si apprezza la notevole competenza del biblista( il sapersi rapportare, con profondità, al testo, il saperlo”interrogare”, il saperlo contestualizzare per poi procedere con una sua “applicazione” alla realtà del lettore ( ossia di chi si mette in ascolto della Parola affinchè non rimanga lì, nel testo scritto, ma diventi carne della sua carne, vita nella sua vita). In secondo luogo il card.Martini ci offre una autentica “ antropologia “ ( che non è solo l’indicazione delle caratteristiche dell’uomo credente, ma certe sottolineature sulla concreta realtà del suo essere persona; basti,per intendersi, far riferimento al capit. 2 sull’importanza dei “desideri”….; ad es. : “Questo è ciò che distingue l’uomo da tutto il resto: l’uomo non è mai stanco di desiderare e di volere,non è mai soddisfatto (…) per essere se stessi,bisogna appropriarsi di questi desideri,fare ordine in essi,chiarirli,tenerli in mano e non spegnerli (…) In fondo uno dei mali maggiori della droga è che spegne tutti i desideri eccetto uno (…) La preghiera ordina i desideri,li assume e li indirizza verso il bene”.
^^^Vero “pastore” è anche chi usa un linguaggio franco correggendo certi limiti o errori all’interno di “casa propria” ( “Molti discorsi pastorali nascondono l’illusione di saper tutto sulla Chiesa e sui suoi cammini nel mondo, come se si trattasse solo di applicare delle regole e di dedurre conclusioni da principi”… (nds:viene da chiedersi se non è uno degli ostacoli che si incontra ascoltando alcune… ‘prediche’…). Senza dilungarmi oltre, colgo l’utilità di questo libro nella stessa considerazione che troviamo nel cap.14 al par. “Parola e chiesa” sui carismi ( ed è una sottolineatura, indiretta, sulla necessità della lettura di libri come questo, od altri che ho recensito della collana byc,biblioteca universale cristiana. Cit.: ”Infatti,la comprensione,tanto delle cose quanto delle parole trasmesse,cresce sia con la riflessione e lo studio dei credenti,i quali le meditano in cuor loro,sia con la profonda intelligenza che essi provano delle cose spirituali, sia con la predicazione di coloro i quali con la successione episcopale hanno ricevuto un carisma certo di verità” (Dei Verbum,8). E dopo la citazione del documento conciliare il card. Martini osserva, con quel suo stile del porsi domande alla luce della fonte cui fa riferimento: “Tante potenzialità contenute nelle sacre Scritture, come prezioso messaggio di speranza per il mondo di oggi,rimangono inesplorate e improduttive,perché gran parte del popolo cristiano è inerte e muto,per indifferenza o per IMPREPARAZIONE ( sott. mia) nei confronti del testo sacro”.
*** Ancora oggi bisogna avere il coraggio di ammettere che siamo un po’ tutti come l’eunuco degli Atti degli apostoli (8,26-40) (…Egli rispose: «E come potrei capire, se nessuno mi guida? si non aliquis ostenderit mihi». E invitò Filippo a salire e a sedere accanto a lui ).
*** “Incontro al Signore risorto” è già un buon inizio… per tutti, non riservato solo a pochi.