Sette sante celebrazioni. Breve teologia dei sacramenti
(Giornale di teologia)EAN 9788839908339
Il desiderio di una presentazione breve e semplice della teologia dei sacramenti, detto nel sottotitolo ed esplicitato nella prefazione, trova una buona concretizzazione nelle 230 pagine di que-sto «giornale di teologia». Il primo autore garantisce il retroterra teologico di ottima qualità, avendo al suo attivo nei decenni precedenti pubblicazioni classiche come Segni della vicinanza di Dio. Compendio di teologia dei sacramenti, giunto in traduzione italiana alla quinta edizione. Il suo in-flusso risulta evidente, ad esempio, nei tratti sul battesimo e sull'eucaristia. Martina Patenge, operatrice pastorale molto più giovane, sposa e mamma di due figli, aggiunge il tocco femminile del vissuto concreto, con delle indovinate memorie e analogie. Ne consegue una presentazione lineare accentuatamente narrativa, che non dimentica il momento celebrativo e le valenze esistenziali dei sacramenti (con tratti firmati dal singolo autore).
Le caratteristiche si notano fin dalle pagine introduttive 7-23, che «giocano» sulle categorie dell'incontro con Gesú e del segno simbolico nella comunità umana e cristiana nel cammino verso Dio. I singoli sacramenti sono accompagnati da un sottotitolo capace di evidenziare il nucleo che si vuol comunicare. Il battesimo è inizio del cammino di fede: nel contesto di una famiglia e di una comunità di fede assume significato di svolta anche la prassi del battesimo dei neonati, di cui si evidenzia la plausibilità in rapporto alla fede progressiva che cresce solo all'interno di un buon accompagnamento. La cresima, consolidamento del battesimo e vita nello Spirito Santo, attribuisce al ragazzo una iniziazione alla maturità che deve svilupparsi gradualmente in lui, condizionata dalla compagnia di persone credenti e convinte, che il ragazzo incontrerà sul suo cammino. Il significato e l'incidenza della cresima dipenderà anche dalla fede nella forza trascinatrice dello Spirito che agì nella vita di Gesú: i doni dello Spirito diventano un compito. Apprendere la fede è un impegno per tutta la vita, anche se resta un problema l'età della cresima.
L'eucaristia, cibo per la vita, ci segnala che mangiare e bere è come respirare, sono bisogni vitali. I pasti conviviali di Gesú servono da sfondo per capire il significato dell'ultima Cena, narrata da Paolo e dagli altri evangelisti. Il rapido cenno storico sfocia nella riforma liturgica del Vaticano II e lascia spazio piuttosto ai nuclei teologici della presenza del Signore, del suo sacrificio come dono di Dio per noi, dono che chiede il nostro movimento verso Dio: il tutto senza dimenticare annotazioni sulla questione ecumenica e indicazioni sulla prassi. Il sacramento della penitenza come conversione e nuovo inizio viene presentato nella luce della riforma del 1973, mettendo anche in luce l'esperienza della colpa e del perdono, il misterioso «potere del male» nella Bibbia e il servizio ecclesiale della riconciliazione. L'Unzione degli infermi è aiuto e salvezza nella misura in cui ci fa superare la solitudine nella malattia, alla luce del rapporto di Gesú con lebbrosi, ciechi e zoppi come segni dell'irrompere del Regno di Dio. La limitazione medioevale va superata nel rinnovamento attuale nella comunità credente.
L'Ordine, ordinazione ad un ministero ecclesiale, chiede di riscoprire lo sfondo di Gesú Cristo come «sommo sacerdote» e dei cristiani come «popolo sacerdotale» prima di leggere i molteplici servizi nelle prime comunità e il segno più antico della trasmissione del ministero attraverso l'imposizione delle mani. La storia rivela la perenne tentazione del potere, mentre la situazione odierna rivela il dramma di comunità senza celebrazione eucaristica per mancanza di preti, con conseguenti domande aperte. Il matrimonio, che fa uniti nell'amore di Dio, si appoggia ad un richiamo all'Antico e al Nuovo Testamento, anche se il termine «sacramento» giunge dopo lunga e secolare riflessione. Tra le questioni pratiche è sempre il problema dei divorziati risposati a far capolino.
Una pagina non insignificante, firmata dal vescovo del Limburgo Dr. Franz Kamphaus, serve da postfazione conclusiva ad un volumetto, a cui va augurata buona fortuna per la sintesi teologica e per lo stile accattivante di proposta.
Tratto dalla rivista "Studia Patavina" 2008, nr. 3
(http://www.fttr.it/web/studiapatavina)
Si potrebbe parlare di una teologia semplificata dei sacramenti, senza voler dare un senso spregiativo all’aggettivo. Il libro infatti è pensato per quei genitori che, portando i propri figli ai sacramenti, avvertono l’esigenza di capire per sé e per i loro figli i gesti che la Chiesa offre loro di compiere. I riti infatti accompagnano le relazioni e costruiscono i rapporti fra noi e quanti erano prima di noi e verranno dopo di noi. Sono gesti che aiutano a comprendere i momenti di passaggio e di maturazione, luoghi privilegiati della vicinanza di Dio. I sette cc. sono indirizzati a spiegare i sacramenti, dove il richiamo alla teologia è fatto seguire dalla spiegazione dei segni e dalle considerazioni pratiche.
Tratto dalla Rivista Il Regno 2009 n. 8
(http://www.ilregno.it)
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Mauro Ughetto il 25 marzo 2024 alle 09:56 ha scritto:
Libretto interessante per arrivare al cuore delle celebrazioni dei sacramenti. Facile la lettura e la comprensione del testo, scritta da autori laici per i laici. Offre inoltre alcuni spunti pastorali e catechetici che potrebbero essere utili per la preparazione ai sacramenti.