Evoluzionismo. Il tramonto di una ipotesi
EAN 9788882725006
In occasione del bicentenario della nascita di Darwin e a 150 anni dalla prima pubblicazione dell’Origine delle specie, alcuni autorevoli studiosi di diverse appartenenze culturali e disciplinari si sono confrontati presso il CNR sulla fortuna delle teorie darwiniane, non limitandosi ad una generica celebrazione, bensì mettendone in luce gli aspetti critici. E dai loro contributi è nato il libro Evoluzionismo: il tramonto di un’ipotesi a cura di Roberto de Mattei, Vice Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, l’istituzione che ha promosso il convegno e la pubblicazione degli atti. Tra i numerosi autori del volume compaiono il francese Guy Berthault, paleontologo, membro dell’Associazione Internazionale dei Sedimentologi; Jean de Pontcharra, fisico, ricercatore in nano-elettronica all’Università di Grenoble; Maciej Giertych, genetista, membro dell’Accademia Polacca delle Scienze; Josef Holzschuh, fisico, ricercatore di geofisica alla University of Western Australia; e Hugh Miller, chimico, dottorato alla Ohio State University, Columbus. Da queste pagine l’evoluzionismo emerge «come una teoria scientifica e filosofica, due aspetti che si sostengono a vicenda, incapace però di rispondere ad alcune questioni basilari riguardanti l’origine della vita e il mistero dell’esistenza umana». Secondo gli autori del volume, inoltre, «l’evoluzionismo appare come una cosmogonia che pretende di descrivere la storia del mondo partendo da postulati scientifici inverificabili, una dottrina spesso imposta come un dogma, che invece dovrebbe essere sottoposta al rigoroso vaglio della critica nazionale e scientifica, attraverso un libero confronto tra gli studiosi». Se le varie relazioni sono di carattere strettamente scientifico e possono apparire “pesanti”, l’introduzione spiega esattamente come la questione non sia semplicemente un tema “da scienziati”, lontano dalla quotidianità, ma come abbia importanti conseguenze di tipo religioso. Nato come un movimento di rifiuto della Creazione – spiega Roberto de Mattei – l’evoluzionismo è un insieme composto da una ipotesi scientifica, più propriamente definibile come “teoria dell’evoluzione” e da un sistema filosofico, che possiamo definire evoluzionismo in senso stretto. «Teoria scientifica e teoria filosofica hanno bisogno l’uno dell’altro per sopravvivere: l’ipotesi scientifica, che non è mai stata dimostrata, si nutre del sistema filosofico; la tesi filosofica, per giustificarsi, si fonda a sua volta sulla presunta teoria scientifica. E tra gli evoluzionisti non manca chi ammette il fallimento della teoria scientifica». Il problema è che, invece, in campo antievoluzionista e più precisamente in campo cattolico, non manca chi rifiuta l’evoluzionismo filosofico, ma accetta sul piano scientifico la teoria dell’evoluzione. «Si tratta – prosegue de Mattei – di un giro mentale analogo a quello di alcuni cattolici che fino al crollo del comunismo rifiutavano l’ateismo marxista, ma ne accettavano l’analisi socio-economica, giudicandola scientifica. Tali posizioni, ieri ed oggi, nascono da un complesso di inferiorità nei confronti della cultura laica, caratteristico di chi non si sente sicuro delle proprie idee cattoliche».
Tratto dalla rivista Radici Cristiane n. 51 - Gennaio 2010
(http://www.radicicristiane.it)
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Samuele Cosso il 26 febbraio 2010 alle 10:41 ha scritto:
Gli interventi raccolti, che fanno il punto sulle principali obiezioni alla teoria darwiniana dell’evoluzionismo, forniscono una visione unilaterale, seppur scientificamente fondata: da un convegno scientifico promosso dal C.N.R. ci si aspetterebbe di ottenere, per ognuna delle obiezioni presentate, anche le tesi contrarie, senza le quali il lettore non può che prendere atto di una visione interessante ma parziale del problema. Alcuni interventi poi, basandosi sulle critiche alla teoria darwiniana, deducono come unica possibile alternativa l’intervento del Creatore: ferma restando la rispettabilità di tali opinioni, determinanti per il credente, non si capisce che cosa abbiano a che fare con la scienza che, pur senza volerla ridurre allo scientismo (che pretende di escludere tutto ciò che non trova spiegazione scientifica) non può comunque essere utilizzata per spiegazioni metafisiche.