Quando la Bibbia sbaglia?
(Sentieri biblici)EAN 9788825039566
dice
Introduzione
Come si va in cielo e non come va il cielo .. ' 5
«Fermati o sole!»
Un miracolo davvero strano ..................................' 9
Allucinazione di massa
Fenomeno meteorologico
Accelerazione temporale
Incantesimo cultuale
Una teologia arcaica
Concordismo:
quando la Bibbia fa stretching ......................... 19
La Bibbia come un trattato scientifico
La poesia non è matematica
Prove di un dialogo
Esistono i giganti'
(Genesi 6,1-5)
Un testo imbarazzante. ........................................... 29
Invasione aliena
Copia/incolla da altre civiltà
Storia, non reportage
Perché l'uomo pecca'
Il suicidio dell'intelligenza:
il fondamentalismo .................................................. 45
Il processo alla scimmia
Fondamentalismi e disturbi della persona
La Bibbia come pre-testo: i Testimoni di Geova
Il fondamentalismo scientista
Il mito dell'oggettività
Le bugie della scienza
L'interpretazione biblica: fedeltà a Dio e all'uomo
Che cos'è la verità' .................................................... 77
La verità logica e le sue contraddizioni
Le sabbie mobili dell'inerranza
La verità per la salvezza:
fuori dal vicolo cieco dell'inerranza
La verità biblica: uno spazio da abitare
Conclusione
Porre le giuste domande ...................................................95
Ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo
Bibliografia ..................................................................... 101
Finito di stampare nel mese di giugno 2015
Villaggio Grafica - Noventa Padovana, Padova
Questo prodotto è disponibile anche in digitale nei seguenti formati:
ePub (EAN 9788825039580, Watermark DRM)
Il gustoso pamphlet di Sebastiano Pinto, docente di esegesi dell’Antico Testamento alla Facoltà teologica di Puglia e all’Università Gregoriana di Roma, riesce a tratteggiare con gusto e un pizzico di ironia uno dei temi più scottanti sull’interpretazione delle sacre Scritture, quello della loro “inerranza”, cioè del fatto che, pur contenendo esse molteplici affermazioni erronee dal punto di vista delle scienze (imputabili in pressoché tutti i casi alle convinzioni culturali antiche nelle quali quei testi sono stati generati), la dottrina cattolica afferma che nella Bibbia non vi sono “errori”. Sotto il profilo teologico la questione – peraltro già dibattuta fin dai tempi di san Girolamo e sant’Agostino – fu felicemente risolta nella costituzione Dei Verbum del concilio Vaticano II al terzo capitolo. Vi si trova un approccio positivo all’inerranza biblica: la verità della Bibbia è orientata alla nostra salvezza, «… la verità che Dio per la nostra salvezza volle fosse consegnata nelle sacre Scritture». Si tratta dunque di una verità teologica e salvifica che coinvolge «pensieri, scelte, qualità di vita, futuro ultrastorico ». È proprio in forza di questa affermazione che la Dei Verbum (nei nn. 12 e 13) ha potuto aprire definitivamente l’interpretazione biblica all’apporto delle scienze (umane) filologiche, storiche, archeologiche, letterarie ed ermeneutiche, senza per questo perdere di vista la qualità veritativa (divina) della Scrittura ispirata. Nello scritto di Pinto, queste questioni sono trattate solo oltre la metà del testo (pp. 77ss.), dando spazio in precedenza alle domande poste dalla lettura biblica di oltre due secoli in un confronto serrato con soluzioni di tipo scientista, fondamentalista e concordista, soluzioni che sono assai lontane – quando non del tutto opposte – alla dottrina cattolica. Il tutto con un linguaggio accattivante e scorrevole, mai banale, ma adatto ad un pubblico assolutamente non specializzato, sebbene attento e curioso. Il libretto si apre infatti con la discussione di due passi anticotestamentari fondamentali: il primo è Gs 10,12-15, il celeberrimo passo che contrappose Galileo ai suoi detrattori; il secondo è Gen 6,1-5, là dove si parla dell’esistenza dei “giganti”. Il testo di Pinto è una lettura saporosa e simpatica, per nulla scontata, anche per i continui riferimenti alle letture deformate della Scrittura che, in ambienti settari o pseudogiornalistici, purtroppo ancora avvengono e spopolano soprattutto sul web.
Tratto dalla rivista "Parole di Vita" n.3 del 2016
(https://www.queriniana.it/parole-di-vita)
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