L'amore e il Suo fascino
-Bellezza e castita' nella prospettiva di San Tommaso D'Aquino
(Studi sulla persona e la famiglia)EAN 9788882725761
Desta grande interesse la lettura di quest’opera prima di Oana Gotia, frutto di una ricerca di dottorato elaborata sotto la direzione del prof. José Noriega presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia, recentemente pubblicata da Cantagalli e insignita del prestigioso Premio “Veritas et amor” del Circolo San Tommaso. Essa si propone di indagare le ragioni di un’affermazione di Tommaso d’Aquino nella Summa (II-II, q. 145, a. 2) relativa alla bellezza propria della virtù di castità.
La questione scelta è particolarmente importante non solo per la morale sessuale e coniugale, dove promette di superare una visione semplicemente negativa e repressiva della castità, ma anche dal punto di vista della morale fondamentale, in quanto apre una prospettiva sulla connessione tra il bene e il bello, tra etica ed estetica. L’itinerario percorso si articola in tre tappe fondamentali, che corrispondono alle tre parti dello studio. Il primo momento consiste in una rivisitazione delle fonti classiche citate dall’Aquinate nella q. 145: Platone, Aristotele, Cicerone, Agostino e Dionigi l’Areopagita; e quindi nella ricostruzione del contesto teologico medioevale in cui ricorre il tema della temperanza, in associazione con la bellezza. Il secondo momento, dopo aver ripercorso il cammino di approfondimento della tematica nelle opere previe di Tommaso, esamina in modo accurato e approfondito dapprima il ruolo della bellezza nell’ambito della virtù di temperanza e poi la sua connessione singolare con la castità.
Ne emerge nello stesso tempo l’originale e acuta sintesi operata dal Dottore Angelico anche in riferimento ai predecessori e contemporanei: la castità occupa un posto strategico nel cammino verso la felicità e mantiene un legame decisivo con il movimento di ritorno della creatura razionale a Dio: essa è armonia e trascendenza, le due caratteristiche della bellezza. Nondimeno l’autrice stessa deve riconoscere con onestà che nella quæstio 145 come tale non emerge ancora una spiegazione adeguata del nesso tra bellezza e castità: vi è l’affermazione originale del legame, ma non la sua compiuta giustificazione. Per questo, nel terzo momento, Oana Gotia compie un tentativo ardito, ma non arbitrario: ricostruire i legami segreti sottesi al discorso esplicito di Tommaso, che collegano la castità con le altre parti strutturalmente connesse della Summa, per verificare l’ipotesi che nell’orizzonte più ampio anche il nesso castità-bellezza risulti meglio lumeggiato.
Così viene ampliato l’orizzonte delle studio esaminando la questione della castità nell’insieme della visione morale integrale della Summa: dapprima all’interno dell’amore, e in particolare con una rilettura del tema del piacere e della gioia; poi confrontandosi con la maturazione dell’amore nel tempo, mediante gli habitus virtuosi, e in opposizione alla bruttezza propria dei vizi; infine, collocando la castità nel contesto dell’exitus-reditus, cioè nella prospettiva dell’eterno, cioè nel rapporto con la virtù infusa della carità, che permea l’amore coniugale umano e lo trasforma dall’interno. Il risultato ottenuto è veramente sorprendente e premia l’audacia del tentativo metodologico, mostrando non solo la positività del discorso tomista sulla virtù della castità, ma anche il fascino e l’attualità di una proposta, che a partire da questa visione ne sviluppi oggi, organicamente, le potenzialità rimaste inespresse, perché trascurate e talvolta oscurate da letture parziali e da contesti pregiudizialmente negativi verso la castità.
Come si può già evincere da questa rapida presentazione, ritengo quindi lo studio pienamente riuscito nel suo intento, originale nella sua tesi di fondo, che a mio avviso porta un contributo importante non solo all’interpretazione di Tommaso, ma anche alla fondazione di una morale sessuale e coniugale cattolica. Si tratta di un lavoro che pone una questione di fondo e che è capace di mantenere le fil rouge che lega le varie parti con coerenza, offrendo una forte unità concettuale a tutto l’insieme. Le tante questioni particolari sono esaminate, nella prospettiva fondamentale tenacemente perseguita, senza che venga meno il rigore metodologico dell’analisi, nel confronto con la letteratura internazionale, aggiornata, con cui ci si confronta.
La bibliografia, posta alla fine del volume, è selezionata e di qualità e mostra di essere stata direttamente consultata e criticamente valutata. Il valore di uno studio come quello realizzato da Oana Gotia va apprezzato dunque non solo in riferimento alla tematica specifica della castità nel contesto della morale sessuale, ma anche nell’orizzonte completo di un’antropologia che sa mostrare l’unità dell’essere umano e la differenza sessuale iscritta nel suo corpo, nella tensione a Dio. Il risultato è tanto più pregevole in quanto il rigore dello studio su Tommaso d’Aquino e le sue fonti è la base solida su cui si innesta una riflessione personale e creativa di grande pregio, che promette molto per il futuro.
Tratto dalla rivista Aquinas n. 1-2/2011
(http://www.pul.it)
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