San Nornerto nacque il 1085 in Renania (Germania) da madre francese e padre tedesco. Entra nel collegio di Xanten alletà di 18, per avere in seguito una carica ecclesiastica presso limperatore Enrico V. Conduce una vita brillante e viziosa. Ma Dio, che ha altri progetti su di lui, irrompe nella sua vita in occasione di una tempesta nella quale Norberto rischia di morire. Allora si converte (maggio 1115).
Norberto inizia da quel momento una vita di penitenza, di silenzio e di preghiera alla scuola di Dio nella contemplazione. Conscio del tempo sprecato nella vanità, dimentica il passato, e si protende verso il futuro. Passerà il resto della vita a precipitarsi in Dio. Chiede di essere ordinato diacono e sacerdote nello stesso giorno a Colonia (dicembre 1115), rinunciando definitivamente a tutto e promettendo la conversione dei suoi costumi con i voti di povertà, celibato consacrato e obbedienza. E' nata in lui una passione per il Regno che non lo abbandonerà più.
Nel suo fervore apostolico cerca di convincere i sacerdoti della sua collegiata di Xanten a vivere secondo il Vangelo, ma ciò gli procura disprezzo e inimicizie.
Lascia allora la Germania vagando poverissimo, senza una meta precisa, portando con sÈ solo il Vangelo, un libro di preghiere e l'occorrente per celebrare la Messa. Suo unico scopo è annunziare Il Regno, realizzando così la parola del Signore Quanto sono belli i piedi di coloro che recano un lieto annunzio di bene e di pace (Is 52, 7) ed esortando gli uomini con parola semplice, ardente e profonda.
La sua vita stessa è perfetta conferma di ciò che predica: un precursore di Francesco quanto alla povertà e di Domenico quanto alla predicazione.
Pellegrino di Dio sulle strade del mondo, Norberto incontra nel 1119 papa Callisto II che gli chiede di stabilirsi in un luogo di preghiera. Sceglie una foresta solitaria lontana dal chiasso del mondo presso Laon (a nordest di Parigi). Ciò che gli è stato impossibile a Xanten, lo realizza a Prémontré, fondando, nel 1120, una comunità di canonici regolari.
Il giorno di Natale del 1121, circa 40 chierici e un numero più grande di laici s'impegnano in questo nuovo stile di vita con la professione canonicale: il suo forte ideale di santità e di perfezione è ormai realizzato.
L'intuizione rinnovatrice di Norberto conserva la genuina tradizione dei canonici, aggiungendo il lievito di uno spirito nuovo e fervente
Per garantire questa ascesi, sceglie la Regola di Sant'Agostino che, traboccante di carità divina, non scende nei dettagli di vita quotidiana. E concisa, semplice, sempre attuale. Norberto la fa sua, aggiungendovi poi delle prescrizioni per la santità dei suoi canonici regolari.
Norberto propone una soluzione nuova a un delicatissimo problema che attira tuttora l'attenzione della Chiesa, cioè come conciliare in modo equilibrato la cura del popolo di Dio, la pratica dei consigli evangelici, la vita comune, la celebrazione solenne della Santa Messa e dell'Ufficio delle Ore e l'approfondimento della Parola di Dio.
Da saggio architetto, mosso dallo Spirito di Dio, costruisce la sua Casa armonizzando preghiera e apostolato, azione e contemplazione. Ormai, un vento di riforma si è alzato e soffia nel cuore di moltissimi uomini e donne. Nel 1125 nasce il Terzo Ordine, detto anche Fraternitas. L'intuizione di Norberto è di associare persone che vivono nel mondo (luogo della loro santificazione), uomini e donne sposati o no, famiglie intere, all'ideale spirituale dei premonstratensi.
Eletto vescovo di Magdeburgo nel 1126, lascia Prémontré al suo successore, Ugo di Fosses, e si dedica con ardore alla riforma iniziata dal Papa San Gregorio VII: con San Bernardo, Norberto ne sarà una delle più grandi figure. E dalla sua fede nell'Eucaristia e dalla sua devozione delicata e filiale per Maria, Vergine e Madre, che attinge il suo fervore, la sua passione per la Chiesa e per la salvezza delle persone.
Muore, nel 1134 a 49 anni, esaurito dal lavoro. La sua festa si celebra il 6 Giugno.
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