Costruire comunità nella classe. L'insegnamento educativo
(Strumenti per insegnare)EAN 9788886212588
Siamo a conoscenza che i valori per essere compresi vanno vissuti e forse mai come oggi abbiamo bisogno di valori vissuti per creare una convivenza effettivamente civile e per realizzare le nostre vite. Siamo in “emergenza educativa”. Questa consapevolezza e questo bisogno sono esplosi da tempo e nella scuola sono percepiti e vissuti come “personalizzazione” educativa. Persino il mondo anglosassone ne ha sentito l’importanza e l’urgenza. Per questo è fondamentale che l’insegnamento sia educativo, cioè miri alla crescita delle persone e che gli studenti sentano di vivere in comunità a cominciare dalla loro classe. La comunità è una parola astratta, ma con essa si vuole indicare che ogni persona della classe deve essere e costruire relazioni interpersonali positive con tutte le altre in vista della realizzazione di ognuno.
Il tema del libro che presentiamo è di estrema attualità: l’insegnamento deve produrre senso (Italo Fiorin); si deve insegnare a partire dai bisogni degli alunni (Claudio Girelli) e sviluppare una progettazione centrata sulla persona (Paola Pietropaolo), con una didattica su misura (Italo Fiorin – Rita Gregori); l’apprendimento deve essere collaborativo (Sabrina Fiorentino) e, di conseguenza, si devono promuovere le competenze sociali negli insegnanti e negli alunni (Lucia Pelamatti), costruendo la classe come comunità di apprendimento (Claudio Girelli); l’insegnamento della Religione Cattolica, sviluppato come laboratorio (Maria Grazia Pau), l’apporto che esso offre alla costruzione della comunità scolastica (Giosuè Tosoni) rappresentano i contributi presenti nel volume, al quale sono aggiunti in appendice i primi due capitoli delle Indicazioni ministeriali per il curricolo (2007). Il concetto di persona (cultura scuola persona) è la trama del testo e «tre saranno le dimensioni oggetto di interesse del progetto da realizzare nel prossimo triennio: a) costruire comunità nella classe; l’insegnamento educativo; b) costruire comunità nella scuola; c) costruire comunità nel rapporto tra scuola e contesto socio-culturale». Infatti «Il volume che offriamo all’attenzione degli educatori ed in maniera particolare degli operatori scolastici, apre un percorso in tre tappe che intende indagare su un argomento di interesse condiviso da coloro che svolgono attività nel vasto campo dell’educazione scolastica» (Presentazione di Franco Di Natale, p. 5). Il percorso, che il volume intende aprire, consiste in indicazioni scritte, valide, ma che devono essere integrate con modelli sperimentati: ciò che dobbiamo presentare sono le azioni di insegnamento e di apprendimento quali effettivamente vengono realizzate.
L’elogio non è delle Indicazioni ministeriali, che restano sempre qualcosa di scritto, ma delle azioni positive che avvengono in classe, dell’habitat educativo di impegno nel quale vivono gli studenti; nella loro percezione che i docenti vogliono il loro bene e in come essi onorano i propri compagni quali altrettanti fratelli; si edificano gli uni gli altri col buon esempio; si guardano dall’indurre altri a cattive azioni; si prestano qualche servizio; si danno volentieri qualche buon consiglio; nella ricreazione e nei divertimenti onesti accolgono con simpatia nella conversazione qualsiasi compagno, senza distinzione di sorta; curano di non discorrere mai dei difetti nascosti dei propri compagni né, tanto meno, di deriderli. Sappiamo che molte scuole cattoliche sono ritenute valide, non tanto e non solo perché tecnicamente qualificate, ma soprattutto per il clima positivo che vi si respira e che invoglia ad apprendere. Un noto giornalista italiano anni fa le presentava con una certa invidia poiché i ragazzi «andavano volentieri a scuola». Un augurio: che alcuni autori riescano a superare l’elogio di alcuni ministri o di alcuni documenti di riforma della scuola italiana in dispregio di altri, letti e percepiti acriticamente in forma negativa, non senza pregiudizi.
Tratto dalla rivista "Salesianum" 72 (2010) 2, 394-395
(http://las.unisal.it)