Cinque controsensi

Giuditta uccide la scultrice Antea, convinta che questa voglia assassinarla, come pensa abbia fatto con tutte le modelle delle sue macabre sculture. Le due donne risulteranno essere entrambe statue e la vicenda un prodotto della mente dissociata del loro scultore. Un logopedista scrive il suo primo romanzo, ma al rileggerlo gli sembra un accostamento di sillabe senza un senso. Scoprirà quindi di essere affetto da afasia e ricoverato in un ospedale psichiatrico a causa di un'assidua assunzione di allucinogeni. Quando Giovanna era bambina, il buio fuoriusciva da un quadro per violentarla. Ora comprende che quel buio era suo padre e ricorda di averlo ucciso, come lui, vittima del buio molti anni prima, uccise suo nonno. Il pianto di una ragazza e la risata di un uomo si sentono attraverso la parete che separa l'attuale abitazione di Paolo dalla precedente. Paolo comprenderà di essere il responsabile di quei rumori. Lucia e Luigi si perdono nel loro appartamento. Entrambi si vedranno reciprocamente nello schermo del televisore, agonizzanti per la stretta mortale di un'oscura figura alle loro spalle. La polizia ritrova i cadaveri della coppia e afferma che si tratta di un suicidio.