Cosa resta del papato
-Il futuro della Chiesa dopo Bergoglio
[Libro in brossura]Francesco Antonio Grana
EAN 9788862409179
Il papato è ancora un'istituzione valida o è ormai percepita come del tutto anacronistica? E soprattutto: esso è ancora riconosciuto a livello planetario, e non solo all'interno della stretta geografia cattolica, come indiscussa autorità morale? È ancora necessario che il Papa sia un capo di Stato con un regno di appena 44 ettari? E il papato non ha forse più che mai bisogno di una riforma che lo adegui alle necessità del tempo presente?
Con questo saggio, acuto e documentatissimo, il vaticanista Francesco Antonio Grana entra nelle pieghe di una matassa intricata: la coesistenza fra due pontefici - uno emerito e uno regnante - ha aperto voragini nelle norme canoniche, evidenziando lacune rituali e formali che hanno dato libero sfogo a sgarbi istituzionali, scandali e opposte tifoserie.
È evidente che le fazioni, quella progressista delusa per le mancate aperture del pontificato di Francesco, quella conservatrice che vuole un ritorno al regno ratzingeriano e quella bergogliana che, invece, vuole proseguire l'opera riformatrice del Papa latinoamericano, si stanno già organizzando per non farsi trovare impreparate nel momento in cui inizierà la Sede Vacante.
Un futuro imprevedibile su cui si gioca la stessa sopravvivenza della cattolicità.
-
-
-
-
-
-
16,00 €→ 15,20 € -
-
-
-
-
-
16,00 €→ 15,20 € -
-
-
-
14,00 €→ 13,30 € -
4,00 €→ 3,80 € -
10,00 €→ 9,50 € -
15,00 €→ 14,25 €
-
14,00 €→ 11,20 € -
-
-
-
-
-
-
14,00 €→ 11,20 € -
-
-
-
-
-
-
14,00 €→ 11,20 € -
-
Qui trovi riportati i commenti degli utenti di LibreriadelSanto.it, con il nome dell'utente e il voto (espresso da 1 a 5 stelline) che ha dato al prodotto.
I commenti compaiono ordinati per data di inserimento dal meno recente (in alto) al più recente (in basso).
Angelo Filipponi, info@angelofilipponi.com il 16 ottobre 2021 alle 05:36 ha scritto:
Il Papato romano, illegittimo come istituzione statale, come patrimonium Sancii Patri et Pauli, finito con la presa di Porta Pia, è stato ripristinato dopo la forzata prigionia di quasi un sessantennio, dai Patti lateranensi tra l'Italia fascista e il papa - tramite il card. Gasparri- nel 1929, e poi, di nuovo, legittimato da Bettino Craxi a godere di un territorio, pur minimo, nel cuore di Roma nella penisola italiana, per poter esercitare una funzione statale religiosa, universalmente riconosciuta. Il modernismo, per quasi un secolo e mezzo, ha tentato di riformare il papato romano con molti prelati illuminati e prestigiosi che furono bloccati dall'enciclica Pascendi domini gregis, che ribadì quanto scritto da Eusebio di Cesarea, che seguiva l'amico Eusebio di Nicomedia ariano, in Praeparatio evangelica:
"Può essere lecito ed opportuno utilizzare la falsità come medicina, per il beneficio di coloro che vogliono essere ingannati”... il concilio vaticano II (1962-5) avrebbe dovuto riformare la Chiesa col dare maggiore rilievo ai laici e alle donne ed eliminare la retorica tipica della cultura romano-ellenistica ed avvicinare la fides alle masse dando in mano il Vangelo e la Bibbia, ora indottrinate, invece, dalle èlites liberali socialiste e comuniste, allineate in senso illuministico-positivistico-naturalistico da una parte e da un'altra a formare un altro sacerdozio, laicizzato, aperto verso un'altra verità storica del Christos, più umano che divino e ad un'altra funzione sacerdotale universale, comunitaria e naturale.
Ora il papato cosa vuole comunicare con il nuovo Sinodo, katholikos, veramente universale? Vuole forse allargare a tutte le altre religioni in senso naturalistico, costretto a non considerare più il soterismo del Christos nato morto crocifisso e risorto, base della nostro religione, secondo Paolo, che riconosce in Gesù, come tutta la tradizione dei Padri, il figlio di Dio, la seconda persona della Agia Trias? Ma così... esiste ancora il Cristianesimo?