Inesauribile e meraviglioso, tesoro che riflette le molteplici esperienze dell'uomo di ogni tempo e di ogni luogo, è il Libro dei Salmi, che deve essere valorizzato, come del resto anche la minima parte della Parola di Dio, per essere regola unica e imprescindibile della nostra vita e della nostra vita di fede.
È nella Scrittura che troviamo la nostra vera vita, perciò la meditazione e l'approfondimento della Scrittura induce a pregare. Pregare, dunque, non è altro che rendersi disponibili ad applicare a se stessi la Parola e un radicarsi essenziale e profondo della Parola di Dio nel nostro cuore. Occorre porre la Scrittura come solida base della nostra preghiera.
L'amore di Dio suppone proprio l'ascolto della sua Parola e comincia con il prestargli l'obbedienza della fede perché non è il nostro cammino ad essere importante, ma quello di Dio.
Non c'è ascolto sincero se non nell'obbedienza a Dio, libera e spontanea. Egli ci accoglie così come siamo, senza alcuna pretesa: «Fa' bene attenzione a me, figlio mio, e tieni fisso lo sguardo ai mieiconsigli» (Pr 23,26).
È indispensabile comprendere i salmi in quanto Parola di Dio per noi. È un'inevitabile necessità. Ciò che rende preziosi i salmi e che suscita sempre nuovo stupore e meraviglia, in ogni generazione, è il loro immenso respiro di esperienza di fede, di sentimento, di aspirazione, di supplica, di lamento, di lotta, di protesta, di rabbia, di dolore, di angoscia, di disperazione... espressioni plurime e pregnanti in cui ognuno può subito immedesimarsi e rispecchiarsi e facilmente identificarsi. È il cuore che canta la vita.
Il Salterio, infatti, condensa l'autenticità dell'uomo e la sua piena umanità, riverberando in modo ineguale tutta la profonda ricchezza dell'animo umano: la fede e l'incredulità, la gioia e l'amarezza, l'accettazione e il rifiuto.
Verità costanti e immutabili che né l'inesorabile trascorrere del tempo né l'avvicendarsi dei secoli hanno mai oscurato né tantomeno superato.
Solo nell'assoluta certezza di Dio e della sua incrollabile fedeltà, in effetti, si può rifare l'esperienza del salmista: Dio è buono e giusto, libera e perdona. Semplicemente: Dio ama e vuole essere amato.Invero, la preghiera dei salmi non è un inutile balbettare dell'uomo, né una soggettiva proiezione dei suoi egoistici sentimenti e neppure un'alienante fuga dai doveri del mondo. Tutt'altro.
È un'occasione per una ricerca impegnativa di colloquio con Dio, l'Unico necessario, nell'intimità del suo impenetrabile mistero: cuore a cuore.
È questa l'esperienza a cui i salmi richiamano e sollecitano. È questa l'esperienza nata dalla preghiera e dallo studio e sperimentata dall'autore di quest'opera attraverso un'attenta e costante lectio continua del Salterio ed un'assidua lectio divina dei salmi, applicate nel servizio di apostolato biblico, operato nella Chiesa.
E per non ridurre le parole di questi testi al nostro modo di pensare e di sentire, ma per essere introdotti a comprenderli con facilità e con gioia, offriamo al lettore che accetti di guardare attorno e dentro di sé, con più pacatezza e con più stupore, l'opportunità di un chiaro approfondimento, perché gli sia più piacevole accostarsi alla preghiera e alla preghiera dei salmi e con i Salmi.