Citazione spirituale

La voce dei clienti

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Ivan Lavorato il 29 agosto 2018 alle 16:11 ha scritto:

Uno dei migliori testi di antropologia! Ben fondato teologicamente, chiaro e semplice. Ho molto apprezzato gli approfondimenti sul soprannaturale e l'equilibrio con cui sono affrontati peccato e grazia.

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Ivan Lavorato il 29 agosto 2018 alle 16:09 ha scritto:

Testo ben fatto. Adatto a chiunque voglia conoscere meglio i Vangeli. Ottima la sinossi, ma ancora meglio il commento semplice e profondo che aiuta a cogliere quelle sfumature che da soli é difficile comprendere. Ottime anche le introduzioni ad ogni Vangelo.

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Ivan Lavorato il 29 agosto 2018 alle 16:04 ha scritto:

Bellissimo libro! Molto utile per chi volesse approfondire la spiritualità specifica di Nuovi Orizzonti, comunità fondata dalla Scrittrice, e non solo. Pagine molto profonde sui consigli evangelici e su come viverli nella propria quotidianità.

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Ivan Lavorato il 29 agosto 2018 alle 16:02 ha scritto:

Uno dei migliori testi di spiritualità che abbia mai letto! Una spiritualità per tutti! Illuminanti le parole sulla debolezza come luogo in cui Dio si manifesta. Ma ancora più profondo i consigli pratici su come trasformare in preghiera le proprie fatiche, le proprie macerie che l' Autore invita a non disprezzare ma a sedevirsi sopra lasciando fare Dio!

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L'umiltà - Louf André
Libro
Louf André Qiqajon Edizioni (maggio 2000, 120 p.)

Ivan Lavorato il 29 agosto 2018 alle 15:57 ha scritto:

Libretto molto semplice, in cui Louf affronta la virtù dell' umiltà in maniera esaustiva e chiara, senza troppe teorizzazioni, ma partendo dal vissuto concreto. Molto utile l'antologia dei Padri in appendici da riprendere periodicamente per la meditazione personale.

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stefano montilli il 29 agosto 2018 alle 12:59 ha scritto:

Buongiorno libro eccezionale, che porta alla vera conoscenza e sapienza della chiesa cattolica, lo consiglio vivamente a chiunque voglia approfondire in quanti modi il signore ci offre la salvezza,servizio spedizione veloce sono molto soddisfatto grazie

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Wojciech Napruszewski il 29 agosto 2018 alle 12:28 ha scritto:

Bellissimi canti non solo per la messa.

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Danila Celant il 29 agosto 2018 alle 11:06 ha scritto:

Libretto agile e molto suggestivo. L' autore cerca di dare una risposta a due domande: com' è possibile che un Santo come Antonio da Padova goda, a distanza di secoli, di una così massiccia e straordinaria venerazione? Ma chi era veramente Antonio? David Maria Turoldo lo fa rivolgendosi direttamente al Santo, in un colloquio intimo e personale, che, pur non portando a risposte definitive, illumina la complessità della figura di un Santo che voleva rimanere nascosto e ha condotto una vita di predicazione a contatto con fedeli, peccatori, eretici; un Santo di grande spessore teologico e spirituale che viene invocato dai devoti anche per richieste molto "materiali" e legate alla quotidianità. Una lettura interessante e, in alcune parti, emozionante.

