Scomparso a 84 anni nel 1995, il padre stimmatino Cornelio Fabro, originario della provincia di Udine, è stato una figura di primissimo piano del panorama della filosofia italiana del XX secolo. Il domenicano Georges Cottier, cardinale e già teologo della Casa Pontificia, lo descrive come «un metafisico di razza, guidato da un senso acuto della verità».
In effetti, Fabro, che si abbeverò alla fonte perenne di san Tommaso d’Aquino ma che fu pure un grande conoscitore del pensiero moderno e contemporaneo (memorabili sono rimasti i suoi studi su Kierkegaard e sul problema dell’ateismo), si rese perfettamente conto del valore dei princìpî e della necessità della loro difesa, in un’epoca che stava sempre più rapidamente scivolando verso il relativismo e il nichilismo, i due gravissimi errori nei confronti de quali l’attuale Pontefice non si stanca di mettere in guardia gli uomini di cultura.
Recentemente, per iniziativa dell’Editrice del Verbo Incarnato, espressone dell’Istituto omonimo che cura un grande progetto per far conoscere la persona e l’opera di padre Fabro (www.corneliofabro.org), è stato pubblicato un bel volume intitolato Fabro nei suoi scritti spirituali (pagg. 152, euro 10), redatto da Maurizio Schoepflin, docente di filosofia, saggista e pubblicista, collaboratore di Radici Cristiane. Il libro prende in esame un aspetto meno noto della personalità di Fabro, perché si sofferma sulla sua dimensione più squisitamente spirituale, mentre, in genere, dello studioso friulano si conoscono meglio i contributi a carattere teoretico e storico-filosofico. A tale riguardo, Schoepflin fa opportunamente notare che Fabro fu un prete e un religioso che manifestò un attaccamento costante e profondo al Vangelo e alla Chiesa e una sensibilità assai spiccata per la spiritualità cristiano-cattolica che conobbe molto bene e ammirò sinceramente.
Nel libro, basato su di un’attenta lettura di alcuni importanti scritti fabriani, vengono presi in considerazione vari temi presenti nelle riflessioni spirituali di padre Fabro: i misteri fondamentali della fede, la pietà mariana, la venerazione per i santi, la vita sacerdotale. Schoepflin mette in luce la solidità della fede di padre Fabro, una fede integralmente cattolica e fecondamente legata alla Tradizione della Chiesa. Questo lavoro permette al lettore di entrare in contatto con un’anima autenticamente devota, l’anima di un vero maestro di spiritualità.
Tratto dalla rivista Radici Cristiane n. 43 - Aprile 2009
L'autore, insegnante e scrittore oltre che collaboratore del Timone, raccoglie e riprende diversi scritti, di natura spirituale, del padre stimmatino Cornelio Fabro. L'intenzione è di far conoscere anche alcuni aspetti meno noti del pensiero del grande filosofo e studioso tomista, per esempio la sua devozione mariana, l'attenzione verso la santità e verso la missione sacerdotale, le considerazioni sul ruolo della speranza nella vita della Chiesa. Una spiritualità - quella di Fabro - squisitamente cattolica, della quale potranno utilmente usufruire i lettori di questo agile volumetto.
Tratto da Il Timone n. 80 - anno 2009
(http://www.iltimone.org)
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