Il significato dell'esistenza
(Biblioteca di filosofia)EAN 9788886631334
Normalmente disponibile in 15/16 giorni lavorativi
CHI HA ACQUISTATO QUESTO PRODOTTO HA SCELTO ANCHE
DETTAGLI DI «Il significato dell'esistenza»
Tipo
Libro
Titolo
Il significato dell'esistenza
Autore
Vaccari Sergio
A cura di
Chimirri G.
Editore
Bonomi
EAN
9788886631334
Pagine
224
Data
2002
Collana
Biblioteca di filosofia
COMMENTI DEI LETTORI A «Il significato dell'esistenza»
Non ci sono commenti per questo volume.
Lascia un tuo commento sui libri e gli altri prodotti in vendita e guadagna!
Recensioni di riviste specialistiche su «Il significato dell'esistenza»
Recensione di Francesco De Carolis della rivista Studia Patavina
Il volume, che si inserisce nell’ambito di una collana rivolta a dare un panorama sulla condizione spirituale del nostro tempo, accoglie la domanda che fonda l’interrogazione filosofica e la problematica teologica, quella sul significato dell’esistenza e il valore del nostro essere nel mondo come soggetti coscienti e responsabili della nostra vita. Tuttavia, dinanzi all’incalzare dell’interrogativo di fondo della nostra vita, non si ritiene di poter avanzare risposte ultime o di poter indicare un senso esistenziale e convincente: la domanda dell’uomo, secondo Sergio Vaccari, è destinata a rimanere senza risposta per una costitutiva ed irrimediabile scissione tra l’essere e il bene, tra la vita e la domanda di senso. Questa convinzione, comunque, non è banalmente argomentata sulla base di un pessimismo superficiale che si arresta dinanzi alla semplice constatazione che la vita è destinata a finire e che l’esito della morte non è evitabile (p. 129): la constatazione dell’insignificanza sarebbe globale e dovrebbe accompagnare il complesso dell’analisi esistenziale delle varie situazioni della vita dell’uomo: “con molto rincrescimento devo a questo proposito ribadire che l’unica conclusione coerente di una filosofia radicalmente pessimistica e nichilista che non riconosce valori oggettivi e oggettive gerarchie di valore è che tutti i comportamenti e gli atteggiamenti umani sono parimenti indifferenti e irrilevanti e nessuno di essi gode di privilegi rispetto agli altri. In un mondo senza senso dove ogni uomo è meno di un insetto al cospetto dell’infinito ed è destinato a diventare per sempre un niente, non ha nessuna importanza vivere da superuomo...”(p. 218): al di là del pessimismo di Schopenhauer, c’è la riflessione dello Zarathustra di Nietzsche,ma anch’essa può avere un qualche significato se si parte dall’assenza e dal vuoto di senso cui saremmo ineluttabilmente condannati. La riflessione di Vaccari, che vuol essere diversa dall’analisi psicologica degli stati esistenziali e si apre alla riflessione sull’essere della vita, dimostra non solo che la filosofia non può eludere come prive di significato le domande esistenziali, ma che il pessimismo è l’esito non evitabile di quelle filosofie che in nome della liberazione dell’uomo, hanno ritenuto positivo l’abbandono un senso definitivo della vita. Questa constatazione, che Vaccari ritiene una difesa psicologica quando sia portata come argomento contro il pessimismo radicale (p. 177 e segg.), ha probabilmente un valore ontologico, poiché la domanda sul significato è già scoprire l’essere come valore, cosa che l’uomo coglie anche nel momento in cui psicologicamente e storicamente è portato verso risposte negative: un’ontologia nichilista è, in fondo, un assurdo e un contraddirsi in partenza.
Tratto dalla rivista "Studia Patavina" 2004, nr. 3
(http://www.fttr.glauco.it/pls/fttr/V3_S2EW_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=271)
Tratto dalla rivista "Studia Patavina" 2004, nr. 3
(http://www.fttr.glauco.it/pls/fttr/V3_S2EW_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=271)
ALTRI SUGGERIMENTI
-
-
-
-
-
-
-
9,90 €
-
-