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Amer Koronli il 29 agosto 2018 alle 03:10 ha scritto:

L'ultimo film del celebre regista Cecil B. DeMille è forse anche la sua opera più famosa, degno coronamento di una grande carriera durata oltre quarant'anni, dai tempi del cinema muto al trionfo del Technicolor. In esso ogni cosa è maestosa e imponente, i colori saturi, la musica grandiosa, la durata di quasi quattro ore. Il film simboleggia un'idea di cinema monumentale alla quale DeMille è ancora oggi principalmente associato, e il progresso della tecnologia permette anche allo spettatore moderno di esserne sorpreso, quasi sopraffatto, come certamente lo furono in molti nell'ormai lontano 1956. Per chi fosse un ammiratore del cinema classico hollywoodiano, poi, I Dieci Comandamenti riunisce insieme e fa sfilare (in costume!) tanti dei volti incontrati in film di genere anche molto diverso: non solo Yul Brynner e Charlton Heston, futuro principe Ben-Hur, ma anche Anne Baxter, la perfida Eve di Eva contro Eva, Nina Foch, la ricca Milo di Un americano a Parigi, Edward G. Robinson, protagonista di tanti celebri film noir e gangster, il re dell'horror Vincent Price e persino Judith Anderson, la terrificante Mrs Danvers di Rebecca.


Amer Koronli il 29 agosto 2018 alle 00:38 ha scritto:

L'angelo del male è un'opera essenziale nella ricca filmografia del grande regista francese Jean Renoir. Considerato uno dei principali prodotti del movimento degli anni '30 conosciuto come 'realismo poetico', il film è allo stesso tempo un elemento fondamentale nella 'preistoria' del genere noir americano, da accostare nella sua genealogia, insieme ad altre pellicole francesi quali Il bandito della Casbah, al più noto contributo dell'espressionismo tedesco. Da sottolinere in tale senso è la presenza di un protagonista afflitto da un male oscuro che sembra svanire, ma che rimane in realtà pericolosamente nascosto, per riemergere infine quasi a simboleggiare l'ineluttabilità stessa del fato, così come di una vera e propria femme fatale, magistralmente interpretata da Simone Simon.


Dott. Filippo Davoli il 29 agosto 2018 alle 00:17 ha scritto:

Non è detto che uno debba usare questo librino ogni giorno. Può anche tenerlo sullo scaffale dei prontuari. Comunque sempre meglio averlo in casa che no. Nei momenti di peggior combattimento può significare la differenza.

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Dott. Filippo Davoli il 29 agosto 2018 alle 00:15 ha scritto:

Un capolavoro, adatto sia per la riflessione spirituale personale ("Grande è questo mistero, lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa") e sia come sostegno per coppie in crisi, oltre - tuttavia - come regalo per giovani coppie.


Dott. Filippo Davoli il 29 agosto 2018 alle 00:14 ha scritto:

Un libro per addetti ai lavori, ma certamente una chicca per chi ha a cuore la riflessione sul perché della poesia e sulla sua resistenza in un tempo che l'ha invece relegata nel più estremo dei sottoscala.


Dott. Filippo Davoli il 29 agosto 2018 alle 00:12 ha scritto:

Notevole, soprattutto per la quantità di informazioni che ogni voce reca in dote. Inoltre, di estrema praticità d'utilizzo, proprio per la strutturazione a dizionario, che tuttavia non impedisce la lettura tradizionale dalla prima all'ultima pagina. Un libro pieno di meriti, specie in un tempo come il nostro di grande, enorme confusione.

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Amer Koronli il 28 agosto 2018 alle 23:24 ha scritto:

Uno dei capolavori del regista danese Carl Theodor Dreyer, Ordet costituisce probabilmente il più grande film a tema religioso che sia mai stato realizzato. Il soggetto arriva a permeare interamente l'opera, rivelandosi in molteplici sfaccettature: i due giovani desiderosi di sposarsi ma separati dalle diverse confessioni delle rispettive famiglie, il padre che ha perso la fede contrapposto alla pia consorte, vero e proprio angelo del focolare, lo studioso di filosofia le cui intense letture di Kierkegaard hanno portato ad una apparente follia, al punto di fargli credere di essere Gesù Cristo. Ciò che prevale tuttavia è l'esplorazione della vera forza della fede, capace di spingersi al di là di ogni limite, raggiunta nel suo stato più puro solo nelle anime dei bambini, e il cui glorioso trionfo rende il finale del film una delle vette più alte dell'intera arte cinematografica.