Il cavaliere della rassegnazione

Le vicende del principe valacco Radu-Negru, sfiorato dalle grandi verità dischiuse al mondo dalla filosofia umanistica ma trascinato dalla forza delle cose - e dalla volontà divina - verso un destino che forse non è adatto a lui, che forse vorrebbe a tutti i costi evitare: la lotta impari e disperata per la libertà del suo popolo, che l’impero ottomano ha ormai fagocitato. Il Cavaliere passa così di avventura in avventura, di pericolo in pericolo, di delusione in delusione. Quel che ai suoi occhi di cristiano e di guerriero gli appare evidente, la ferocia e la tirannide insaziabile del Turco, si trasforma nella sua esperienza di viaggio in un panorama affascinante ma incerto, dove le arti dell’alchimia e della magia, la saggezza corrotta dei politici, i sapienti e infidi giochi dei diplomatici, i raffinati sofismi dei letterati manipolano e cancellano le evidenze e mutano sapientemente le prospettive della realtà.
L’Autore, dopo la pubblicazione di Dio è nato in esilio, vincitore del prestigioso Premio Goncourt, scrisse quest’ultimo romanzo, che è una metafora non solo dell’esilio della grande cultura romena in fuga dal totalitarismo stalinista, ma rappresenta anche per immagini le sfide dell’Europa di fronte alla pressione dell’Islam, la lotta per la difesa della propria storia ed identità. Un’opera profetica, che ha anticipato di 50 anni i grandi temi di cui oggi l’Europa discute, con cui si confronta, di fronte ai quali è chiamata a crescere.