San Giovanni Crisostomo, ponte tra Oriente e Occidente
EAN 9788896579008
Giovanni Crisostomo, come è noto, fu uno dei più grandi padri della Chiesa: prolifico scrittore, esegeta raffinatissimo, pastore di un gregge che stava per lasciarsi alle spalle l’eone pagano e che fu testimone, pochissimi anni dopo la morte del santo avvenuta nel 407 d.C., della caduta di Roma per mano dei barbari. Il vol. racchiude gli atti del simposio tenutosi in occasione del 16o centenario della morte. Studiosi ortodossi e cattolici si sono incontrati, hanno dialogato, hanno reso viva, con la loro azione, la testimonianza della vita spirituale del santo ripercorrendo ciò che egli fu in tutta la sua esistenza: un ponte tra Oriente e Occidente.
Tratto dalla rivista Il Regno n. 14/2010
(http://www.ilregno.it)
Da oltre quindici anni continua un’esperienza probabilmente unica nel panorama degli interscambi ecumenici tra Chiesa cattolica e ortodossa. Si tratta di convegni organizzati dall’Istituto Francescano di Spiritualità della Pontificia Università Antonianum e della Facoltà di Teologia dell’Università Aristoteles di Salonicco (Grecia). Pur essendo una delle prime a livello di istituzioni accademiche, l’iniziativa è nata senza la pretesa di raggiungere accordi su controversi punti teologici o ecclesiali, con l’unico scopo di aumentare la conoscenza reciproca delle rispettive tradizioni teologiche ed ecclesiali nel clima delle autentiche relazioni amichevoli tipiche della tradizione francescana.
Il primo Simposio Intercristiano sul tema Preghiera e contemplazione si è svolto dall’8 al 10 settembre 1992 presso l’Accademia Ortodossa di Creta-Colibari (Grecia). Nel 1993 la città di Salonicco ha ospitato il secondo evento incentrato sul tema La spiritualità del monachesimo in Oriente e in Occidente. Nel 1994 è toccato a Venezia con il tema Spiritualità e vita ecclesiale in Oriente ed in Occidente, nel 1995 ad Alessandropoli (Grecia) è avvenuto l’incontro sul tema Oriente e Occidente cristiano: un’anima per l’Europa. Il Simposio ha poi mantenuto una cadenza biennale, alternandosi tra l’Italia e la Grecia. Il convegno dedicato alla Santità e vita nello spirito nella tradizione orientale e occidentale si è svolto nel 1997 ad Assisi.
La tematica Carisma e istituzione nella tradizione orientale ed occidentale è stata affrontata nel 1999 a Veria e Salonicco, quella sulle Prospettive soteriologiche nella tradizione orientale e occidentale nel 2001 a Reggio Calabria. Nella città greca Ioannina si è dibattuto nel 2003 sulla Spiritualità e dottrina cristiana in Oriente ed in Occidente, in seguito nel 2005 ad Assisi sull’Eucaristia nella tradizione orientale ed occidentale, con speciale riferimento al dialogo ecumenico. Dal 16 al 19 settembre del 2007 si è tenuto a Tinos (isola greca delle Cicladi), il X Simposio intercristiano dedicato a San Giovanni Crisostomo, ponte tra Oriente ed Occidente, tema scelto per la ricorrenza del milleseicentesimo anniversario della morte del più grande oratore della tarda patristica.
Non era casuale la scelta del luogo, perché Tinos non solo è segnata dalla presenza del santuario mariano della Panaghía Evangelístria, il centrale santuario della Grecia, ma è soprattutto un luogo dove cattolici ed ortodossi convivono fraternamente. Gli atti di questo evento sono stati pubblicati nel 2009 dalle Edizioni San Leopoldo di Padova, accanto ai volumi La salvezza. Prospettive soteriologiche nella tradizione orientale e occidentale e L’Eucaristia nella tradizione orientale e occidentale che costituiscono gli atti del VII e IX Simposio. Questo dettaglio è importante non solo per il riguardo riservato alla singolare figura del grande confessore cappuccino di Padova, profeta e apostolo dell’ecumenismo, ma soprattutto per il fatto che gli atti dei convegni, curati recentemente dal prof. Luca Bianchi, acquistano una notevole qualità ed uniformità editoriale.
