Gesù nostro contemporaneo
EAN 9788882728298
Sono passati duemila anni da quando Gesù di Nazaret camminava per le strade della Galilea, ma la sua presenza in mezzo agli uomini non è un evento rinchiuso in un’epoca lontana e priva ormai di significato. In quanto evento, e non semplice fatto storicamente puntualizzato nel tempo, la persona di Gesù continua a interpellare ogni essere umano, così come nell’incontro con lui è possibile trovare risposta alle domande di verità che abitano il cuore di ognuno.
In questo libro sono proposti gli atti di un convegno internazionale svoltosi a Roma nei giorni 9-11 febbraio 2012 e che si proponeva, appunto, di mostrare come Gesù, il Cristo crocifisso e risorto, continua a essere presente nel mondo di oggi, suscitando reazioni di vario genere, sia di fede umile e operosa, sia di critica o rifiuto. Il convegno ha dato spazio a un confronto aperto tra opinioni su Gesù molto diverse fra loro, ma ciò ha dato conferma al fatto che Gesù è sempre «nostro contemporaneo». Il volume, impreziosito da un messaggio speciale di papa Benedetto XVI e da una prolusione del card. Angelo Bagnasco, si articola in quattro parti e raccoglie ben 46 tra introduzioni e relazioni vere e proprie. Per lo più si tratta di interventi abbastanza brevi, che cercano di fare il punto su di un aspetto preciso come, ad es., il rapporto tra Gesù e Gerusalemme (R. Penna, pp. 51-56) o le rappresentazioni artistiche del corpo di Gesù (card. G. Ravasi, pp. 63-72; E. Pontiggia, pp. 73-76).
Nella prima parte (Accadde a Dio in Palestina) le due relazioni più significative sono quella del card. A. Scola sulle implicazioni culturali della contemporaneità di Gesù (pp. 81-96), nonché quella di T. Soeding sull’icona del Crocifisso. Il card. Scola fa il punto sulla ricerca del Gesù storico alla luce della fede, mentre Soeding compie una lettura spirituale del mistero della croce: Cristo, torturato e schernito, è immagine di tutti gli uomini la cui dignità è stata offesa e calpestata, ma egli interviene ieri come oggi perché quella dignità resti intangibile. Nella seconda parte (Ha unito a sé ogni uomo) si sottolinea la «prossimità » di Gesù con ogni genere di persone, privilegiando quelle più emarginate e sconvolgendo quindi l’idea del «sacro» come realtà irraggiungibile e separata dalla vita concreta: in Gesù il sacro si fa toccare, come afferma P. Sequeri (pp. 141-144).
Anche nella letteratura contemporanea la figura di Gesù compare spesso (relazione di F. Castelli) e viene testimoniata dallo scrittore F. Parazzoli (Il «mio» Gesù, pp. 213-216). Nella parte terza (Noi predichiamo Cristo crocifisso) si riprende il tema della sofferenza e del sacrificio di Gesù con due splendide meditazioni di P. Coda (pp. 231-242) e J.L. Marion (pp. 243-259). Una sezione di questa parte è dedicata al rapporto tra i giovani e Gesù. Infine, la quarta e ultima parte affronta i temi dell’escatologia nel mondo secolarizzato e di Gesù risorto, Signore della storia, con due magistrali interventi affidati rispettivamente a H. Ottmann (pp. 359-369) e al vescovo anglicano Th. Wright (pp. 371-389). Con le parole di Wright mi piace concludere la presentazione di questo bel volume: la risurrezione di Gesù «è il punto in cui la storia d’Israele e anche la storia di Dio arrivano al loro culmine decisivo, ed è anche necessariamente il momento in cui nasce la chiesa» e in cui sorge la vocazione di tutti i cristiani a «lavorare all’interno di questa nuova creazione».
Tratto dalla rivista "Credere Oggi" n. 5 del 2012
(http://www.credereoggi.it)
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