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«Amici, aiutateci!... Voi tutti potete aiutare i senzatetto. Grazie a voi, nessun uomo, nessun bambino questa sera dormirà sull'asfalto o sui quais di Parigi...». Questo accorato appello radiofonico scosse l'attenzione dei francesi il 1° febbraio 1954, mentre Parigi era avvolta nella morsa del freddo. A lanciarlo era l'abbé Pierre, un sacerdote che i francesi avevano imparato ad apprezzare. Esponente di rilievo della resistenza, poi deputato al Parlamento, lottava con forza per soccorrere le numerose persone rese povere dalla guerra.
Molti, accogliendo il suo invito, si recano a Neuilly-sur-Marne. Qui l'abbé Pierre ha fondato un ostello per la gioventù che ora si trasforma nella prima comunità di Emmaus. Tra i primi compagni del sacerdote vi è un giovane infermiere di nome Andre Roumieux. Egli ha potuto seguire la storia delle numerose fondazioni ispirate dal carisma dell'abbé Pierre. Oggi Emmaus è un movimento internazionale con 317 comunità in 37 paesi. In Italia, il movimento ha comunità a Roma, Arezzo, Firenze, Prato, Quarrata, Ferrara, Fiesso Umbertiano, Padova, Villafranca di Verona, Boves e Piadena.
«Fondamentalmente, paragono il movimento Emmaus a un albero che ha delle radici, un tronco e dei rami: sono le attività dei gruppi di amici, il volontariato, i campi di lavoro per i giovani e la pressione politica sull'opinione pubblica e sui pubblici poteri, allo scopo di spingere, incessantemente, a rispettare la legge fondamentale di ogni società: che per primi siano serviti i più sofferenti» (dalla Prefazione dell'abbé Pierre).