La pubblicazione è preceduta dalla presentazione del prof. Paolo Martinelli OFMCap, Preside dell’Istituto Francescano di Spiritualità della Pontificia Università Antonianum, che continua l’operato del suo predecessore, attuale vicario apostolico dell’Anatolia, mons. Luigi Padovese OFMCap, ideatore ed instancabile animatore di questi incontri insieme con mons. Yannis Spiteris OFMCap, attuale vescovo di Corfù ed amministratore apostolico di Tessalonica. Il prof. Luca Bianchi, curatore della pubblicazione degli atti del simposio, ha inquadrato nella Prefazione l’intero evento ed ha presentato una prima introduzione alle singole relazioni incluse nel volume. La tradizione degli incontri intercristiani era la prima iniziativa di questo tipo a livello accademico ed è rimasta finora un evento singolare per il clima di cordialità e di reciproca fraternità.
Non stupiscono perciò il crescente interesse e la partecipazione all’iniziativa da parte delle gerarchie ecclesiastiche occidentali ed orientali. Questo apprezzamento ha trovato una massima espressione nel caloroso e personale saluto del Santo Padre Benedetto XVI rivolto ai partecipanti al Simposio e attraverso loro a tutti i cristiani della Grecia con l’arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia, Sua Beatitudine Christodulos. Al saluto del papa, nell’opuscolo segue l’Introduzione al Simposio da parte del preside dell’Istituto Francescano di Spiritualità della Pontifi cia Università Antonianum di Roma, Paolo Martinelli.
Dopo un breve accenno alla genesi ed allo spirito degli incontri intercristiani, Martinelli mette in evidenza il crescente interesse per la figura ed il pensiero di san Giovanni Crisostomo in Occidente, iniziando dal risveglio degli studi patristici dedicati ai Padri greci, per dimostrare come l’opera di Crisostomo abbia trovato un’ampia ricezione nelle aperture del Vaticano II e nell’insegnamento dei papi, compreso Benedetto XVI. Segue l’introduzione del rettore della facoltà teologica dell’Università Aristotele di Tessalonica, Ioannis V. Kogoulis. In modo coinciso viene messo in evidenza come la figura e l’operato di san Giovanni Crisostomo siano capaci di illuminare non solo il periodo della tarda antichità, ma anche l’epoca moderna, segnata da analoghe problematiche ed ingiustizie.
È particolarmente rilevante la parte conclusiva dell’intervento, in cui Kogoulis, per esprimere la dimensione universale di Crisostomo, sottolinea che egli “non è il santo solo di Antiochia o di Costantinopoli, e neppure dell’Oriente. È il santo di tutta la Chiesa”. A seguire sono riportate le relazioni tenute durante il Simposio. Lo spettro delle tematiche affrontate è piuttosto ampio: dalla base dell’ecclesiologia di Crisostomo radicata nell’antropologia paolina si passa alla problematica relativa alla trasmissione ed alla ricezione delle sue opere in Occidente, per poi coinvolgere i rapporti con sant’Agostino ed il riflesso della figura del Padre antiocheno sulla formazione e sulla spiritualità di san Francesco d’Assisi.
Degne di nota sono le relazioni che affrontano il ruolo dell’ecclesiologia di Giovanni Crisostomo non solo come ponte di collegamento tra Oriente e Occidente, ma anche come base per il rinnovamento della teologia occidentale del XX secolo, inclusa la teologia personalista del matrimonio cristiano. È alquanto difficile descrivere in poche righe la ricchezza dei contenuti che va ben oltre un “normale” convegno in prospettiva ecumenica. Gli incontri intercristiani organizzati dagli Atenei di Roma e Tessalonica non sono semplicemente di dialogo ecumenico, rappresentano bensì un autentico laboratorio di conoscenza ed approfondimento del comune patrimonio teologico e spirituale. Il X Simposio risulta in questo senso particolarmente riuscito grazie all’impegno dei relatori che hanno saputo dedicare alla presentazione della figura di san Giovanni Crisostomo un taglio molto ampio.
Colpisce a tal proposito una costante premura non solo nell’evidenziare le radici della sua antropologia ed ecclesiologia che risalgono agli inizi dell’esperienza cristiana, ma anche la capacità di collegare l’epoca in cui egli visse con i problemi del mondo e della Chiesa contemporanea.
Tratto dalla rivista "Miscellanea Francescana" n. I-II/2010
http://www.seraphicum.org