“Il tempo liturgico è un segno cosmico di speranza?”
Sì. Visto tutto intero, l’Anno liturgico, è un segno cosmico di speranza. Speranza sostenuta dalla fede che il nostro percorso sarà come quello di Gesù, primizia del genere umano e Re dell’Universo, che ci ha salvati. Anche noi viviamo e moriremo, su questa Terra e dovunque nell’Universo, sottoposti alle leggi fisiche, chimiche e biologiche che reggono il cosmo. Poi avverrà la nostra resurrezione. Se avremo almeno tentato di imitare il Maestro, raggiungeremo la porta di accesso al regno trascendente di Dio e il Signore stesso che la presidia ci valuterà con la misericordia che lo circonda: a tanto siamo stati autorizzati!
Avere la consapevolezza di essere materia cosmica che ha raggiunto la coscienza, l’autocoscienza e la spiritualità; di essere materia cosmica inserita in un percorso di salvezza; di essere materia cosmica autorizzata dalle parole del Maestro ad incontrarlo, dà senso alla nostra vita.
Ogni Santa Messa è fonte di luce per noi. E’ convocazione di popolo sotto la croce di Cristo, presente come Maestro (liturgia della parola) e come Signore (liturgia eucaristica). In ogni Santa Messa la materia cosmica che ha raggiunto la coscienza, l’autocoscienza e la spiritualità, l’Uomo, prepara se stessa per la liberazione, per accedere al regno trascendente di Dio. Si allena, anno dopo anno, alla coesione tra le parti, alla donazione di se stessa, alla fine del suo stato per un’altra condizione più completa. Come l’atomo cessa il suo stato entrando nella molecola dove si specifica e valorizza le sue proprietà dando vita ad una nuova sostanza, così la materia complessa e l’uomo, ultimo anello della complessità, attraverso la completa donazione di sé esalta le sue proprietà, specifica la sua personalità, identifica completamente se stesso, entra in una nuova vita dando origine ad una nuova sostanza. La completa donazione di sé è la via della salvezza. La liturgia ci introduce in questo percorso di liberazione. Abbiamo necessità di vedere con gli occhi profondi della fede il significato sostanziale del concetto “salvezza”. Non è semplice. Bisogna allenarci.
Il nostro tempo è quello cosmico, iniziato più o meno 13,7 miliardi di anni fa. 2016 anni fa (più o meno) alla materia cosmica “è apparsa la Grazia di Dio” (Tt 2, 11). La materia non è più come prima. Sia per consapevolezza di sé, sia per la potenzialità che ha acquisito; soprattutto per l’autorizzazione a trasformarsi nel Figlio.
La “Grazia di Dio”, il Figlio si è materializzato come uomo. Io penso che attraverso la specie umana di questa Terra la Trinità dia la facoltà alla materia dell’universo di “giungere alla gloria del cielo”. Io penso che per questo il cosmo è stato sottoposto alle leggi della fisica, della chimica, della biologia e alla legge di complessità/coscienza che ne determinano l’evoluzione. La materia, a cominciare dalla sua punta avanzata, la specie umana, in virtù della “Grazia di Dio”, si sta progressivamente trasformando nel Figlio e - come un figlio - nascerà a nuova vita.