Davanti alla sindone con occhi nuovi
EAN 9788884241306
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Tipo
Libro
Titolo
Davanti alla sindone con occhi nuovi
Autore
Salcito Michele
Editore
Mimep-Docete
EAN
9788884241306
Pagine
192
Data
giugno 2008
Peso
253 grammi
Dimensioni
13 x 19 cm
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Michele Salcito, misalci@tin.it il 8 luglio 2008 alle 13:56 ha scritto:
Voi penserete: ma da quando in qua un autore si fa l'auto-recensione?
Volevo solamente dire che se pensate che questo libro sia un'altra "pizza" di disquisizioni pseudoscientifiche che lasciano il tempo che trovano, vi assicuro che vi sbagliate. In questo lavoro ho cercato di suggerirvi delle riflessioni per trovare le risposte su argomenti di cui un po' tutti abbiamo paura, la sofferenza, la morte, il nostro destino, ecc. L'Uomo della Sindone non è morto: è lassù che vi aspetta a braccia aperte. Cercate il suo vero volto e si farà vedere nel vostro cuore. Ovviamente, mi attendo anche critiche costruttive. Buona lettura.
Un utente, avv.dellarocca@yaooh.it il 22 dicembre 2008 alle 17:28 ha scritto:
Effettivamente il saggio travalica gli orizzonti finiti per proiettare lo sguardo oltre la terrestività.Faccio seguito al commento del libro del Piana.Sono Umberto della Rocca di Gragnano,penso che i de la roche come affermato dallo storico Liguori in un saggio storico del 1863 della città di Gragnano di Napoli famosa per la pasta ed il vino, giunsero ivi con Carlo I d'Angiò fratello di Luigi IX il santo che definiva Giovanni della Rocca consanguineo come da enciclopedia storica sul ducato d'Atene.I della Rocca parenti anche con i de Joinville storico di San Luigi, Jean de Joinville con una biografia.sul re santo.Cosa certa è che i de Joinville furono feudatari di Gragnano di Napoli imparentati ai de la Roche.Come i di Brienne erano imparentati ai de la Roche con la famosa Isabella de La roche madre di Gualtiero di Brienne,ancora presente il nome sulla lastra tombale monumentale di famiglia.Ivi fondarono il Carmine ed il corpus domini vi sono stemmi antichi di famiglia sugli altari e nell'abside come un guerriero Franco-ispanico come potra vedersi sul sito www.centroculturalegragnano.it.Anche le terre dei della Rocca sono dette le ''Franche''.Gragnano era all'epoca un avamposto di Amalfi.da dette terre si accedeva ad Amalfi,vi era in zona il castello di Pino.All'interno di Villa della Rocca vi erano sarcofagi raffiguranti guerrieri templari di famiglia di cui serbiamo foto e che forse si trovano alla sovrintendenza.Gli storici dovrebbero valutare questi indizi retaggio di una memoria familiare e degli storici
del paese per vedere i collegamenti con la famiglia de la Roche francesi e duchi D'Atene.Anche la forma della villa è a ferro di cavallo come quella francese.I nomi di famiglia sono sempre gli stessi,Guglielmo,Guido,Giovanni,Antonio,Umberto.Sono in possesso de rescritti di Carlo V imperatore del sacro Romano impero che si riferiscono ai della Rocca.Forse la storia induttiva fa trasparire cose che quella ufficiale a grandi linee dimentica o cancella