Francescani
Vedi anche: Libri / AUTORI E PERSONAGGI / Scritti di Santi e Beati
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Indica gli appartenenti a una delle tre famiglie (ordini) dell'Ordine francescano: frati (Ordo fratrum minorum), clarisse e laici. I francescani, accanto ai gesuiti, costituiscono il principale e più attivo ordine della Chiesa cattolica. Il fondatore fu Francesco di Assisi (+ 1226); figlio di Pietro di Bernardone e di donna Pica, nacque ad Assisi verso la fine del 1181 o l'inizio del 1182. Visse una giovinezza spensierata e dopo qualche tentativo mal riuscito di cercar gloria con le armi si convertì a Dio decidendo di servire gli umili e i bisognosi. Ruppe definitivamente con la famiglia che ostacolava la sua scelta di vita e iniziò a predicare e a vivere nella povertà, sforzandosi di diventare un «secondo Cristo» mediante l'ideale dell'imitazione del suo esempio e dell'umiltà che trovò per lui espressione nella scelta di Madonna Povertà.
Ben presto lo seguirono alcuni compagni ai quali diede una regola che in prima stesura conteneva essenzialmente passi tratti dal Vangelo, che esortava a praticare "sine glossa". Innocenzo III concesse a Francesco e compagni l'approvazione verbale nel 1210; nel 1212 Francesco fondò insieme a Chiara (nata da una nobile famiglia nel 1194, figlia di Favarone di Offreduccio di Bernardino e di Ortolana) il secondo ordine (le clarisse); nel 1221 fondò il terzo ordine (costituito da laici). Il 29 novembre 1223 Onorio III approvò definitivamente la regola francescana; nel settembre del 1224 il santo ricevette le stigmate sul monte La Verna e nel 1225 compose il Cantico delle creature, la prima grande opera della letteratura italiana. Morì nella notte tra il 3 e il 4 ottobre 1226 alla Porziuncola di Assisi. I francescani non si distinsero solo per la santità della vita, ma anche per la profondità della dottrina di persone quali Bonaventura di Bagnoregio, Ruggero Bacone, Duns Scoto, Guglielmo d'Occam e altri. Allo stesso tempo però la storia dei f. è anche una storia ricca di conflitti e di riforme, proprio relativamente al tema della povertà: nel secolo XIV infatti si creò la distinzione tra osservanti e conventuali. Gli osservanti, che si mantenevano fedeli all'antico ideale della rinuncia al mondo, ebbero dopo il 1368 il sopravvento sui conventuali, più lassisti, che vivevano nei conventi cittadini: nel 1517 essi ricevettero l'approvazione dell'ordine da Leone X e furono confermati come Ordo Fratrum Minorum regularis observantiae (bolla 'Ite et vos in vineam'). I conventuali rimasero come ramo indipendente (OFM conventualium). Un ulteriore movimento di riforma fu quello dei cappuccini, che, sorto nel secolo XVI per impulso di fra Matteo di Bascio, dimostrò la forza vitale dell'ideale francescano degli inizi, forza che dura sino ai nostri giorni.
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Indica gli appartenenti a una delle tre famiglie (ordini) dell'Ordine francescano: frati (Ordo fratrum minorum), clarisse e laici. I francescani, accanto ai gesuiti, costituiscono il principale e più attivo ordine della Chiesa cattolica. Il fondatore fu Francesco di Assisi (+ 1226); figlio di Pietro di Bernardone e di donna Pica, nacque ad Assisi verso la fine del 1181 o l'inizio del 1182. Visse una giovinezza spensierata e dopo qualche tentativo mal riuscito di cercar gloria con le armi si convertì a Dio decidendo di servire gli umili e i bisognosi. Ruppe definitivamente con la famiglia che ostacolava la sua scelta di vita e iniziò a predicare e a vivere nella povertà, sforzandosi di diventare un «secondo Cristo» mediante l'ideale dell'imitazione del suo esempio e dell'umiltà che trovò per lui espressione nella scelta di Madonna Povertà.
Ben presto lo seguirono alcuni compagni ai quali diede una regola che in prima stesura conteneva essenzialmente passi tratti dal Vangelo, che esortava a praticare "sine glossa". Innocenzo III concesse a Francesco e compagni l'approvazione verbale nel 1210; nel 1212 Francesco fondò insieme a Chiara (nata da una nobile famiglia nel 1194, figlia di Favarone di Offreduccio di Bernardino e di Ortolana) il secondo ordine (le clarisse); nel 1221 fondò il terzo ordine (costituito da laici). Il 29 novembre 1223 Onorio III approvò definitivamente la regola francescana; nel settembre del 1224 il santo ricevette le stigmate sul monte La Verna e nel 1225 compose il Cantico delle creature, la prima grande opera della letteratura italiana. Morì nella notte tra il 3 e il 4 ottobre 1226 alla Porziuncola di Assisi. I francescani non si distinsero solo per la santità della vita, ma anche per la profondità della dottrina di persone quali Bonaventura di Bagnoregio, Ruggero Bacone, Duns Scoto, Guglielmo d'Occam e altri. Allo stesso tempo però la storia dei f. è anche una storia ricca di conflitti e di riforme, proprio relativamente al tema della povertà: nel secolo XIV infatti si creò la distinzione tra osservanti e conventuali. Gli osservanti, che si mantenevano fedeli all'antico ideale della rinuncia al mondo, ebbero dopo il 1368 il sopravvento sui conventuali, più lassisti, che vivevano nei conventi cittadini: nel 1517 essi ricevettero l'approvazione dell'ordine da Leone X e furono confermati come Ordo Fratrum Minorum regularis observantiae (bolla 'Ite et vos in vineam'). I conventuali rimasero come ramo indipendente (OFM conventualium). Un ulteriore movimento di riforma fu quello dei cappuccini, che, sorto nel secolo XVI per impulso di fra Matteo di Bascio, dimostrò la forza vitale dell'ideale francescano degli inizi, forza che dura sino ai nostri giorni.
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