INTRODUZIONE
di Fausto Negri e don Luigi Guglielmoni
Ha svolto un lavoro umile, spesso oscuro, eppure tutti la conoscono. Piccola di statura, con mille rughe in viso, dalla sua persona emanava un grande fascino. Non si è mai messa in mostra, non ha compiuto imprese straordinarie, ma certamente è uno dei personaggi più conosciuti e ammirati del mondo.
È Madre Teresa di Calcutta. Una donna «universale», che ognuno sente in qualche modo vicina a sé. Lei stessa si definiva con queste parole: «Per sangue e origini sono albanese pura. Per cittadinanza sono indiana. Come suora sono cattolica. Per vocazione appartengo a tutto il mondo. E quanto al mio cuore, sono tutta del Cuore di Gesù».
L'impronta che ha lasciato pare in cancellabile. Alcuni hanno paragonato l'eredità spirituale da lei trasmessa a quella di S. Francesco d'Assisi. Come Francesco, Madre Teresa ha tradotto nella sua vita la radicalità del Vangelo (per altro, una delle preghiere che recitava sempre è la "Preghiera semplice" del Santo di lo Assisi). Come Francesco, ciò che lei ha predicato, ha messo in pratica per prima; d'altra parte, L Pari, to solo di ciò in cui ha creduto fermamente e che quotidianamente ha tradotto in opere di carità.
Il suo è un «cammino semplice» che può essere seguito da chiunque e che si concretizza in chiare indicazioni: «la santità è per tutti... la carità comincia nella propria casa». È stata questa la sua forza, e anche per questo è diventata per il nostro tempo una voce universalmente ascoltata. È riuscita a dare al mondo un nuovo senso della dignità della persona umana e di ogni singolo essere umano.
In Madre Teresa si è manifestato, in modo sublime, il nucleo della vita cristiana autentica, che è amore a Dio mai disgiunto dall'amore al prossimo e servizio al prossimo mai slegato dall'adorazione a Dio. In uno dei suoi innumerevoli incontri, ha affermato: «Il mio segreto è semplicissimo: la preghiera». La preghiera, in special modo l'adorazione davanti al SS. Sacramento, l'ha aiutata a trovare il giusto equilibrio tra la terra e il cielo, ad essere «la piccola matita nelle mani del Signore» e a fare «qualcosa di bello per Dio».
Questo equilibrio lo ha trasferito in tutta la sua attività. Equilibrio tra forza di volontà e assoluto affidamento a Dio, tra contemplazione e concretezza, tra tenerezza e forza, tra adorazione di Gesù nel tabernacolo e servizio amorevole a quei tabernacoli viventi che sono le persone più abbandonate. Umile ma decisa, infaticabile nella sua missione, non ha mai rimandato ciò che doveva fare, il suo mandato è stato quello di diffondere l'amore nel mondo, alleviando le sofferenze di tutti coloro che la società attuale emargina. Ha aiutato così a scoprire l'immensa miseria del mondo di oggi e le varie forme di «fame» degli uomini, nostri contemporanei. La fame di pane ma, in special modo nella ricca società occidentale, la fame di senso del vivere, di attenzione, di rispetto... di amore, appunto.
Madre Teresa ha così additato, in termini molto pratici, la via alla santità: «Fare piccole cose con grande amore» e «solo un giorno per volta». Santità come «necessità della vita, semplice dovere di tutti e non lusso per pochi».
Madre Teresa non è solo il riscatto della femminilità, spesso ridotta ad ostentazione dell'apparenza, ma è un riferimento per tutte le donne che sanno donarsi con generosità e fedeltà. Anzi, ella è un modello anche per il mondo adulto maschile, spesso distratto da falsi idoli o scoraggiato di fronte alle difficoltà di una società in repentina evoluzione. Per questo ha goduto dell'ammirazione di Giovanni Paolo II, sempre molto attento alle problematiche e ai carismi delle donne, ed instancabile profeta di un mondo migliore.
Questa esile suora cattolica, senza nulla di attraente secondo i criteri della mentalità corrente, resta una luce sfolgorante nella penombra della mediocrità, che caratterizza il nostro tempo. Le sue esequie, trasmesse in mondovisione a coronamento di un'esistenza spesa nell'amore a Dio e ai poveri, sono state una semina abbondante per le donne e gli uomini di buona volontà. Madre Teresa è un fiore bello che, nato sul terreno del battesimo e della vita consacrata, profuma ancora non solo nel giardino della Chiesa, ma nella terra di tutti.
Questo testo si propone di additare il cammino spirituale che Madre Teresa ha indicato. Le trentun tappe ripropongono le tematiche a lei più care. Ognuna di esse ha un'identica struttura. Dopo il titolo e una semplice frase biblica, viene narrato dalla Madre stessa un episodio significativo della sua vita. Segue una sua riflessione, poi una preghiera da lei composta. Il capitolo si conclude con un "Ricorda", una frase semplice che riassume il tema affrontato e rilancia l'impegno di ognuno.
Madre Teresa, ripiena dell'amore di Cristo, ha toccato con le sue parole e il suo esempio migliaia di cuori. Il nostro augurio è che nel nostro cuore, anche grazie a questo piccolo sussidio, riviva il suo spirito.
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Stefania Stella il 16 ottobre 2014 alle 22:25 ha scritto:
Un libro che ti avvicina a Dio. Senti che non sei solo. Certi pensieri a volte li hai provati, ma è dura tirarli fuori. Credo che con la solitudine, a volte si possa capire ciò che si prova. Lo consiglio.