EAN 9788898694501
Con una introduzione di Vincenzo Vitiello e una Postfazione di Massimo Donà
Ha perfettamente ragione Vincenzo Vitiello, quando, nell’Introduzione a questo volume afferma: “Pochi scrittori – poeti, romanzieri, ma anche critici e storici, filosofi e scienziati – abitano il linguaggio al modo in cui accade a Carlo Invernizzi, poeta”. Le cui parole vogliono davvero essere “cose”. E, proprio per questo, prendono drasticamente le distanze da quelle che tutti pronunciamo ogni giorno… parole vuote, magari efficaci, ma sempre fraintese, impotenti o quanto meno fragili. Carlo Invernizzi cerca, infatti, una parola che sia in grado di essere la cosa stessa. La roccia, l’altura, la luce, il colore, il confine, il dolore, la gioia… devono dunque lasciarsi contorcere, dire, ma anche disdire, dalle parole in cui “dovranno” a tutti i costi trovare casa. Per questo, nessuno dei lemmi “intuiti” dal nostro poeta avrebbe potuto risolversi nella mera conformità a una sintassi e a una concettualità che, del mondo, non sarebbero mai riuscite neppure a lambire il cuore imprendibile. Lo stesso in relazione a cui, invece, Invernizzi osa; azzardando il disegno di uno sguardo che, trapassando inquieto, di soglia in soglia, sappia farsi davvero poesia.
Carlo Invernizzi vive e lavora a Milano e Morterone. Fa parte del gruppo ποησις fondato da Maria Vailati. Nel 2002 gli viene conferita la Croce di Cavaliere di Prima Classe dell’Ordine al Merito della Repubblica d’Austria. Tra le sue pubblicazioni: Nell’esistere del magma, Edizioni ποησις, Milano 1970; Di là dal muro, Edizioni Ripostes, Salerno-Roma 1984; Leggere poesia oggi, Serie “Scandagli”, Spazio Editrice, Milano 1988; Natura Naturans, Libri Scheiwiller, Milano 2002; Secretizie, Mimesis Edizioni, Milano- Udine 2008; Secretizie, Edizioni ποησις, Morterone 2012.
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